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notizia del 23/03/2005 messa in rete alle 23:13:41
Le più belle foto della Gela che fu
Il collezionismo di Franco Pardo in mostra al Palazzo Ducale a Gela in una grande esposizione a cura del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”. La mostra, inaugurata venerdì 18 marzo, potrà essere visitata fino al Venerdì Santo, quando sulla piazza Calvario si svolgeranno i misteri della passione di Cristo.
Una mostra molto interessante ricca di emozioni che ci fa ritornare agli anni quando la nostra città si chiamava Terranova di Sicilia. Sono infatti presenti dagherotipi di fine Ottocento di famiglie gelesi, foto di sartorie e di artigiani vari presenti nella città, fotografie di matrimoni d’epoca, di musicisti della vecchia banda municipale che allestiva concerti dentro la villa “Garibaldi” all’interno del palchetto metallico in stile liberty, ora scomparso. E poi foto dell’“Orchestra 06” con i solisti Marù e Salinitro, dell’orchestra “Roman New Orleans Jazz” con Mammano, Restuccia e Cacciatore, e “I topolini” un complesso di ragazzini.
Fotografie di una Gela della memoria, di una Gela ancora raccolta al vecchio campanile con i suoi cortili barocchi, le sue orchestrine, i mugnai, i carrozzieri, gli “gnuri”, i venditori di “robba cotta” o di “cacoccili spinusi”, le “putìe” di vino, le salsementerie e la pescheria “nuova” di Piazza Roma, anch'essa in ferro in stile liberty, da non confondere con quella vecchia, ubicata sull’attuale piazza Municipio. Un settore molto bello della mostra è dedicato al cinema con le sue locandine d’epoca, così come altri settori sono dedicati a documenti del primo novecento, ad attrezzi di lavori di sartorie, calzolari, elettricisti, ai giocattoli del secolo scorso, ai calendarietti, ai fumetti, ai giornali, ai quaderni ed alle pagelle scolastiche.
Nella rassegna è compresa anche una mostra fotografia della settimana santa a Gela con foto di una drammaticità plastica unica, molto attuale in questo periodo dove la Chiesa celebra la commemorazione della passione di Cristo.
Documenti di una Gela rimasta nella memoria e storicizzata da queste immagini che ci parlano di tempi così vicini e che sembrano distanti mill’anni addietro e che ci fanno scoprire pagine di storie dimenticate come il lido “La Conchiglia” e i “casotti” sul bagnasciuga, le cuccagne a mare, la piazza Umberto senza il chiosco dell’acqua seltz e le carrozze posteggiate davanti l’albergo Trinacria, ora scomparso assieme al palazzo neoclassico che lo ospitava.
Autore : Emanuele Zuppardo
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