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Corriere di Gela | Adas e Scuola, connubio vincente
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notizia del 24/09/2006 messa in rete alle 23:23:52
Adas e Scuola, connubio vincente

E’ davvero un grido d’allarme quello che proviene da più città siciliane.
Non c’è sangue a sufficienza negli ospedali e si rischia realmente di non potere garantire terapie, interventi chirurgici e trasfusioni a causa del calo delle donazioni di sangue. L’unica isola felice pare la Provincia di Ragusa che veramente dorme sonni tranquilli e addirittura esporta il prezioso farmaco naturale.. Suvvia, diamoci una scossa!
E un invito pressante va ai giovani sani, forti e pieni di energia e vitalità. Le campanelle delle scuole hanno ripreso a suonare e a scandire il tempo di impegni scolastici e non che allontanano dalla inerzia estiva.
E per la donazione di sangue la speranza sono anche gli studenti dai 18 anni in su. L’Adas va nelle scuole, di ogni ordine e grado per l’informazione e la sensibilizzazione sulle problematiche della donazione, ma solo negli Istituti d’Istruzione Superiore e, comunque, nelle classi finali, cerca i giovani donatori, nella prospettiva che diventino donatori periodici.
L’anno scolastico 2005/06 ha registrato 475 nuovi donatori dai 18 ai 23 anni e gli istituti che hanno donato più sangue sono stati l’Itis “Morselli” e lo Scientifico “Vittorini”.
Ma anche tali numeri non soddisfano anche perché molti di questi giovani, dopo la prima donazione, pare perdano lo stimolo della solidarietà attiva e concreta. Però , atteso che la parola rassegnazione non esiste nel vocabolario dei soci Adas, si riparte con nuova grinta.
Le scuole si preparino!
Perché tra i mille progetti e progettini, una associazione di volontariato ve ne propone uno fondamentale per la crescita umana e sociale degli studenti che ha una doppia finalità.: indurre i giovani a “ considerare” il prossimo e altri individui più deboli nello spirito di una solidarietà sostanziale e aumentare il numero dei donatori periodici a tutta garanzia per la tutela della salute dell’intera comunità in cui vivono.


Autore : Graziana Cannadoro

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