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notizia del 24/10/2008 messa in rete alle 22:26:15
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Eolico o pet-coke, parliamone
Riconosco senza difficoltà la mia assoluta incompetenza in materie così difficili denunciate dagli ambientalisti, verso i quali non da ora, lo confesso, non nutro molta simpatia. Ma poiché l’uomo della strada come me, ha anche lui le sue idee, perché mai non dovrei esprimerle con assoluta libertà di spirito? Tra le tante voci discordanti, voglio dire anche la mia, senza pretendere che sia la verità in assoluto. Penso però che possa servire ad alimentare il dibattito. L’Enel ha fatto sapere che ha presentato un progetto per la creazione di un parco eolico nel mare antistante le coste di Gela a qualche chilometro di distanza da esse. Per quel progetto è disposta a spendere parecchie decine di milioni di euro. Quel parco eolico produrrebbe tanta energia elettrica da soddisfare le esigenze di ben quattrocentomila famiglie. Una cosa assolutamente enorme. Subito si sono manifestate le opposizioni non solo dei soliti ambientalisti, ma anche da parte di uomini politici e, mi si dice, anche da parte di amministratori.
Quali le motivazioni? Deturpa l’ambiente, distrugge la bellezza del mare. A me pare che non deturperebbe affatto l’ambiente e la bellezza del mare, forse l’abbellirebbe.
Un nutrito mucchio di pale appena visibili perché dovrebbe deturpare l’ambiente, quale fastidio dovrebbe dare al raro visitatore che dall’alto di Montelungo volesse Qualcuno mi ha anche detto che le pale sono molto rumorose. E il rumore di quelle pale dovrebbe infastidirci da così lontano? E dovrebbe infastidirci più di quanto non ci infastidiscano i rumori dello stabilimento o quelli de migliaia di macchine che circolano per la città e principalmente i rumori assordanti delle tante supermotociclette che deliberatamente sfrecciano per le vie della città alzando volutamente il volume del motore? Si potrebbe chiedere all’Enel delle agevolazioni nelle bollette di pagamento e l’Enel potrebbe (o forse anche dovrebbe?) concederle. Ma anche se l’Enel fosse riluttante, non sarebbe forse un immenso guadagno per l’intero paese che potrebbe farci raggiungere l’autosufficienza energetica e diminuire la dipendenza dal maledetto petrolio che ha inquinato il mondo intero e che rovina l’economia dell’intera nazione? Mi dispiace di non aver potuto partecipare alla dotta discussione del 20 c,m. nella chiesetta di S. Biagio, ma con molta probabilità io sarei rimasto con le mie idee alle quali resto molto affezionato. Se dipendesse da me io installerei,dove possibile, un parco eolico sulla cima di ogni collinetta o montagna a dispetto di Legambiente. Forse abbellirebbero di più il paesaggio. In tutti i casi si potrebbe dare un grosso contributo alla nostra traballante economia e diminuiremmo la nostra dipendenza da quei quattro magnati del petrolio che con la loro arroganza condizionano le finanze dell’intero pianeta. E provocatoriamente dico che a Montelungo installerei un immenso parco eolico. Pensate un po’ alla rabbia degli ambientalisti. Un saccheggio imperdonabile. Io ci riderei sopra. Ci sono poi i problemi che riguardano il pet coke dello stabilimento che alimenta la centrale termoelettrica e che inquina la nostra atmosfera. Non credo che ci sia un solo cretino a cui piacciano le emissioni del CO2 e se voi chiedete a tutti gli operai dello stabilimento,perfettamente coscienti del pericolo che corre la loro salute, non ne troverete uno solo che sia disposto a perdere il posto di lavoro ed andare a far la fame. Sarei curioso di sapere se gli ambientalisti farebbero certe proposte se queste comporterebbero la perdita del loro stipendio di cui sicuramente godono. I magistrati hanno il compito e il dovere di fare rispettare le leggi e nessuno può contestare il loro intervento riguardo al pet coke che provocò la chiusura dello stabilimento. Ma con tutto il rispetto dovuto ai magistrati io continuo a pensare che il primissimo dovere di tutti, compresi i magistrati, è quello di tutelare il diritto alla vita e al pane dei lavoratori. Nessuno di noi è affezionato allo stabilimento. Volete chiuderlo? Benissimo! Ma prima avete il gravissimo dovere di trovare un lavoro altenativo per i quattromila operai che lavorano dentro lo stabilimento che finora resta un fattore primario per l’economia dell’intera città di Gela. Il fantomatico sviluppo turistico di Gela esiste solo nella fantasia malata di coloro che lo propongono. Gela può offrire ai turisti quello che ora offrono Taormina o Cefalù? E anche se ogni giorno riuscissimo a dirottare verso Gela quei tre o quattro pullman che passano per Gela senza fermarsi, avremmo forse così risolto i tanti problemi economici che affliggono la città? Durante lo sciopero degli operai dell’Anic in seguito alla chiusura dello Stabilimento per il problema del pet coke, il signor di Blasi, l’ambientalista per eccellenza, ebbe la sfrontatezza provocatoria di presentarsi agli operai i quali lo accolsero giustamente con una bordata di fischi. Io che per solidarietà mi trovavo assieme agli operai mi sono unito al coro dei fischi. Ci vuole un pò di buonsenso. Primum vivere, deinde philosophare.
Autore : Antonio Corsello
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