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notizia del 11/03/2013 messa in rete alle 10:32:59
Tensione e confusione in Consiglio comunale
In un clima di confusione e di grande tensione il consiglio comunale mercoledì 6 marzo ha approvato il Piano comunale di protezione civile. Se non fosse per la scompostezza dei consiglieri e per un grave errore di percorso che ha visto un duro scontro verbale tra il segretario generale e il consigliere Peppe Di Dio, ci sarebbe veramente da elogiare l’organo consiliare per avere varato uno strumento di vitale importanza per una città a rischio come Gela. Purtroppo, il consiglio, impelagandosi in battibecchi procedurali, alla fine non è riuscito ad approvare il regolamento allegato al piano, che riteniamo avrebbe ottenuto l’ok nella seduta successiva (venerdì 8).
Lo schema di piano e di regolamento erano stati visionati nel corso di un incontro tra amministratori, dirigenti e consiglieri. Una sorta di pre-consiglio nel corso del quale sono state spiegane le dinamiche in modo da arrivare in aula e passare subito al voto. Solo che qualche consigliere (Rocco Giudice e qualche altro non ne avevano saputo) non era presente all’incontro ed è stato giocoforza da parte dell’assessore Costa illustrare il Piano ed il suo emendamento, entrambi approvati.
Dopo una sospensione per la presentazione di un emendamento, la seduta è ripresa con l'approvazione di due mozioni presentate da Farruggia, Lo Nigro e Ventura. Il primo, nel ritenere l’atto di grande importanza e sicuramente da approvare, ha proposto un emendamento legato ai possibili rischi di fumi ed esalazioni provenienti dalla vicina discarica Timpazzo.
«Nell’elaborazione del piano – ha detto l’assessore Costa – si è partiti dall’analisi del territorio e dalle risorse che il territorio stesso offre. Sono stati individuati i tipi di rischio: industriale, idrogeologico, sismico e quelli legati agli incendi boschivi. Sono state individuate le figure e gli enti cui sono demandati i vari compiti. Alla fine abbiamo indicato le procedure di emergenza che sono tra le più importanti. Formazione e informazione costituiscono gli ultimi capisaldi dello strumento comunale di protezione civile che è molto flessibile e perfettibile in prosieguo di tempo. Ci troviamo di fronte ad un atto storico per la città perché non tutti i comuni ne sono dotati».
Si è passati alla approvazione del regolamento, articolo per articolo e per appello nominale, su richiesta di Gallo. Lo Nigro, dopo l’approvazione dei primi due articoli, considerata anche la scompostezza generale e per accelerare i tempi aveva proposto che i restanti articoli venissero dati per letti. Dall’altra Gallo insisteva per la lettura articolo per articolo. A quel punto non si è riusciti a capire nulla e Cirignotta, che al momento presiedeva la seduta, ha scelto di far votare per prima la proposta di Gallo. Fatto il computo dei voti la proposta Gallo tra i voti contrari e gli astenuti, è risultata bocciata. Di Dio ha chiesto al segretario come si sia pervenuto a quel risultato. La risposta è stata che i voti contrari, senza computare gli astenuti, erano inferiori ai voti favorevoli. E qui sono scoppiate le polemiche sulle procedure nella confusione più generale.
Di Dio tra urla e accuse ha preteso che si adottasse sempre lo stesso metodo e cioè che i voti di astensione si sommassero ai voti contrari. Alla fine, per salvare capre e cavoli , il vice presidente Cirignotta si è assunta la responsabilità di aver letto male la proclamazione del risultato. Avendo quindi riletto il risultato, si è andati avanti votando articolo per articolo.
Durante la votazione dell'art. 12 del regolamento però è venuto meno il numero legale. (presenti solo 15 consiglieri). Al 2° appello sono presenti i consiglieri Di Dio, Gallo, Biundo, Siragusa, Verdone e Morselli. Non essendoci il numero legale, la seduta viene rinviata, in 2° convocazione, al giorno 8 marzo alle ore 20,30.
Autore : Nello Lombardo
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