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notizia del 13/12/2013 messa in rete alle 22:19:44
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Adriana Quattrocchi: preside del Circolo Pirandello: «Continuità tra scuola e famiglia»
Siamo giunti alla fine di questo viaggio nelle otto scuole con nuove gestioni e assetti del tutto innovativi. A chiudere la rosa dei neo dirigenti è la prof.ssa Adriana Quattrocchi, (nella foto)vicaria per nove anni in diversi istituti e ora dirigente del primo circolo Maria Antonietta Aldisio.
«Ho trovato un ambiente accogliente – dice la dirigente Quattrocchi – bello, genuino. Questi primi mesi di scuola sono andati più che bene. L’obiettivo che mi sono prefissata è quello di rendere questa scuola aperta al territorio sia mentalmente che fisicamente. Forse è una prerogativa di tutti i dirigenti e ciò denota dunque l’importanza di essere riconosciuti, di sapere che la scuola fa del suo meglio in qualunque ambito».
Un coinvolgimento sentito e importante riguarda anche il nucleo familiare. Con maggiore interesse sono proprio le scuole elementari a tenere in considerazione le famiglie, coinvolgendole sempre di più nei progetti.
«E’ una fase molto delicata per i bambini, recepiscono e assorbono da più parti per la loro formazione, quindi bisogna che i modelli educativi siano veri e di impatto. Stiamo lavorando su diversi fronti per ottenere il meglio. Il successo scolastico degli alunni deve essere sempre messo in prima linea e poi tutto ciò che gravita attorno alla scuola. Il progetto di decoupage, ad esempio, è dedicato sia agli alunni che ai genitori, così come il corso di inglese in cui le famiglie sono trascinate con entusiasmo e grinta. E’ bello raggiungere più obiettivi insieme e ai bambini fa bene toccare con mano questa compenetrazione tra scuola e famiglia».
I progetti curriculari sono tanti tra matematica, scacchi, giornalismo e storia: dei veri e propri piani di lavoro che ogni scuola prepara per un fornito bagaglio culturale da offrire agli alunni. La neo dirigente ha tante idee per migliorare la sua scuola e renderla di qualità, più di quanto non lo sia già.
«Sono stata travolta – continua – a livello umano. A volte non riesco a distinguere il confine tra il mio ruolo professionale e l’essere, in fondo, una semplice persona. I bambini hanno un potere straordinario, abbassano ogni difesa e talvolta ci fanno dimenticare di avere delle posizioni di rilievo, come nel mio caso. Li accolgo nella mia stanza, chiacchiero con loro e ricevo abbracci che mi riempiono di gioia».
Il primo circolo inoltre, come la stessa preside sottolinea, ha un’attenzione particolare per i bambini diversamente abili. La scuola ha infatti intrapreso una convenzione con un’associazione che adotta il metodo Abba e dunque dei professionisti si recano qui lavorando insieme agli insegnanti di sostegno e divenendo così una vera risorsa.
«E’ importante che i bambini non si chiudano in se stessi nei confronti di chi è diverso. Ecco perché vogliamo continuità tra scuola e famiglia, perché ciò che viene costruito in classe deve poi accrescere a casa e non deve essere invece distrutto. Molto spesso capita, in questa età i bambini sono come le spugne, assimilano tutto e dunque i modelli di riferimento devono essere più che validi».
Il Natale è ormai alle porte e non c’è scuola più addobbata di quella elementare. Il mese di dicembre sembra non terminare mai, ogni giorno i bambini intonano canti natalizi, provano la recita di fine anno e inventano decorazioni sempre più belle.
«Si sta preparando un coro polifonico che si esibirà poi nelle varie chiese della città, ma anche la settimana della solidarietà – conclude – nella quale a turno ogni classe porterà dei dolci tipici realizzati dai genitori e i bambini così non porteranno la loro merenda, ma assaggeranno torte e dolci dando un’offerta che andrà in beneficenza».
Autore : Greta Smecca
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