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notizia del 01/02/2013 messa in rete alle 23:23:13
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Le scuole gelesi ricordano la Shoah
Si è celebrato, domenica 27 gennaio, per il tredicesimo anno consecutivo, il Giorno della Memoria, in ricordo della Shoah o soluzione finale che vide lo sterminio di sei milioni di Ebrei, perpetrato dalla furia violenta nazifascista durante la seconda guerra mondiale. La scelta della data non è casuale. Il 27 gennaio 1945, l’Armata rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i pochi superstiti.
Lo sterminio fu organizzato con meticolosa crudeltà mediante deportazioni in massa, lavori forzati e disumane torture, quasi sempre destinate ad avere la loro tragica conclusione nelle camere a gas o nei forni crematori dei campi di concentramento di Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Mauthausen, Ravensbruck. Oltre agli Ebrei, centinaia di dissidenti, zingari, prigionieri di guerra, omosessuali furono le vittime di un programma politico che predicava la superiorità della razza ariana su tutte le altre.
Nelle scuole di Gela di ogni ordine e grado è stato ricordato questo giorno. Gli insegnanti hanno dato ampio risalto ai tristi fatti del periodo nazista in Germania e fascista in Italia. Sono stati proposti agli alunni filmati, video e testimonianze dell’orrore vissuto da milioni di persone, prove inconfutabili di eventi storici realmente accaduti che qualcuno si ostina ancora oggi a negare.
L’Istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo” ha portato avanti il progetto La Shoah in Italia e in Europa. Referente, la professoressa Rosaria Albini, coadiuvata dalle insegnanti della scuola primaria, Susanna Donzella, Rosanna Burgio, Concetta Marino, Franca di Ventra , Maria Catone Pistone, Beatrice Capizzi, Monica dell’Utri e Maria Seca. Nel plesso “Giovanni XXIII” di via Butera, è stata allestita una mostra di documenti e fotografie aperta al pubblico da giorno 26. Parte del materiale è stato fornito direttamente dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano.
Giorno 28, nello stesso plesso, gli alunni si sono cimentati in balli, recite di poesie e canti ebraici, dando vita ad uno spettacolo di alto livello culturale e dimostrando una grande sensibilità. L’istituto “Paolo Emiliani Giudici” ha portato avanti il progetto denominato Ricordare per non dimenticare, curato dalla professoressa Concetta Emmanuello. Affrontato il tema della propaganda nazista, preludio all’odio razziale. Obiettivo principale, ricordare i tragici fatti accaduti, e gli “eroi” che si prodigarono per salvare delle vite umane. Tra questi uomini coraggiosi, padre Kolbe, Oskar Schindler e Giorgio Perlasca.
Sempre giorno 28, nell’aula magna della scuola elementare “Don Milani” di via Venezia, il Kiwanis club di Gela ha organizzato un incontro dal titolo La Shoah dei bambini a cui hanno collaborato i docenti Rosanna Di Cinto e Daniela D’Aleo. A relazionare, Lina Orlando, presidente Kiwanis, il dirigente scolastico Rocco Incardona, il sindaco Angelo Fasulo e l’assessore alla Pubblica Istruzione Marina La Boria.
Durante la manifestazione è stata sottolineata l’importanza del raccontare ai più piccoli quanto accaduto a milioni di bambini innocenti durante una delle pagine più tragiche della storia. Protagonisti i bambini, che hanno recitato numerose poesie inerenti al tema. Ospiti della manifestazione, due giovani studenti universitari, Andrea Campailla e Greta Smecca che hanno proposto ai presenti canti sulla Shoah. Il Giorno della Memoria è un invito a prendere coscienza del fatto che in un passato ancora molto vicino a noi, nella civile Europa, milioni di persone hanno permesso che accadesse l’inenarrabile.
La possibilità che la follia di alcuni contagi e trascini gli altri in un delirio di sopraffazione deve spingerci ad essere previdenti ed accorti, per evitare che si ripeta un simile errore. Scriveva Primo Levi, sopravvissuto al lager, «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario».
Autore : Alice Palumbo
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