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notizia del 24/01/2003 messa in rete alle 23:16:11
Il vuoto che alligna in città
Le facili esternazioni, dal taglio estemporaneo, soprattutto di carattere politico-amministrativo, sono entrate a far parte del costume locale. Non c’é argomento che non abbia un immediato riscontro sulla carta stampata e teleradiofonica, in cui non si innesti un balletto di dichiarazioni altosonanti a cui fanno seguito altrettante smentite.
Se non fosse che in questa comunità alligna il vuoto più completo nel comparto della Cultura, circa i balletti sopra citati, potremmo asserire che Gela merita uno dei posti d’onore nell’arte che rese famoso Rudolph Nureiev: il più geniale co-reografo e ballerino russo del ventesimo secolo. Certo: ironizzare ma con tanta amaritudine, fra i balletti di quel genio ed i balletti degli uomini di governo (e non) locale che ci “amministrano” è facile. Ma abbiamo la netta sensazione che dalle nostre parti molti giochino sulle parole e sulle idee per gratuito protagonismo. Un certo signor Joyce ha giocato sulle parole, ed un tale Borges sulle idee: quindi su una infinità di oggetti politici e affini da manipolare.
Fra parole e idee a Gela s’innestano i “balletti” quotidiani; per la facilità dei variegati palcoscenici che si estendono da levante a ponente, ed i soliti spettatori rassegnati. Sempre in attesa di qualche miracolo.
Autore : Federico Hoefer
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