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Corriere di Gela | Incontro dibattito su informazione tra giornali, tv e nuovi media
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notizia del 01/02/2013 messa in rete alle 23:35:35

Incontro dibattito su informazione tra giornali, tv e nuovi media

C’è l’ex capo del governo ospite della trasmissione condotta da un giornalista considerato a lui ostile, sarebbe l’occasione buona per chiedere ed incalzare il presidente sulle ragioni per cui le sue promesse elettorali non siano mai diventate realtà, invece l’unica cosa importante diventa lo share della trasmissione che in quella puntata è triplicato:l’audience è la notizia.

Questo è anche il titolo dell’incontro-dibattito che si terrà venerdì prossimo 8 febbraio alle ore 18 alla chiesetta San Biagio, organizzato dal Corriere di Gela e dall’associazione daterreinmezzoalmare. Ospite della serata sarà il prof. Davide Bennato(nella foto) docente di sociologia dei media digitali all’Università di Catania e autorevole studioso del mondo dei Social Network. Insieme al prof. Bennato, a dibattere sul valore e sui cambiamenti dell’informazione tra vecchi e nuovi Media, ci saranno i rappresentanti della stampa locale. Certamente il livello democratico di un Paese dipende molto dalla qualità e dalla libertà che riesce ad esprimere la stampa e più in generale il sistema dell’informazione, tanto che l’articolo 21 della nostra Costituzione fa esplicito riferimento alla libertà della stampa e della manifestazione del pensiero.

Tuttavia oggi più che mai sentiamo che questo fondamentale diritto nella sostanza viene tranquillamente calpestato, tanti, infatti, sono i limiti che hanno ridotto a lettera morta il diritto ad una corretta informazione.

A cominciare dalla sistematica manipolazione delle notizie che stampa e televisione fanno nella direzione gradita ai loro “padroni” finanziatori. I fatti scompaiono, e le opinioni diventano spesso la difesa di interessi di parte, piuttosto che l’analisi critica degli stessi fatti.

Nell’era di internet e dei social network le cose sono un po’ cambiate, le notizie non saltano dalle righe di un giornale o peggio ancora escono dallo schermo di un televisore trovandoci passivi e spesso inermi, siamo noi a cercare le informazioni e in molti casi li mettiamo a disposizione degli altri, con cui interagiamo:la rete è democratica. La campagna elettorale del 2008 di Barak Obama, la primavera araba del 2010-2011, tanto per citare due casi molto conosciuti, sono eventi in cui i nuovi media hanno fatto la differenza:ognuno assume un ruolo attivo e non più passivo. Quando sia vera poi questa “rivoluzione mediatica” è tutto da vedere.

Anche in Italia, di recente, nuovi movimenti politici sono nati e rapidamente cresciuti attraverso la rete, tuttavia la loro diffusione di massa è avvenuta grazie al fatto che la carta stampata e soprattutto la tv hanno ripreso gli sproloqui conditi di parolacce del suo leader.

Insomma, dalle nostre parti, il dibattito viene ancora sollecitato dalle notizie riportate dai giornali e dai telegiornali. Eppure nella campagna elettorale in corso in questi giorni tutti i leader politici ricorrono sempre più a facebook e a twitter. Ma veramente questi strumenti sono utilizzati al meglio? A questo proposito Davide Bennato, in una recente intervista al giornale La Sicilia, rispondendo sul modo in cui i nostri politici usano i social network, ha dichiarato che “ è un uso fatto a suon di slogan, in cui prevale il principio del «io parlo, voi ascoltate o leggete». Così si sfugge all’essenza del social network, quella per cui chi legge può rispondere, giudica, in tempo reale, può anche prendersi gioco di te modificando con un Photoshop il tuo manifesto”.

Di questo e di altro venerdì prossimo ci parlerà Il prof. Davide Bennato, studioso di comportamenti tecnologicamente mediati, già docente di teorie e tecniche dei nuovi media alla Sapienza di Roma e alla Libera Università Internazionale di Scienze Sociali (Luiss) Guido Carli, Davide Bennato nel 2011 ha pubblicato un saggio di Sociologia dei media digitali, edito da Laterza. Nel testo l’autore propone una analisi approfondita dei diversi strumenti e delle piattaforme note al grande pubblico, da Facebook a Youtube, ed esamina le conseguenze etiche e sociali dell'uso delle nuove tecnologie.


Autore : Emanuele Antonuzzo

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