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notizia del 02/03/2008 messa in rete alle 11:17:03
Consiglio comunale, sull’ambiente convergenze parallele
I consiglieri comunali nella seduta di lunedì 25 febbraio 2008 si sono espressi favorevolmente sull’ atto di indirizzo politico proposto dal vicepresidente del Consiglio comunale Dionisio Nastasi. Nel documento che Nastasi ha letto ad apertura di seduta, in sostanza propone l’istituzione di una commissione speciale Ambiente con compiti specifici, ma da ultimo – fatto dirompente e coraggioso – chiede l’approvazione di un atto di indirizzo politico con cui il sindaco è invitato ad emettere un’ordinanza che intimi alla società Eni di dismettere l’uso del pet coke, sostituendolo con altra sostanza non inquinante, tempo un anno, o procedere alla sua gassificazione. Su questa lunghezza d’onda si ritrovano tutti i consiglieri comunali che partecipano alla seduta senza distinzione di appartenenza politica fino all’atto della votazione (23 presenti) della commissione 'Speciale Ambiente', che andrà a braccetto con la commissione Sanità, con una serie di compiti specifici. Brevemente va detto che le mansioni più importanti saranno quelle di monitorare il territorio, trovare tutte strade che portino al risarcimento delle famiglie colpite dalla morte di un congiunto che lavorava al Petrolchimico e non ultimo aprire un confronto con l’Eni perché dismetta o trasformi il pet coke in gas. Questi i nomi dei componentii della commissione speciale Ambiente: Salvatore D’Arma, Paolo Cafà, Fabio Collorà, Enzo Cirignotta, Giuseppe Robilatte.
La seduta si apre con la lettura della mozione presentata da Dionisio Nastasi che a grandi linee propone l’istituzione di una commissione speciale Ambiente col compito di monitorare il territorio, di verificare se i controlli vengono o meno effettuati dagli organi preposti. Chiede infine approvazione di un atto di indirizzo politico tendente a dissuadere l’Eni dall’utilizzare il pet coke sostituendolo con altra sostanza o gassificandolo. Paolo Cafà è del parere che la Regione siciliana debba dichiarare lo stato di calamità naturale e sanitario che consentirebbe l’accelerazione della nascita del polo oncologico. Dovrà essere riconosciuto l’indennizzo non solo alle famiglie delle vittime ma a tutto il territorio che ha subito ogni sorta di devastazione. Infine per non continuare a morire va eliminato il ... e va chiesta la revoca del famigerato decreto Berlusconi che ne consente tuttora l’utilizzo solo a Gela. Lucio Greco oltre ad essere d’accordo sulla istituzione della Commissione speciale ambiente, propende sulla convocazione dei dirigenti della Raffineria 'come atto di ravvedimento e di pentimento' ed aprire un confronto dal quale si esca con una idea precisa di abbattere con l’uso delle nuove tecnologie tutte le sostanze inquinanti. Da ultimo propone che la commissione debba essere dotata di fondi propri per potere funzionare. Salvatore D’Arma pur condividendo il contenuto delle varie mozioni e degli interventi che lo hanno preceduto, ritiene che si debba andare subito alla costituzione della commissione speciale ambiente, stabilire delle scadenze ed aprire così la 'vertenza ambiente'. Un punto forte che D’Arma tocca è quello del dubbio se le sostanze inquinanti potessero avere colpito la catena agroalimentare con la conseguente tragedia delle malformazioni e dei tumori. Qui si porrebbero seri problemi. Serre, agricoltori, pastori, ristoratori dovrebbero andare in cassa integrazione. Gaetano Trainito si trova sostanzialmente d’accordo con chi lo ha preceduto negli interventi. Ribadisce quella che è stata nelle precedenti sedute la sua posizione. L’Eni non può sfuggire alle sue responsabilità e quindi deve intervenire con un’azione risarcitoria verso il territorio devastato dalle sostanze inquinanti. C’è una sentenza del Tar che impone all’Eni di procedere immediatamente alla bonifica del territorio. Fortunato Ferracane che aveva proposto la seduta monotematica, manifesta tutta la sua delusione e perplessità per presenza a singhiozzo del sindaco. Insiste ancora una volta che il traffico veicolare ha una sua colpa, ma il vero mostro che inquina è la Raffineria. Propone quindi che la nominanda Commissione ambiente debba lavorare assieme alla Commissione sanità e debba essere formata da cinque membri. Fabio Collorà paragona la situazione gelese a quella di Napoli. Per lui sono responsabili del disastro di Gela il Comune, la Provincia e la Regione. Un grido di vergogna infine verso quei politici che avallano un convegno al Sant’Elia sui tumori alla tiroide. Giuseppe Robilatte denuncia 'i silenzi delle amministrazioni di questi anni, che hanno finito con l’avallare le azioni della Raffineria. Anche Trufolo e Ventura sono del parere che si debba istituire la commissione con l’accortezza di tenere sempre informato il Consiglio e di arrivare infine ad un convocazione. Giovanna Cassarà plaude al clima sereno e costruttivo che si è instaurato ma anche di sensibilità dei consiglieri. Che ben vengano le commissioni permanenti ma anche l’indirizzo politico di Nastasi che la Cassarà condivide pienamente riguardo al problema del monitoraggio. Ma alla fine – sostiene il consigliere del Pdci – occorrerà sempre andare ad un tavolo d concertazione con tutte le parti politiche.
Autore : Nello Lombardo
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