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Corriere di Gela | L'Eni soddisfatta dei risultati del Piano di risanamento ambientale
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notizia del 22/06/2007 messa in rete alle 22:10:39

L'Eni soddisfatta dei risultati del Piano di risanamento ambientale

Presentati giovedì 21 giugno scorso nella saletta del Centro formazione della Raffineria i risultati del "Piano di miglioramento ambientale della Raffineria di Gela ".
Platea di massimo ascolto e partecipazione di autorità civili, religiose, politiche, magistratura ai più alti livelli. Presenti anche il sindaco Crocetta ed il presidente della Provincia Collura.
La manifestazione si è aperta con il saluto del presidente della Raffineria di Gela Spa, avv. Giorgio Lenzi.
“L’incontro di oggi – ha detto Lenzi – è la testimonianza degli sforzi che sta facendo la Raffineria in tal senso e oggi avremo modo di assistere ad una serie di dati provenienti da questi studi che ci pervengono dall’Università La Sapienza di Roma sia sulla falda che sulle emissioni in atmosfera.
Siccome io sono un uomo di dialogo e di apertura, colgo questa occasione per invitare Lega ambiente ufficialmente dopo avere ascoltato dati e studi sulla falda e sulle emissioni, a nominare un esperto il quale sulla base di tutte le informazioni che ci possa chiedere, possa a sua volta elaborare dati e studi sulla situazione effettiva della raffineria”.
Subito dopo è seguito l'intervento del Direttore Generale dell'Eni Divisione Refìning & Marketing, dott. Angelo Taraborrelli (nella foto a sinistra, con il sindaco Crocetta), che ha ribadito l'impegno dell'Eni nel proseguire il piano di miglioramento ambientale e nel rafforzare la posizione competitiva della Raffineria di Gela.
“ Quella di oggi è per noi una opportunità – ha affermato Taraborrelli - per ribadire l’impegno dell’Eni e della Raffineria sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Per me è un impegno che ho assunto tre anni fa quando abbiamo avviato il piano di risanamento ambientale. L’ho presentato proprio in questa sala e ribadito qualche mese fa dinanzi al Ministro dell’Ambiente quando è venuto a visitare la raffineria. Abbiamo sicuramente avviato una svolta alla fine degli anni novanta quando abbiamo realizzato l’impianto Snox che ci ha consentito di abbattere in misura rilevantissima le emissioni. E’ stato il secondo impianto realizzato al mondo con un investimento di 130 milioni di euro”. Il direttore generale dell’Eni ha elencato infine tutta una serie di iniziative progettuali volontarie tese al miglioramento dell’ambiente accompagnate anche da piani di ricerca scientifica in tema di cultura delle alghe attraverso l’utilizzo della CO2 prodotta dalla Raffineria e dai reflui con obiettivo di produrre biocarburanti.
I risultati raggiunti nei primi tre mesi di marcia dell'impianto TAF sono stati illustrati dall'Amministratore Delegato della Raffineria di Gela, ing. Giuseppe Ricci.
Nel corso dell’incontro è intervenuto il presidente della provincia regionale Filippo Collura per chiedere al prof. Scarasca Mugnozza dell’Università La Sapienza di Roma che spiegava come imbrigliare gli idrocarburi dispersi nella falda se l’intervento proposto era attendibile al 100%. La risposta è stata negativa nel senso che – come ha spiegato lo scienziato – non esistono in questi casi attendibilità al 10 per cento.
Sul problema acqua a Gela prima di fare ingresso alla sala del centro di formazione il sindaco Rosario Crocetta, ricorrendo ad una massima latina di Ovidio, manifesta tutto il suo compiacimento per la grande apertura della raffineria verso la soluzione dei problemi del nostro territorio a partire dal piano di risanamento ambientale sino all’annoso probelma dell’acqua. « Gutta cavat lapidem, consumitur annulus usu. Traduzione: la goccia scava la pietra, l’anello si consuma con l’uso » Con questa frase pronunciata a metà Crocetta vuole sottolineare come con una ferrea volontà si possono conseguire obiettivi altrimenti impossibili. “Quando ci si impegna nelle cose – dice sornione mentre si accingeva a stringere la mano al direttore generale dell’Eni Dott. Angelo Taraborrelli – alla fine si raggiungono delle intese positive. Con l’Eni e con le organizzazioni sindacali avevamo avviato da tempo un ragionamento sulle problematiche ambientali.
Abbiamo raggiunto i risultati di avere i doppi fondi nei serbatoi, l’avvio del TAF e l’avvio ora delle bonifiche del sottosuolo. Occorre adesso l’acqua e l’aria. Sull’acqua raggiungiamo questa intesa e spero che il giorno 27 sia un giorno definitivo e si possa firmare. Peccato che la Regione siciliana si ostini ancora a negare l’emergenza idrico-sanitaria, che consentirebbe rapidamente di realizzare tutte le strutture necessarie. Devo dire che ho preso atto della disponibilità immediata di Caltacque, fatto estremamente importante che potrebbe portarci in pochi mesi ad avere acqua potabile e tutti i giorni i questa città. La questione dell’aria è un po’ complessa ma credo che si sia sulla strada giusta. Staremo molto attenti col monitoraggio e sono contento dell’apertura di confrontarci con degli esperti che possano dare indicazioni e soluzioni. Su questo fronte noi ci attrezzeremo nei prossimi mesi per avere nostre figure di esperti che possano interloquire autorevolmente con la Raffineria”.
Duecento milioni di euro sono stati spesi dal 2004 ad oggi per il "Piano di miglioramento ambientale" della Raffineria di Gela. Lo stato di avanzamento e i risultati raggiunti sono stati presentati oggi nella stessa Raffineria, in occasione del tradizionale incontro semestrale sul Piano di Miglioramento Ambientale, ma nel "Master Pian 2008-2011", si annunciano già nuovi investimenti per 700-800 milioni di euro, questa volta in tecnologie e impianti, indispensabili per migliorare la posizione della raffineria sul mercato e nel pieno rispetto dell'ambiente e quindi nella direzione di uno sviluppo sostenibile. In particolare, oltre ai risultati dei recenti studi e campagne analitiche mirati ad investigare le problematiche della falda e dell'impatto delle emissioni della raffineria sull'esterno, sono stati illustrati i risultati raggiunti nei primi mesi di marcia dell'impianto TAF (Trattamento Acqua di Falda) e lo stato di avanzamento dei progetti di ricerca nel campo ambientale sviluppati da Eni e applicati proprio nella Raffineria di Gela.
Dagli studi e dalle ricerche recentemente condotte da docenti dell'Università "La Sapienza" di Roma, sul progetto di bonifica della falda sottostante il sito e sull'impatto delle attuali emissioni del petrolchimico sul territorio, è emerso un quadro rassicurante. E' stata confermata la validità del progetto di bonifica della falda ormai avviato a pieno regime, nonché la compatibilità ambientale delle emissioni in atmosfera e le relative ricadute al suolo che sono risultate notevolmente inferiori a tutti i limiti di legge.
In parallelo con l'avvio dell'impianto TAF, la Raffineria di Gela ha visto il lancio di alcuni importanti progetti di ricerca in campo ambientale, che vanno dall'utilizzo della CO2 e delle acque reflue dello stabilimento per accelerare la crescita delle alghe da cui poi ricavare bio-carburanti all'utilizzo della stessa CO2 per la concimazione carbonica delle serre (numerosissime sul territorio circostante) e all'applicazione di tecnologie innovative e sperimentali per la bonifica dei suoli inquinati.


Autore : Nello Lombardo

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