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Corriere di Gela | La paranoia
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notizia del 04/06/2012 messa in rete alle 22:44:24

La paranoia

Il pensiero di traverso, fuori dal solco, “para-nous”, deriva da una insicurezza dei primissimi periodi della vita, e si nutre della mancanza di conferme, di rafforzamenti positivi. Il bambino si completa nella relazione diadica madre-figlio, relazione che deve essere la più diretta, semplice e chiara possibile. Il riscontro ad ogni domanda deve essere protettivo , rassicurante, cosi il bambino si quieta, si tranquillizza e cresce nella armonia con il mondo e con la vita. Una mamma ansiosa, insicura essa stessa , mina alle basi la possibilità del bambino di acquisire certezze, lascia un buco nero nella formazione del piccolo, che per tutta la vita lotterà contro i fantasmi del pericolo per la propria incolumità e per la propria vita.

Una mamma insicura, incerta, ambivalente, crea nel figlio il presupposto emotivo di fragilità e di debolezza , per cui il mondo invece di essere accogliente e caldo, appare freddo, gigantesco e smisuratamente minaccioso. Solo nel mondo, crescendo il bambino cercherà relazioni d’affetto e d’amore che serviranno a vicariare il rapporto incrinato primigenio, e la vita sociale affettuosa, amicale, sarà il suo nuovo utero caldo e rassicurante. Se e quando questa operazione psicoaffettiva riuscirà, il piccolo uomo potrà esperire la protezione, e si potrà sentire forte, e se fornito di una buona intelligenza potrà avere una vita normale e conseguire risultati eccellenti, sarà una persona normale,e le sue paura saranno colmate. Se fortunato potrà incontrare una donna rassicurante, accogliente, che a mò di uno psicoterapeuta protettivo possa rifare su di lui il percorso d’amore e di protezione che avrebbe dovuto crearsi e crescere nei primi mesi ed anni della sua vita. Se invece il caso, le asperità della vita dovessero lasciarlo solo, la sua insicurezza aumenterà, le sue paure cresceranno, ed esperirà il terrore, ma mano sarà vittima di tanti piccoli segnali, il mondo sarà minaccioso, le persone si riferiranno a lui criticando e censurando, e man mano che la macchia oleosa si allargherà diminuiranno le persone ed i luoghi affidabili, “delirio di riferimento”.

Si sentirà perseguitato, “delirio di persecuzione”, si sentirà vittima di un complotto ordito da qualcuno, non si sa da chi , forse dai vicini di casa, forse dalla Cia, forse dagli extra -terrestri , esperirà il terrore di essere fagocitato dal mondo, e per non essere ucciso potrà uccidere, omicidio a scopo cautelativo, uccido prima io perché l’altro sta per uccidermi. Le possibili evoluzioni dipendono dalle valenze protettive e rassicuranti che esperirà nella vita, dai rapporti puliti, sinceri ed onesti che incontrerà, certo è che la vita virtuale di oggi, le chat, etc. non sono per niente rassicuranti e possono aggravare il suo senso di smarrimento e le sue paure, in quanto con questi strumenti non gli è facile valutare la metacomunicazione fatta di sguardi, di tono della voce, di posture, che sole danno la certezza di quanto si comunica, mentre i rapporti reali calorosi ed affettuosi danno più certezze, più conferme e sono meglio gestibili.


Autore : Francesco Lauria - medico chirurgo,specialista in Psichiatria

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