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Corriere di Gela | La riforma Moratti, più ombre che luci
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notizia del 06/03/2005 messa in rete alle 22:34:01
La riforma Moratti, più ombre che luci

L’anno scolastico è cominciato ormai da un pezzo tra le novità portate dalla Riforma Moratti ed il malcontento di insegnanti, dirigenti scolastici, famiglie e alunni che l’hanno meglio identificata come controriforma, poiché gli ordini predisposti vanno contro la stessa Costituzione Italiana.
A lamentare il crollo della scuola come istituzione ed il fallimento dell’istruzione sono stati i Comunisti italiani che martedì scorso hanno organizzato un convegno sulla Riforma Moratti con cui sono stati apportatisenza precedenti.
“La scuola deve essere gratuita, lo Stato deve pensare anche alle difficoltà economiche delle famiglie e ad investire maggiori risorse economiche per l’istruzione – ha detto nel corso del suo intervento il sen. Piergiorgio Bergonzi, responsabile nazionale Scuola del Pdci – diminuiamo le spese per gli armamenti, colpiamo l’evasione e cerchiamo di porre rimedio ad una scuola che non è democratica”.
Ignazio Di Dio, segretario dei comunisti gelesi, ha ritenuto opportuno che si facesse chiarezza su un evento che “merita la mobilitazione dell’opinione pubblica, poiché è stato attivato un indirizzo generale che toglie ai ricchi per dare ai poveri, anche per via di un rapporto gestionale statale o regionale le cui inclinazioni ideologiche corrispondono alle maggioranze politiche locali”.

Presenti al convegno Salvatore Crocetta, responsabile nazionale alle Politiche per il Mezzogiorno del Pdci, e l’on. Salvatore Morinello, deputato all’Assemblea regionale siciliana.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno portato all’analisi di una scuola che a causa della legge 53 del 28 Marzo 2003 non ha futuro, e che ha bisogno di essere rinnovata nella sua totalità. Hanno relazionato Paolo Dugo, dirigente scolastico della Media “Giudici” che ha evidenziato che la legge Moratti essendo legge dello Stato deve comunque essere rispettata anche se non condivisa.
Santo Inguaggiato, membro della segreteria regionale della Cgil Sicilia, ha puntato il dito sull’abrogazione di una controriforma che non è attuabile.
“La formazione morale ed etica attraverso i principi della Costituzione è diventata un optional, e non uno scoglio a cui invece dovrebbe essere ancorata” ha detto Liborio Mingoia dirigente scolastico del V Circolo didattico di Gela, soffermandosi sui caratteri sfavorevoli della legge. Si sono susseguite le relazioni di Elia Aliotta, dirigente scolastico della media “Romagnoli”, di Emanuele Scicolone, segretario Cgil di Gela; ed ancora Luciano Vullo, assessore comunale all’Istruzione, che ha dipinto con la fantasia “la scuola che vorrei” come non semplice luogo di procreazione, ma posto in cui si fa, si pensa, si crea. Fra gli intervenuti anche il sindaco Rosario Crocetta: ”Bisogna prendere in considerazione l’unicità della scuola – ha asserito – che a Gela si impegna, lotta contro l’illegalità e che va al di là di una Riforma Moratti, perché la scuola va oltre”.


Autore : Lorena Scimé

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