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notizia del 24/01/2003 messa in rete alle 23:17:33
Tutti dettano, ma chi scrive?
La magistratura siracusana, dopo un’inchiesta durata oltre un anno, ha tolto il coperchio ai gravissimi delitti ambientali perpetrati dall’Enichem di Priolo a danno della salute di uomini, donne e bambini che hanno la sventura di abitare da quelle parti. I successivi interrogatori stanno chiarendo le falsificazioni dei registri dei rifiuti e gli altri metodi truffaldini adottati per risparmiare miliardi nello smaltimenti dei rifiuti speciali. Il dubbio che mi assale, e come me assale gran parte della nostra città, è atroce: ma non sarà, per caso, che anche a Gela possa essere avvenuto qualcosa di simile? E magari si spiegherebbero anche in questo modo le crescenti nascite di bambini malformati, e l’aumento (che spesso si tende a minimizzare o negare) dei tumori? Naturalmente la risposta potrebbe darla solo un’accurata indagine della magistratura gelese, e mi auguro che anche in Procura siano assaliti dagli stessi dubbi. Ma un altro dubbio mi arrovella il cervello: come mai a Gela nessuna forza politica, di destra o sinistra che sia, e nessuna organizzazione sindacale, si siano poste il primo dubbio, ossia che a Gela avvenga ciò che è stato smascherato a Priolo.
Sarà forse per la costante preoccupazione del mantenimento dei livelli occupazionali, o perché si pensa a gestire il gestibile senza preoccuparsi più di tanto di un problema tanto grave quale l’inquinamento ambientale e la salute dei cittadini? Del resto, la politica a Gela sta diventando un affare da bambini delle scuole elementari (spesso dotati di maggiore senso civico degli adulti): il deputato di centrodestra Ventura “detta” le regole dell’amministrazione comunale, l’Udc “detta” le condizioni per un rientro in Giunta, e via di questo passo. Sarà bene che ognuno, d’ora in poi, cammini portando in tasca un foglio protocollo e una penna, per non perdere qualche “dettato” e rimediare, magari, un brutto voto.
In alcuni comuni siciliani, invece, i consigli comunali hanno “dettato” alle amministrazioni l’indirizzo da seguire circa il condono dei tributi locali, approvando mozioni che impegnano le amministrazioni a vararlo in fretta. A Gela, invece, il consiglio comunale non si riunisce ancora, e l’amministrazione è dubbiosa (ancora dubbi!) sulla manovra, pare per problemi di minori introiti. Credo invece che dubbi, in questo caso, non ce ne dovrebbero essere: sono in distribuzione gli avvisi di accertamento Ici per il 2000, e in buona parte sono errati, come quelli degli anni scorsi; in molti casi i cittadini hanno pagato di meno in virtù di nuove rendite catastali di cui non avevano conoscenza. Il condono, in questo caso, deve essere educativo: deve fare capire ai cittadini che le imposte vanno pagate (e quindi nessuno sconto sulle imposte), ma deve sanare i gravosi interessi e le sanzioni (e non credo proprio che il bilancio comunale debba reggersi sulle sanzioni fatte ai cittadini).
Autore : Giulio Cordaro
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