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notizia del 18/04/2009 messa in rete alle 22:16:31
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Gela nel circuito delle città educative
È stato approvato lo scorso martedì 14 aprile il progetto “Gela città educativa” firmato dalla giunta Crocetta quasi al completo. Il progetto si inserisce in una serie di iniziative promosse dalla giunta e dall’Associazione “Maieutica” che in passato hanno lavorato di concerto per la promozione di interventi sul territorio, che avessero per oggetto i soggetti affetti da tossico dipendenze o i ragazzi interessati dal crescente fenomeno del bullismo.
Diversi sono i punti che fanno pensare, secondo a quanto detto dal sindaco Crocetta, durante la conferenza stampa dello stesso giorno, alla completa e piena riuscita del progetto educativo:
1) La città è formata da una serie di spazi educativi riconducibili a diversi attori quali le istituzioni pubbliche e private, le scuole, le amministrazioni. Reti che possono essere riunite per l’educazione di tutti gli attori sociali.
2) Tutti in questo processo avranno un ruolo educativo, nessuno può esimersi da tale compito, in quanto le azioni di ogni singolo elemento contribuiranno alla riuscita delle azioni degli altri elementi.
3) Il terzo settore negli anni ha visto accrescersi considerevolmente sotto più punti di vista: ne sono un esempio le diverse associazioni di volontariato sorte in città.
“L’idea delle città educative, nasce dalla convinzione che tutto questo mondo non agisce in modo separato, ogni autonomia svolge un ruolo di coordinamento nelle forze da mettere in rete. Di questa rete faranno parte anche le Asl e gli ospedali affinché non si verifichino più episodi di disagio mentale ed educativo tali da indurre a tragici epiloghi” – queste le parole del sindaco a cui subito hanno fatto eco quelle della responsabile del progetto da parte della “Maieutica”, Grazia Cappellucci: “Seguire i diversi percorsi educativi equivale a svolgere un ruolo civilizzante nella res pubblica della città, la città nella rete sarà elemento da seguire ed elemento da cui imparare per migliorare. Oggi il circuito delle città educative si avvale di diverse città da tutto il mondo, in Italia sono circa 38”.
Il prossimo appuntamento con la rete delle città educative si terrà nel 2010, a parteciparvi saranno tutte le città del circuito, scopo di ogni convegno sarà la comunicazione, alle altre appartenenti, degli obiettivi complessivi del progetto e rendere noti i risultati fin qui raggiunti. Per questo, come ha detto la referente dei rapporti internazionali Jenette Viltanmike “Abbiamo pensato di far gemellare Gela con Malaga, una città della Spagna che hanno in comune il fatto di affacciarsi sul Mediterraneo e quindi due realtà molto affini. Il progetto è una realtà non un’utopia e siamo convinti che si può fare molto”.
Il sindaco si è detto galvanizzato dall’iniziativa, spiegando anche perché oggi a differenza del passato un progetto del genere può essere realizzato. “Oggi i tempi sono maturi per fare un salto investendo nell’educazione, in cui ogni singolo cittadino sia esempio per l’altro. Per cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, un cittadino padrone del suo tempo che si confronta e si propone con la sua città divenendone elemento attivo”.
Come ha spiegato la responsabile del progetto Cappellucci, il progetto si articolerà in più fasi, a partire dalla rete principale di Barcellona, città da cui il progetto è partito, le città interessate si confronteranno sui sistemi educativi utilizzati e questo anche via web.
Autore : Alessandra Cascino
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