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| notizia del 29/06/2008 messa in rete alle 23:44:44 La banda musicale “Verdi”, patrimonio artistico della città Una lunga e consolidata esperienza, quella dell’associazione musicale Gelese “G iuseppe Verdi” con un proprio complesso bandistico. Nata con atto costitutivo nel luglio del 1995 ad opera di una finanziaria Gelese, l’associazione musicale è oggi una realtà presente. Viene consegnata alla città una realtà, che quasi scomparsa in tempi addietro, oggi la rappresenta. L’associazione musicale Gelese da l’opportunità ai giovani di cimentarsi ed entrare a far parte dell’affascinante mondo della musica. L’obiettivo fondamentale è di far si che questi giovani, uniti nella passione musicale, abbiano la possibilità di creare tra loro aggregazione. Di avere obiettivi sociali e culturali procedendo nella crescita musicale, cercando di tenerli lontani in qualche modo dai possibili disagi che si riscontrano in ogni città. I giovani componenti del complesso bandistico, sono giovani che non nascono già esperti nel settore musicale, ma si tratta di persone spinte dalla volontà e dalla passione, che decidono di accostarsi a questa esperienza. Partendo da una base, possono poi progredire divenendo esperti nel settore. Questa realtà è l’opportunità per molti giovani di poter crescere musicalmente, avendo chiaramente una particolare attitudine per la musica. Per approfondire i punti salienti relativi all’associazione musicale “Giuseppe Verdi” poniamo qualche domanda al presidente Dott. Salvatore Domicoli (nella foto). – Chi fa parte dell’associazione musicale “Giuseppe Verdi”? «Tutti possono farne parte, non vengono richieste caratteristiche specifiche. Abbiamo iniziato questa esperienza con tanti giovani in erba, sia in età che in esperienza musicale. Tra i 40 e i 45 i componenti della banda, circa 200 gli associati tra cui familiari e parenti di questi giovani. Successivamente sono iniziati gli studi per questi giovani, impartiti dai vari maestri che nel tempo si sono succeduti. Non necessita una particolare esperienza musicale, piuttosto la volontà e la passione che i giovani mostrano nel voler crescere insieme. Molti di loro hanno progredito con l’attività e l’esperienza musicale. Alcuni si sono iscritti in conservatorio, conseguendo un diploma negli strumenti musicali che fanno parte del complesso bandistico. La costanza e l’esperienza ha permesso loro di crescere, anche all’interno di orchestre musicali di un certo rilievo». – Che rapporto sussiste con il Cesvop? «Il rapporto con il Cesvop si è delineato negli ultimi tempi. Tutto nasce dalla co-esistenza all’interno della stessa struttura, in quanto ospita tutte le associazioni che aiuta nel loro percorso. Con il Cevsop esiste un grande rapporto di collaborazione. Per questo, un ringraziamento particolare va al Responsabile del Cesvop Enzo Madonia e al sig. Nuccio Firrarello , che hanno preso a cuore l’associazione “Giuseppe Verdi”, manifestando la particolare attenzione in diversi modi. A Gela si fanno spesso molti sacrifici per portare avanti una associazione, ma altrettanto spesso l’attenzione delle istituzioni dovrebbe essere maggiore. E’ senza dubbio importante agevolare questi giovani, che con spirito di sacrificio e molta passione cercano di essere una realtà e un vanto per la città di Gela». – Il complesso musicale ha qualche legame con altre realtà bandistiche italiane? «Si, facciamo parte dell’associazione nazionale bande musicali, che raccogli e gestisce a livello nazionale tutte le associazioni bandistiche del territorio italiano. Facendo parte dell’associazione nazionale, riusciamo a realizzare obiettivi importanti. Tra i tanti, la partecipazione a raduni bandistici per mezzo della quale i giovani hanno potuto confrontarsi con le altre realtà musicali. Inoltre sono avvenuti gemellaggi e concorsi. Tutto ciò è motivo di grande soddisfazione, costituendo una realtà importante al pari delle altre». – Cosa rappresenta per il territorio l’associazione “Giuseppe Verdi”? «I giovani componenti hanno una possibilità importante, vengono avviati in un percorso che gli permetterà di raggiungere obiettivi di una certa portata. Nonostante le difficoltà, abbiamo puntato su una realtà che con il proprio complesso bandistico, non ha nulla da invidiare alle altre. Tengo a sottolineare che questi giovani non fanno solo parte di un ristretto contesto musicale, che si esibisce in casi eccezionali quali processioni o attività civili e militari. Non si tratta solo di una banda musicale vista nel senso tradizionale, ma di un complesso orchestrale che si esibisce nelle varie località italiane ed estere. Guardiamo sempre ad un miglioramento, in quanto la sopravvivenza dell’associazione dipende dai sostegni che essa riceve. A volte l’associazione interviene, se necessita uno strumento musicale, particolari divise o partiture per un preciso repertorio. Ma è ovvio che anche gli aiuti economici mantengono in vita una associazione. Tutt’ora abbiamo un maestro che si occupa dell’insegnamento. Potrebbero esserne presenti degli altri per le varie tipologie musicali esistenti, tutto ciò se l’aspetto economico lo consentisse. E’ sicuramente una realtà meritevole, ed un bene prezioso per la città che viene rappresentata». Autore : Martina La Gristina » Altri articoli di Martina La Gristina |
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