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| notizia del 31/05/2005 messa in rete alle 23:18:28 L’ombelico della legalità La notizia è ormai passata dall’ufficiosità del “si dice” all’ufficialità, con la dichiarazione del segretario dei comunisti italiani Diliberto: il Sindaco di Gela, Crocetta, è in corsa per la candidatura nel centrosinistra a governatore della Sicilia. E diciamo subito che la prospettiva ha buone possibilità di riuscita: dopo la vittoria di Nichi Vendola in Puglia e il crollo dei Ds a Catania (un misero 5% che ha travolto Anna Finocchiaro), non sembra che il centrosinistra siciliano abbia tante alternative. Cocilovo non gode di particolari simpatie all’estrema sinistra, mentre il catanese Latteri ha perso parecchi punti dopo la sconfitta del suo sponsor Enzo Bianco. Improponibili, per ovvi motivi, i soliti Orlando e Claudio Fava, abbonati a sonore sconfitte. Si ripete, dunque, la sceneggiatura delle comunali gelesi del 2002, quando Crocetta si autocandidò alla sindacatura già un anno prima e riuscì abilmente ad imporre il suo nome ad un centrosinistra che accettò, non avendo evidentemente alternative presentabili. Il resto è storia che tutti conosciamo. A distanza di tre anni, Crocetta ci riprova: vede che all’orizzonte della sinistra c’è di nuovo il nulla e si presenta pronto al sacrificio: “Non preoccupatevi, ci sono io!”. Del resto, le credenziali sono di tutto rispetto. Gela è balzata all’attenzione nazionale ed internazionale come “città della lotta antimafia” (come Crocetta ama ripetere in ogni occasione, dagli incontri con i bambini delle elementari alle cerimonie per i compleanni dei centenari), il “personaggio” è stato creato con numerosi passaggi televisivi sulle reti na-zionali, si moltiplicano gli interventi quale conferenziere, si è determinata una situazione di fatto per la quale se qualcuno dovesse essere contrario potrebbe essere accusato di es-sere nemico della legalità e amico dei mafiosi. Potrebbe dunque Crocetta, da candidato del centrosinistra, scardinare Cuffaro? E’ possibile, anche se l’esperienza di Enzo Bianco a Catania dovrebbe fare rifuggire da facili trionfalismi preventivi. Come sarebbe la Sicilia governata da Crocetta? Sarebbe pervasa da un grande sviluppo economico, dall’agricoltura all’industria, dall’artigianato al commercio? Consolide-rebbe il ruolo di ponte verso il Mediterraneo? Diventerebbe l’ombelico del mondo della legalità? Chissà! Comunque sia, il cammino per la candidatura ha avuto inizio e strada facendo potremo verificare l’andamento dei programmi e delle convergenze. Nel frattempo, a Gela, registriamo (e con grande piacere!) la rinascita dell’Associazione antiracket, la cui assenza si sentiva da troppi anni. La nuova struttura segue di pochi giorni la grande operazione con la quale la Dia di Caltanissetta ha sequestrato varie aziende i cui titolari sarebbero prestanome delle cosche. L’operazione ha destato grande meraviglia nell’opinione pubblica, ma è opinione comune che per molti degli indagati sia stato preso qualche abbaglio, e che buona parte degli interessati all’operazione sarà in grado di dimostrare, carte alla mano, la propria estraneità ai fatti contestati. Anche questo lo verificheremo nei prossimi giorni, quando la Magistratura sarà chiamata a verificare l’enorme documentazione che i legali gelesi stanno preparando, ma non è da escludere che di tutta la carne al fuoco resterà appena qualche bistecchina. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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