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Corriere di Gela | Parrocchia Santa Lucia, la prima pietra
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notizia del 02/11/2005 messa in rete alle 22:06:36
Parrocchia Santa Lucia, la prima pietra

Il prossimo 30 ottobre sarà un giorno da cerchiare in rosso sul calendario: si registrerà la posa della prima pietra della costruenda Chiesa di Santa Lucia nella zona già prevista in Viale Indipendenza. Ci sarà festa, luci e ribalta e la gente del quartiere avrà di che parlare per un po’ nell’attesa della ultimazione dei lavori dell’edificio sacro tanto agognato.
“Avere la Chiesa – dice don Luigi Petralia non sarà per gli abitanti di questo quartiere solo ed esclusivamente avere il luogo di culto. Sarà un centro di aggregazione, un punto di riferimento per tutti. Nella zona in cui sorgerà, al momento, non esiste nessuna struttura ricreativa. La nuova Chiesa deve diventare un punto di riferimento morale, educativo oltre che aggregativo”. In passato le istituzioni e la classe governante, con la politica dell’assistenzialismo, ha creato questo quartiere con abitazioni popolari, favorendo la ghettizzazione di coloro che vi abitano. Il cosiddetto Bronx non è, però, così terribile ed è ingiusta la emarginazione che consegue e si connette naturalmente alla residenza in questo quartiere. Povertà materiale non significa affatto povertà morale e psicologica.
“Nell’espletamento del mio mandato ho conosciuto tanta gente di questo quartiere con valori, con dignità calpestata anche da chi dovrebbe promuovere istituzionalmente il bene della collettività. La nascente Chiesa – afferma ancora don Luigi – deve servire per superare le barriere paralizzanti del pregiudizio e del marchio e deve essere il simbolo, per tutti gli abitanti di questo quartiere, della forza e della possibilità di liberare e spiegare le ali della loro volontà di superare i recinti del ghetto mentale che, comunque, altri, con politiche di assistenzialismo, hanno imposto, magari facendosi passare per benefattori per il solo fatto di avere garantito a tanti individui con problemi economici una abitazione”.


Autore : Graziana Cannadoro

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