|
notizia del 26/03/2012 messa in rete alle 22:30:04
|
Girerà il mondo il docu-film sul dopo Falcone
E’ stato proiettato in anteprima nazionale a Palermo, venerdì 23 marzo, presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone”, il documentario “Adieu”, prodotto dalla Koinè Film, con la regia di Alberto Castiglione. A curarne le riprese, il gelese Giuseppe Cafà, operatore video free-lance di programmi televisivi privati e nazionali. Difficile riassumere la sua ventennale esperienza. Cafà ha lavorato per diversi anni in Sicilia, realizzando film documentari, riprese di sfilate di moda, di spettacoli teatrali, di eventi sportivi, e dirigendo troupe televisive con regia mobile con più di otto telecamere. Tra le collaborazioni più importanti, la realizzazione del documentario “Diritto di sognare”, prodotto dalla Giraffa Film con la regia di Renzo Rossellini, e del lungometraggio “Italiani troppo Italiani…” per conto della Kalos Film.
E’ stato operatore video di due mediometraggi, diretti da Ottavio Mussari, vincitori di concorsi nazionali ed internazionali. Collabora con la Rai per importanti trasmissioni come Domenica In-L’arena, Porta a Porta, Anno Zero. Lavora anche con reti private quali Mediaset, Video Telecolor, Antenna Sicilia. Realizza spot pubblicitari per aziende siciliane e non solo, e news riguardanti Gela.
“Adieu” ripercorre i vent’anni trascorsi dalle stragi del 1992 che causarono la morte dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte. Il documentario mette in luce in che modo è cambiato il rapporto tra Palermo e la cultura della legalità. Un ricco dossier, una riflessione amara e provocatoria sul tema dell’addio e del destino di una città, Palermo, che da anni cerca di scrollarsi di dosso un passato fatto di sangue, omertà, morte e lacerazioni profonde.
“E’ stato l’architetto Pino Valenti che mi ha dato l’opportunità di conoscere il regista di “Adieu” – ha affermato Cafà. Alberto Castiglione (con lui nelle due foto) ha voluto che io curassi le riprese del suo film. E’ stata un’esperienza positiva. Sin da subito il regista ha dimostrato di essere una persona competente e di avere le idee chiare sul lavoro da fare. La su professionalità ha aiutato molto la troupe dei tecnici e il cast degli attori, rendendo più facile un lavoro molto impegnativo. Abbiamo girato con mezzi all’avanguardia, con attrezzature digitali, vere e proprie macchine da presa. Per le riprese abbiamo lavorato sino alle 12- 13 ore al giorno, ma non sentivamo la stanchezza perché siamo riusciti ad essere una squadra affiatata”.
Il documentario verrà proiettato anche in Germania, che negli ultimi anni si è mostrata attenta al fenomeno della criminalità organizzata e delle associazioni malavitose.
Nel mese di maggio sarà presentato nella nostra città.
Autore : Alice Palumbo
» Altri articoli di Alice Palumbo
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|