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notizia del 24/10/2008 messa in rete alle 22:27:51
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A Niscemi cresce e si consolida a cultura del volontariato
Grazie al Cesvop si è delineata una condizione fondamentale per molte organizzazione, che prima di allora erano isolate. La necessità di creare un volontariato libero e di collaborazione ha permesso al Cesvop di essere una realtà presente e di costituirsi in favore di tutte le associazioni in cerca di aiuto. La risposta è stata importante, circa una trentina le associazioni che continuano a fare rete tra loro. Scopriamo anche associazioni presenti nel popoloso Comune di Niscemi. Sono quattro le associazioni presenti: Prociv Arci, Auser, Anfass e Cngei. Cerchiamo di approfondire i tratti caratteristici di queste organizzazioni presenti a Niscemi.
L’associazione Prociv Arci di Niscemi si occupa in primis di salvaguardia ambientale, diritto alla salute e di protezione civile. Quest’ultimo aspetto riguarda la formazione nei settori della logistica, montaggio e smontaggio tende, soccorso sanitario, vigilanza dei possibili incendi boschivi, e tutte attività formative in materia. Fin dagli inizi l’associazione ha creduto positivamente nel processo di unificazione al Cesvop, quale possibilità importante per la realizzazione di progetti efficaci.
La Prociv Arci è presente in tutto il territorio italiano, in ogni città l’associazione da il proprio contributo per limitare gli effettivi disagi dei cittadini. Essa non si occupa solo del territorio di Niscemi, ma espande il suo raggio d’azione in altri luoghi, in casi di necessità. I volontari che ne fanno parte, circa 37, sono uomini, donne e ragazzi di tutte le età. Dai 18 ai 70 anni, sono volontari preparati attraverso corsi di formazione, grazie al dipartimento regionale e nazionale. Tutte le sedi d’italia vengono invitate a partecipare ai corsi di formazione che spesso vengono realizzati. Gela ospita due realtà di questo tipo; ce n’è una anche a Niscemi. L’attuale presidente Salvatore Cicero si occupa dell’associazione per il territorio di Niscemi. Per saperne di più ci rivolgiamo al Presidente regionale della Prociv Arci, Rosario Ristagno.
– Che ruolo ha questa associazione nel territorio di Niscemi?
«Innanzitutto vorrei sottolineare che a livello nazionale la Prociv Arci è una delle più grandi strutture presenti. Diverse sono le iniziative che vengono realizzate, spesso ci si riunisce pensando a progetti da realizzare insieme alle altre sedi. Anche il territorio di Niscemi sta cercando di allargarsi nell’area del sociale. E’ indubbio che ci sono delle difficoltà legate a molteplici fattori. Uno di questi è legato alla cultura esistente nel territorio. Speriamo vivamente che col tempo si abbiano risultati migliori.
La nostra associazione gestisce un area di 7.000 metri, che il comune di Niscemi ci ha affidato in comodato d’uso. All’interno sono presenti 10 containers, che permettono di ospitare i volontari soccorritori, e sono attrezzate ad ogni possibile evenienza. In questa area vengono svolte anche attività formative; abbiamo pensato inoltre alla creazione di 2 campi scuola, di cui uno per bambini di età compresa fra i 9 e i 18 anni. Insieme a loro faremo attività sugli incendi boschivi, attività di primo soccorso, di utilizzo della bussola ecc… Insegneremo loro come gestire un campo, come montare una tenda, attività che vengono proposte su un piano per lo più ludico. Tra i nostri compiti, anche quello informativo nei confronti della popolazione. I cittadini vengono informati sulle problematiche relative al territorio in cui vivono. Problemi che vanno dalle calamità naturali ai possibili incendi boschivi».
L’Auser è l’altra realtà presente a Niscemi. Come abbiamo visto per la struttura gelese questa è fra le prime associazioni ad aderire al Cesvop, si prodiga al servizio degli anziani con lo svolgimento di numerose attività. In primis, l’Auser si pone al servizio degli anziani in attività di supporto di varia natura, che vanno dalla ginnastica al ballo ad altre attività ricreative e culturali.
L’obiettivo principale è di porsi in aiuto agli anziani, cercando di rendere la loro vecchiaia un po’ più piacevole. Le attività ricreative,le serate danzanti della domenica, e l’apertura giornaliera permettono agli anziani di trascorrere momenti di tranquillità in compagnia.
In questo percorso di esplorazione scopriamo la Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani). E chiediamo di cosa si tratta al Presidente dell’area di Niscemi Gaetano Ciavola.
– Che cosa rappresenta la Cngei?
«Essa nasce a Roma nel 1912, ed è fondamentalmente un associazione che fa capo ai principi dello scoutismo, realtà che ancora oggi esiste in tutto il mondo. Il mondo dell’associazionismo è cambiato, per adeguarsi alla situazione attuale è necessario fare rete insieme alle altre organizzazioni, per questo è stata importante l’adesione al Cesvop. Per non rimanere isolati, ciò è fondamentale. La Cngei ha l’obiettivo di formare il buon cittadino. Attraverso lo scoutismo vengono educati i giovani, che si apprestano a far parte di una società con diritti e doveri. Portiamo avanti progetti di co-educazione, di rispetto e salvaguardia della natura, del senso di appartenenza al proprio territorio ecc.. Le associazioni scout sono migliaia. La Cngei è una associazione di tipo laico, mentre altre come l’Agesci sono di ispirazione cattolica. Tutte quante operano comunque secondo i principi dello scoutismo, dalle sue origini».
E concludiamo il percorso delle realtà presenti a Niscemi con L’Anffas, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Essa è una realtà presente sul tutto il territorio nazionale. Oltre alla prioritaria attività di promozione dei principi di pari opportunità, l’associazione si occupa della tutela dei diritti civili ed umani delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari.
Le persone con disabilità vivono in una condizione di emarginazione sociale ed il loro destino e, spesso, quello di condurre una vita poco dignitosa, a volte in fatiscenti istituti. Quindi oltre a farsi che il soggetto abbia pari dignità degli altri, queste vengono aiutate a sostenere tale condizione.
Autore : Martina La Gristina
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