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notizia del 29/09/2013 messa in rete alle 22:29:17
Il mondo si regge sulla gambe delle donne
Molto spesso leggo sui giornali tanti femminicidi: mariti che uccidono le mogli, fidanzati che tolgono la vita alla propria ragazza, uomini che sparano alla propria compagna. Queste notizie scioccanti mi sconvolgono e mi fanno vergognare di esser un uomo. Dal 2000 ad oggi sono state uccise 2.050 donne.
Io sono vedovo da 18 anni e sento ancora tanta sofferenza per la perdita di mia moglie. Penso la sua dedizione alla sua famiglia, la sua abnegazione ai figli, ai nipoti, a me. Mia moglie faceva sacrifici inimmaginabili per la famiglia.
Da quando la sua figura in casa è venuta a mancare, la famiglia non esiste più. E siccome mia moglie ha trasmesso ai figli tanto affetto e amore, i figli lo riversano al genitore superstite.
Bisogna rispettare tutte le donne del mondo, perché ognuno di noi ha ricevuto il dono della vita da una donna.
Scrisse Jean Jaques Rousseau: “L’uomo non sarà mai quello che sarà una donna”. E aggiungiamo ancora con Voltaire: “Tutto i ragionamenti degli uomini non valgono un sentimento della donna”. Il ruolo della donna è molto importante nella vita.
Teresa Mattei, madre giovanissima della Costituzione e della mimosa, volle che un giorno all’anno venisse dedicato alla donna: L’Otto Marzo.
Alla sua figura si ispirò il regista Roberto Rossellini per l’episodio di Firenze del famoso “Paisà”.
Anche la nostra ministra Kyenge (di pelle nera) stupidamente insultata dalla Lega merita di essere trattata con rispetto ed educazione. Ma la Lega si sa che fa politica soltanto… pro domo sua, egoisticamente.
E’ risaputo da tanti che tutte le donne del mondo rendono migliori gli uomini. Uomini della politica e noti attori affermano, indicando le loro mogli in pubblico: “Devo tutto a lei”. Questa frase è stata pronunciata in pubblico da Barack Obama, presidente degli Stati Uniti; lo ha detto Bill Gates, presentando la moglie Melinda; lo ha affermato Dario Fo per la moglie Franca Rame; lo ha urlato Roberto Benigni in teatro indicando la moglie Nicoletta.
La moglie, la figlia, la sorella, la mamma sanno cambiare in meglio la vita di un uomo. Gli uomini sinceri lo dichiarano ad alta voce.
Il filosofo Confucio definì la donna “La metà del cielo” e aggiunse che “la donna non va picchiata neanche con un fiore”.
Nelle famiglie dove ci sono soltanto figli maschi, si pronunciano frasi spinte e disgustose, dove c’è almeno una figliola si è più castigati nel linguaggio.
Le nostre nonne erano dedicate soltanto ai lavori domestici, oggi le donne lavorano in casa e fuori casa: fanno gli agenti di P.S., i carabinieri, le vigilesse per le strade, guidano gli autobus, fanno le badanti agli anziani.
Le donne sanno dare conforto, amore, danno sé stesse per i figli. La donna è un essere umano indispensabile.
Pitigrilli, lo scrittore delle battute al “vetriolo”, definì le donne “Mammiferi di lusso”.
Ogni essere umano ha iniziato a camminare nel mondo sostenuto e sospeso dalle braccia di sua madre e cioè di una donna. Per reggersi sulle loro gambe le donne hanno bisogno di sentirsi sicure che i loro sentimenti, i loro pensieri, il loro modo di concepire il mondo vengano rispettati legalmente, socialmente, economicamente.
E’ il caso di dirlo: sulle gambe delle donne si regge la vita, il mondo.
Autore : Gino Alabiso
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