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Corriere di Gela | Diciottenni al voto tra incertezze e diffidenze
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notizia del 12/05/2007 messa in rete alle 22:10:01

Diciottenni al voto tra incertezze e diffidenze

A Gela è tempo di rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Molti giovani hanno compiuto diciotto anni proprio quest’anno e quindi il 13 e il 14 maggio dovranno votare per la prima volta. Si tratta del primo approccio con la politica che deciderà le sorti della città in cui vivono. Con quale criterio esprimeranno il loro primo voto? Sulla base di quali elementi preferiranno un candidato piuttosto che un altro? Ad incidere sulla scelta concorrono indubbiamente le tradizioni di famiglia, il contesto sociale, la formazione culturale, e purtroppo anche i condizionamenti che taluni stanno subendo un po’ in tutti gli ambienti, per cui già dal loro primo incontro con la cabina elettorale molti giovani non potranno esprimere un voto veramente libero.
Queste le loro considerazioni a riguardo: Emanuela Occhipinti: «Ho sempre pensato che la politica debba essere fatta di uomini e non di partiti, pertanto favorirò le persone che più mi ispirano fiducia aldilà di ogni orientamento politico ». «La politica – ha invece detto Andrea Passafiume – non mi ha mai affascinato né interessato, tuttavia votare è un mio diritto e un mio dovere quindi sceglierò un candidato facendomi consigliare dalla mia famiglia». «Votare per la prima volta – ha commentato Noemi Scicolone – quasi mi emoziona, mi sento investita di una grande responsabilità. Ho già un mio orientamento politico che ho senz’altro acquisito grazie alla mia famiglia».
Alcuni hanno inoltre sottolineato il ruolo svolto dai mass-media: «L’informazione giornalistica influenza molto le scelte politiche dei cittadini. E’ proprio attraverso le tv locali che abbiamo l’oppurtanità di conoscere i candidati e i loro programmi. E’ così che io sto familiarizzando per la prima volta con l’atmosfera elettorale – ha detto Stefano Trainito –. «Non so ancora chi voterò il 13 e 14 maggio – ha detto Gabriella Spoto – sto tentando di farmi un’idea guardando i tg locali, gli spot elettorali e presenziando ai diversi comizi che i politici tengono nelle piazze di Gela». Ad attirare maggiormente l’attenzione di questi elettori novelli sono comunque l’esperienza e la concretezza del programma elettorale di ciascun candidato: «La trasparenza, l’esperienza e la professionalità – ci ha detto Chiara Raniolo – sono le prime qualità che cerco in un un uomo politico. Confesso quindi di essere spaventata dalle tante facce anonime che quest’anno chiederanno la fiducia dei cittadini senza avere nessuna esperienza politica, né gli altri requisiti minimi per potere rappresentare la città. Se cadessimo in mano a queste persone, non so che ne sarebbe di Gela».
Qualcuno poi non attribuisce molta importanza all’esperienza e sceglie a favore dei più “coetanei”: «Tra i candidati per il consiglio comunale favorirò certamente qualche giovane in cui penso di poter riscontrare i miei stessi interessi e le mie stesse esigenze. Un giovane è naturalmente più sensibile alle questioni inerenti l’occupazione, l’università, il tempo libero» – ha detto Fabio Castorino. Tuttavia anche tra i diciottenni c’è chi ha deciso di astenersi: Michele Ruggeri: «Ho deciso di non votare anzichè votare “male” perché sono dell’idea che chiunque vincerà queste amminstrative il mio stile di vita e quello dei miei concittadini non migliorerà di certo». «Ho scelto di astenermi – ha invece dichiarato Simone Manzella – perché non intendo contribuire all’ascesa al Palazzo di città di persone che credo non abbiano a cuore il bene comune bensì solo il loro interesse personale». Ed ancora, Michela Ascia, conclude con una dichiarazione certo dissacrante: «Non ho molta fiducia nella politica e negli uomini che la fanno. Cosa è cambiato in meglio negli ultimi cinque anni? Nulla. E cosa cambiera nei prossimi cinque anni? I candidati ci stanno solo ubriacando di parole per assicurarsi una poltroncina che garantirà a ciascuno dei “fortunati” eletti un buon stipendio mensile e un lavoro, quello di consigliere comunale, in fondo più divertente che faticoso; di certo mai interpretato nello giusto spirito di servizio da rendere alla città».
E’ dunque questo un campionario della popolazione di neo-maggiorenni che si accingono a votare per la prima volta: perplessità, entusiasmo, ansia e curiosità sono i loro stati d’animo che contribuiscono al clima d’attesa per la conferma di un secondo mandato di Rosario Crocetta o per la formazione di una nuova amministrazione cittadina che possa offrire ai gelesi un’alternativa nel nome di Tonino Gagliano, o magari di un outsider. Intanto è bene ricordare a coloro che sono chiamati a votare per la prima volta che qualora la scheda elettorale non arrivasse in tempo al loro indirizzo, dovranno richiederla presso l’ufficio elettorale del Comune.


Autore : Anastasia Virgadaula

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