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notizia del 11/11/2012 messa in rete alle 00:06:27
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Allarme punteruolo rosso, a rischio palme secolari
Dopo aver modificato il verde ornamentale di moltissime città siciliane, il punteruolo rosso delle palme è arrivato nella nostra città, colpendo uno degli alberi simbolo della storia gelese: la centenaria palma Phoenix Canariensis sita nel lato sud della Chiesa Madre, che ha dato il nome anche ad un famoso bar sito nei pressi della pianta e prima ancora ad un ristorante omonimo.
Altro stato di infezione è stata manifestato da un'altra palma secolare all’interno dell’orto Fontanelle, a pochi passi da piazza Padre Pio, altri casi di infezione riguardano palme più giovani. Importato nel 2004 dall’Egitto, il coleottero appartenente alla famiglia curculionidi, non ha mai smesso di far parlare di sé. Avendo trovato nella nostra isola una sorta di bengodi, si è moltiplicato in modo affannoso, devastando senza pietà. La virulenza con cui trasforma le palme, specie Canariensis, in legno senza vita è dovuta a due fattori: la velocità di riproduzione e l’assenza di un efficace sistema per combatterlo. Sono principalmente le parti giovani della pianta ad essere attaccate dal punteruolo che, sfruttando tagli e ferite, vi innesta fino a 200 uova alla volta. Le larve poi scavano veri e propri tunnel all’interno della parte alta del tronco, quella vicino alle foglie, succhiando la linfa e innescando un processo irreversibile che porta alla morte della pianta la cui chioma comincia ad assumere una forma di ombrello aperto. A questo punto l’albero, divenuto focolaio, deve essere coperto da teli o abbattuto per evitare il contagio con le palme sane. Nella nostra città, che da zona cuscinetto è diventata area di vera e propria infezione, la Ghelas Multiservizi, società che gestisce la manutenzione del verde urbano, ha disposto una serie di interventi specialistici sulle palme infette.
«Stiamo effettuando dei monitoraggi continui – ha affermato il dott. Orazio Giudice, consulente della Ghelas Multiservizi – per individuare e trattare gli inizi dei focolai con prodotti fitofarmaci specifici e larvicidi autorizzati dal Ministero della salute per interventi antiparassitari all’aperto. Per il risanamento è stato necessario il nulla osta da parte della Regione. Con le palme secolari infette – ha continuato Giudice – applichiamo interventi di potatura e trattamento, rispettando le scadenze tra un intervento e l’altro, con le palme più giovani, se l’infestazione è in uno stato avanzato, si procede con l’abbattimento».
Il sindaco Fasulo, nel rispetto del decreto di lotta obbligatoria contro il punteruolo rosso, ha emesso un’ordinanza per fronteggiarne la diffusione, obbligando i possessori di palme all’interno del territorio comunale, ad effettuare tutte le profilassi e i controlli volti alla salvaguardia delle piante.
Poiché la lotta larvicida con prodotti curativi difficilmente porta a risultati duraturi, a causa delle difficoltà a raggiungere le numerose larve in profondità del tronco e della necessità di ripetere il trattamento a brevi intervalli di tempo, la preferenza va data alla prevenzione e alla distruzione dei focolai attivi. In caso di sospetto di infezione da parte del parassita di palme site nel nostro territorio, vige l’obbligo per i possessori di darne comunicazione alla Ghelas Mutiservizi al numero 0933921121. Nota importante è l'abbattimento e lo smaltimento della pianta morta. Per evitare la dispersione di insetti, l'operazione deve essere eseguita da personale specializzato. Purtroppo tutto ciò non sempre viene rispettato ed è molto comune vedere lungo le strade, a lungomare, nelle ville e nei centri storici resti di palme, segni della sconfitta di una battaglia che, se gli uffici preposti fossero stati in grado di valutarne il pericolo in tempo, si sarebbe vinta in poche battute.
Autore : Filippa Antinoro
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