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notizia del 26/04/2006 messa in rete alle 22:21:48
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Miniguide scolastiche fiore all’occhiello della Capuana
Negli ultimi anni si è diffusa l'idea che il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese è un bene di inestimabile valore, la cui conoscenza, il rispetto e la valorizzazione, da parte delle nuove generazioni, è un impegno importantissimo che coinvolge in primo luogo la scuola. Di questo assioma la scuola elementare “Capuana” diretta dalla dott.ssa Concetta Mongelli, ne ha fatto una ragione di vita inculcando negli alunni la passione per tutto ciò che ha a che fare con la cultura. Ma l’aspetto più interessante di questa “condotta” è che la “Capuana” anno dopo anno si proietta all’esterno con progetti interessanti che si traducono nella creazione di iniziative come quella di “miniguide” turistiche scolastiche, come la creazione di cartellonistica ed un opuscolo “passeggiata archeologica”.
Da svariati anni questa scuola porta avanti un progetto che passa con il nome di “La scuola per il territorio: scoprire per valorizzare, noi mini guide”. Il progetto è stato portato avanti dalle classi terze, quarte e quinte già dal 1999 e visti i brillanti risultati ottenuti, si sta continuando sulla stessa scia. Esso infatti è nato dall'esigenza di promuovere un'azione educativa finalizzata o a sensibilizzare i giovani, sin dalla prima età scolare, attraverso la conoscenza, ad amare e valorizzare i beni archeologici e naturalistici del nostro territorio; o a riscattare i valori e le risorse umane e culturali del nostro territorio.o alla promozione della cultura del turismo, attraverso un itinerario didattico specifico, finalizzato alla tutela e alla diffusione del nostro patrimonio artistico e culturale.
Il progetto ha negli anni coinvolto tutti gli alunni del secondo ciclo, i quali nel corso di un rientro settimanale pomeridiano, sono stati guidati dalle insegnanti ad approfondire le conoscenze sulla propria città e ad amarne e valorizzarne il patrimonio artistico - culturale, allo scopo di scoprire le proprie radici e di valorizzare le risorse presenti nel proprio territorio.
A portare avanti il progetto in questione è Rosa Rita Tasca, mentre le classi coinvolte classi sono le quinte “a-b-c-d-e-f”. Le insegnanti Rosa Romano, Maria Domicoli, Jenny Messina, Adele Cassarà, Giuseppina Morreale, Anna Maria Di Rocco, Clorinda Di Dio, Lucia Nicastro.
Le scuole ospiti della Capuana sono state: Quarte classi dell'istituto Comprensivo Quasimodo di Gela; diverse classi della scuola media Giudici. Alcune classi del Liceo classico e liceo psicopedagogico "Carlo Maria Carafa"di Mazzarino; Classi del I Circolo di Mazzarino; Classi terze dell'istituto comprensivo "Felice Costa" di San Michele di Ganzaria; Classi Quarte della scuola elementare "Paolo Vetri" di Ragusa.
Lavorando sull'itinerario storico-archeologico gli alunni hanno realizzato negli anni precedenti:un depliant informativo "Gela, miniguida turstica scolastica", alla cui realizzazione ha concorso il Corriere di Gela con un progetto grafico; un video che contiene un documentario storico-geografico-archeologico "Viaggio alla scoperta delle mraviglie di Gela" che raccoglie le bellezze artistiche-archeologiche e naturalistiche della nostra città; un opuscolo "Gela, una passeggiata archeologica", che propone un itinerario di visita ai vari siti suddiviso in quattro tappe (1ª tappa l'acropoli, 2ª tappa l'emporio, 3ª tappa i bagni greci, 4ª tappa le mura); un calendario "Gela, ieri oggi e domani” per l'anno 2004, dove le dodici pagine sono corredate da disegni e relative didascalie, arricchite da poesie in vernacolo di poeti gelesi; un cd multimediale "Conoscere, amare e valorizzare il patrimonio archeologico di Gela" che attraverso delle immagini, accompagnate da didascalie, guida il visitatore ad effettuare una passeggiata per conoscere i siti archeologici della Gela greca, medievale e un itinerario religioso.
L'ultima fatica che sta coinvolgendo le classi quinte di quest'anno è un manuale di grande ausilio a tutti gli alunni che visiteranno il Museo archeologico, fondamentale per la conoscenza del nostro splendido patrimonio di vasi attici, con i miti in essi rappresentati.
Tutti gli alunni coinvolti nei vari anni nel progetto, si sono appassionati alla tematica, si sono impegnati nella ricerca di testi, di fotografie, di cartoline, hanno anche prodotto numerosi disegni sui vari siti, ma quello che è più importante è che i bambini sono riusciti a conoscere le nobili origini della loro città e a trasmettere queste loro conoscenze ai loro coetanei e alle loro famiglie.
“Al fine di conseguire i suddetti traguardi – ci spiega la maestra Tasca – la metodologia utilizzata è stata la ricerca-azione, la quale ha coinvolto attivamente gli alunni, mentre le insegnanti sollecitavano e orientavano il pensiero produttivo e creativo degli alunni.
Le fasi del percorso didattico sono state quattro. Una prima fase teorica, durante la quale i bambini hanno approfondito le loro conoscenze, attraverso lo studio, la ricerca storico-geografica visione di un cd-rom, di cartoline e illustrazioni varie. Si è passati alla seconda fase esplorativa, con uscite e visite nei vari siti con la realizzazione di foto, di schizzi, di riprese filmate e si è arrivati alla fase or-ganizzativa con la cura dell'esposizione orale, la realizzazione di pannelli con fotografie e cartelloni esplicativi, infine si passa alla fase attuativa con l'uscita delle mini-guide, specializzate negli itinerari archeologici che accompagnano gruppi di alunni della propria città e del comprensorio, in visita nei siti archeologici e nel museo della nostra città. Alla fine di questo itinerario didattico, in noi insegnanti coinvolti persiste la speranza, che i nostri alunni, consapevoli del proprio glorioso passato, possano acquisire la formazione di una coscienza civica,che li guidi ad assumere comportamenti corretti e rispettosi nei confronti dell'ambiente e dei beni culturali e che li aiuti a costruire bene il presente e a progettare positivamente il loro futuro – conclude l’insegnante – facendo nascere in loro la voglia di riscattare questa nostra città”.
Si diceva più sopra che il Corriere si è recato presso una classe dove tutti gli alunni armati di appunti ci hanno posto tantissime domande volte a conoscere la figura del giornalista, i suoi compiti, quale è il suo ruolo nella società, quale il percorso per svolgere questa professione. Non sono mancate neppure le domande specifiche e personali alle quali abbiamo risposto con chiarezza. Siamo certi che un cospicuo numero di ragazzini man mano che cresceranno si persuaderanno che la professione del giornalista sarà sicuramente un loro preciso obiettivo.
Autore : Nello Lombardo
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