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notizia del 12/07/2006 messa in rete alle 22:38:49
Lo sbarco alleato del 10 luglio ‘43 visto da Rosario Medoro
Disse uno scrittore inglese che “è nella natura degli uomini dimenticare le vicende del passato e perdonare...”. Ma i gelesi che vissero lo sbarco dell’esercito americano nella spiaggia della loro città, la notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, difficilmente dimenticheranno quel violento e tragico evento, quel cannoneggiamento intenso durante la notte da parte dell’immensa flotta Usa sulla piana, dove erano dislocate truppe italiane e tedesche.
Un triste inferno che mette i brividi a ricordare quello sbarco, descritto in tanti libri, su vari quotidiani del mondo, in tante conferenze.
Anche lo scrittore Rosario Medoro, autore locale di tante interessanti pubblicazioni, ha voluto descrivere una breve cronaca dello sbarco americano del “10 luglio 1943”, in occasione del 63° anniversario della tragica data.
Con uno stile semplice ma efficace Medoro fa rivivere nel suo libro episodi che sembrano minori, ma che arricchiscono la tragica e luttuosa giornata dello sbarco, citando protagonisti civili e militari, che forse sarebbero passati silenziosamente nell’ombre.
La giornata del “10 luglio 1943” non può essere dimenticata nè dall’amministrazione comunale nè dai gelesi di oggi. Fu la prima tappa, come dicono centinaia di libri scritti in proposito della caduta del nazi fascismo, che scatenò la seconda Guerra mondiale e che divorò milioni di civili e militari su tanti fronti. Una guerra che Rosario Medoro ha voluto ricordare nel suo libro – pubblicato dalla Betania Editrice e curato dal centro di Cultura e spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” – che è un documento importante per la storia della nostra città, che ha intensamente vissuto quel periodo tra terrore, lacrime ed ansie.
A completamento della drammatica storia descritta da Medoro è l’abbondante documentazione di foto d’archivio di quelle terrificanti giornate di sangue e di morte. In quel periodo opaco imperversò il mercato nero, la vendita della carne in scatola e delle sigarette americane di contrabbando, la prostituzione, l’intrallazzo ed altro.
ci auguriamo che mai possa più ripetersi un altro “10 luglio 1943” nella storia dell’umanità, per i nostri figli e per i nostri nipoti.
Autore : Gino Alabiso
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