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Corriere di Gela | L’Adas a Butera per la cultura della donazione
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notizia del 11/03/2004 messa in rete alle 09:52:26
L’Adas a Butera per la cultura della donazione

L’Adas esce fuori dal suo orticello e guarda oltre.
Si propone di guadagnare terreno nei paesi limitrofi e incomincia a tessere la rete di solidarietà con la vicina Butera che, prontamente, manifesta la sua disponibilità a coadiuvare l’Adas nella sua opera di proselitismo per la donazione del sangue.
La piattaforma di intesa c’è: è questo il risultato di un incontro tenutosi presso il Comune di Butera, lunedì pomeriggio 1 Marzo, tra il Presidente dell’Adas, Felice Damaggio, il Primario del Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Gela, dott. Rosario Cantella e il dott. Filippo Balbo, medico Ospedaliero a Gela, Assessore alla Solidarietà Sociale e Sanità, in rappresentanza del Sindaco di Butera, avv. Scichilone (impegnato in una riunione istituzionale in Prefettura), il dott. Giuseppe Giarratana, Assessore all’Urbanistica ed Igiene, nonché medico di famiglia del Fimming ed il dott. Rocco Buttiglieri, responsabile del Presidio Sanitario di Butera della Asl 2 di Caltanissetta.
Era presente all’incontro anche l’arch. Puci, donatrice di sangue e da sempre vicina all’Adas.
Motivo dell’incontro: creare le condizioni organizzative per diffondere la cultura della donazione che è sì presente a Butera ma con un nucleo di donatori percentualmente basso in proporzione alla popolazione residente.
L’Adas ha espresso il desiderio di organizzare delle raccolte esterne di unità di sangue proprio a Butera per evitare ai donatori di recarsi a Gela ma anche per stimolare la comunità attraverso la visibilità della stessa donazione tra le mura proprie.
I rappresentanti del Comune si sono dichiarati molto disponibili a collaborare l’Adas in tutte le sue iniziative in loco e il dott. Buttiglieri ha messo a disposizione i locali del Presidio recentemente restaurati per le raccolte esterne.
L’arch. Puci garantirà i rapporti tra l’Adas e la comunità buterese.
L’incontro ha originato entusiasmo, voglia di fare e costruire e gli stessi medici, da subito, inizieranno a parlare della donazione del sangue con i propri assistiti, con le realtà religiose, professionali ecc. che operano a Butera. L’Adas, dal canto suo, provvederà ad attivare una campagna informativa finalizzata a diffondere quanto più possibile le tematiche inerenti la donazione del sangue.
Il dott. Cantella, infaticabile, ha garantito la sua presenza ed assistenza per le raccolte esterne.
Si è gettato un seme, una rete e, perché no, una sfida all’indifferenza e al torpore, che partono proprio dall’incontro propositivo del primo marzo e… già si prevede la prima raccolta di sangue esterna a Butera per il 18 aprile prossimo.


Autore : Graziana Cannadoro

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