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Corriere di Gela | Siamo sull’orlo del collasso
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notizia del 12/04/2012 messa in rete alle 11:13:37
Siamo sull’orlo del collasso

Vi faccio una domanda: chi di voi riesce ancora a guardare un telegiornale nazionale, o un programma di approfondimento politico senza provare un senso di fastidio, di angoscia, di ripulsa? Siamo in una situazione da sceneggiata napoletana. Monti è andato per qualche giorno a girare l’Asia per spiegare a coreani, indiani e cinesi la bella manovra economica che ha fatto, e a prendere sorrisi e pacche sulle spalle: ma che bravo, questo italiano! Nel frattempo, apprendiamo che il tasso di disoccupazione aumenta ogni giorno, e che un giovane su tre è disoccupato (ma in Sicilia uno su uno, direi…). Apprendiamo anche che le immatricolazioni di nuove auto sono diminuite del 30%: è ovvio, chi può pensare, in tempi di crisi, di comprare auto nuove? Il drenaggio di denaro da parte dello Stato lascia tutti senza quattrini, e si attende la stangata di giugno con l’Imu, mentre le imprese attendono ancora che le banche aprano i cassetti e permettano di accedere a crediti per sviluppare le attività. Nel frattempo, numerosi imprenditori, schiacciati da debiti verso le Esattorie, si uccidono, e l’angoscia inizia a carpire anche i pensionati, come la nostra concittadina che non ha retto alla paura di un futuro di stenti.

Poi c’è il problema degli “esodati”, quei 350.000 lavoratori, tutti dai cinquant’anni in su, che hanno firmato con le loro aziende accordi per la fuoriuscita dal lavoro e l’accompagnamento verso la pensione. La riforma delle pensioni del ministro Fornero (nella foto), facendo slittare in avanti di vari anni l’età pensionabile, li ha lasciati senza stipendio e senza pensione, praticamente senza alcuna sussistenza. Intervistata nel corso di Report (senza dubbio il miglior programma giornalistico in Italia), la “maestrina” Elsa Fornero ha praticamente risposto che non poteva farci niente, che la salvezza del Paese passa attraverso i necessari sacrifici, e via di questo passo. Francamente, una così mi pare fuori di testa, sarà senz’altro un ottimo ministro “tecnico”, ma la tecnica non può e non deve fare a pugni con la vita e la sopravvivenza delle famiglie. Comunque sia, la Fornero è stata poi obbligata a fare marcia indietro e il Governo ci fa ora sapere che il problema degli “esodati” sarà risolto entro il mese. Vedremo. Ma i telegiornali ci hanno reso anche l’amena immagine di quel cavallo di razza della politica che è il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, colto con una sindacalista che indossava una maglietta ocn la scritta “La Fornero al cimitero”. Diliberto si è scusato affermando di non essersi accorto della scritta, ma un altro video ha dimostrato che se n’era accorto, e come, e quindi le sue scuse erano niente altro che una bugia, una delle tante che si dicono in politica.

In tutto questo scenario apocalittico, stranamente l’unica voce governativa che lancia l’allarme recessione è quella del ministro Passera, che non manca giornalmente di avvisare che se non si prendono seri provvedimenti per lo sviluppo non usciremo dalla crisi.

Ho parlato di Esattorie, che vessano i cittadini. Certamente non sono problemi vissuti dai nostri ministri tecnici, i quali dovrebbero sapere che sì, è possibile rateizzare i debiti in 72 rate.

Ma non è possibile rateizzare i debiti “ante riforma”, ossia quelli risalenti agli anni ’90, per i quali le Esattorie chiedono il pagamento integrale. Si tratta, per lo più, di debiti antichi, in buona parte prescritti, per i quali non sarebbe male un provvedimento che permettesse la regolarizzazione a condizioni vantaggiose, ossia pagando le imposte con i soli interessi legali.

In Sicilia, grazie alla protesta dei “forconi”, il 6 marzo scorso è stato presentato il disegno di legge regionale n. 871, che prevede agevolazioni nei pagamenti e maggiori rateazioni. Ai “forconi” hanno detto che sarebbe stato approvato in due o tre giorni. Invece è andato all’esame della seconda commissione all’ARS soltanto il 15 marzo, e il punto è stato rinviato a data da destinarsi. A tutt’oggi non si sa quando il provvedimento passerà al voto dell’aula. Alla faccia della velocità e della condivisione dei disagi dei cittadini!

Il fastidio e il disagio crescono di giorno in giorno. Continuerò, se ce la faccio, ad ascoltare i telegiornali, ma con un calmante a portata di mano. Non si sa mai.


Autore : Giulio Cordaro

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