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notizia del 04/04/2003 messa in rete alle 22:05:29
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Tutti a lezione di legalità
Celebrata lunedì scorso la giornata della legalità presso l’auditorium dell’Istituto tecnico commerciale Sturzo. Per l’occasione è intervenuto l’ex presidente della Commissione nazionale antimafia Giuseppe Lumia. Presenti qualche migliaio di studenti delle scuole superiori e qualche classe di scuola media, come l’Istituto comprensivo Verga, il sindaco di Gela Rosario Crocetta, le massime autorità politiche, regionali, il Prefetto Giuliano Lalli, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il questore Santi Giuffrè ed il vicequestore Antonio Malafarina, il Comandante Circolare Jacono ed il Colonnello della Guardia di Finanza, associazioni di volontariato e le organizzazioni sindacali.
Al tavolo della presidenza oltre che alla giovanissima Gaia, “governatore scolastico” alla media Verga, c’erano Padre Luigi Petralia, l’assessore comunale all’Istruzione, Università e Ricerca Luciano Vullo, Giuseppe Lumia, il prefetto Lalli, il sindaco Rosario Crocetta ed il presidente della Provincia di Caltanissetta Filippo Collura che, essendo anche preside dell’Istituto commerciale ha fatto gli onori di casa presentando gli ospiti che si sono succeduti nei loro interventi.
“Mi è veramente gradito come preside di questa scuola – ha detto Collura – porgere il saluto alle autorità presenti, ai professori e presidi e a tutti i ragazzi. Sono contento perché come scuole di Gela abbiamo affrontato il problema della formazione, della cultura, della coscienza civile contro la criminalità organizzata. Ospitare oggi questa manifestazione è per me motivo di orgoglio”.
Il sindaco Rosario Crocetta ha ripreso il discorso dal punto dove il presidente Collura lo aveva lasciato.
Si è subito instaurato un feeling tra Crocetta e ragazzi, specie quando il sindaco ha affermato che lui è semplicemente un servitore della città e che tutti debbono chiamarlo semplicemente Rosario. “I sindaci veri di questa città – ha aggiunto – sono i cittadini, i giovani di Gela. E con questo spirito oggi inizia il nuovo rinascimento. La battaglia della legalità diventa la prima in assoluto. Dolcissimo con i deboli, durissimo con i prepotenti”. E qui gli applausi lo hanno sommerso per qualche minuto.
Ha quindi ripreso parlando di come intende procedere sulle questioni più scottanti che vanno dagli appalti, al verde pubblico, alle somme urgenze, al problema acqua ecc. ed ha concluso affermando che si inizia una grande battaglia della trasparenza e che i soldi pubblici devono essere investiti per i poveri, per le ragazze madri, a tutti coloro che hanno bisogno. Niente più denaro accaparrato dalla malavita che alimenta il mercato della morte. Crocetta ha infine concluso annunciando l’istituzione di una consulta giovanile che avrà una propria sede già individuata dall’amministrazione comunale.
E’ intervenuto il prefetto Giuliano Lalli ricordando le numerose lettere che gli giungono giornalmente dai cittadini e tra le quali c’era quella della piccola Gaia che lo ha particolarmente impressionato.
“Caro prefetto – c’era scritto – mi chiedo se sia giusto avere alla mia età di uscire da scuola, paura di parlare e di schierarsi dalla parte del giusto e del legale”. A quel punto il prefetto incontrandosi col sindaco gli ha confidato che era necessario fare qualcosa. Lui ha interpretato quel messaggio come una volontà dei giovani di reagire rispetto ad un sistema intollerabile e ingiusto. “I giovani devo svegliarsi dal torpore della rassegnazione – ha affermato il rappresentante del governo – e vedere il futuro con occhi diversi perché non si può pretendere di affidare alle sole forze dell’ordine ed allo Stato l’arduo compito di sconfiggere la criminalità. L’impegno risolutivo spetta all’intera collettività”.
Ha quindi concluso la manifestazione l’on. Giuseppe Lumia.
“Quando il denaro oscura la nostra mente si fa anche la guerra, si uccidono bambini, diventa un’occasione per scacciare gli altri. Quando ognuno di noi mette al centro il potere per il potere, diventa complice della mafia. Occorre tenere lontani i profeti di sventura ossia quelli che dicono che la società non si può cambiare. Io sono sicuro che qui molti di voi con in testa il sindaco lo dimostreranno che si può cambiare. Facciamo in modo che in questa comunità prenda il sopravvento il bene. La mafia dobbiamo toglierla dal mezzo e non deve più condizionare la vita di questa stupenda comunità. Non è bella questa città ragazzi? Non l’amate?” E qui c’è stato un dissenso generale da parte degli studenti. Forse ci si aspettava che rispondesse un coro di approvazione, cosa che non è accaduta. A conclusione del suo intervento abbiamo chiesto all’on. Lumia come interpretare questa risposta corale dei ragazzi.
“E’ stato un modo creativo ed onesto di rispondere da parte dei ragazzi. Molti giovani amano Gela, però sanno che ci sono molti problemi. Per quei giovani che pur amando Gela non vogliono nascondere i problemi ma guardarli in faccia, noi abbiamo il compito di impegnarci perché la legalità e lo sviluppo siano gli ingredienti giusti per dare fiducia e risposte concrete. Tornando nella vostra città dopo tanto tempo noto che c’è una crescita nella scuola, ricca di fermenti e di iniziative. C’è una sana gioventù pronta a far cambiare idea a quella minoranza di giovani gelesi che ancora ruota intorno alle mafie e alle criminalità organizzate. E sono sicuro che si può fare un bel balzo in avanti nella crescita, nella maturazione e soprattutto nella cultura e nei diritti di cittadinanza”.
A conclusione della manifestazione Lumia si è spostato al Palazzo di Città dove assieme al sindaco, ai parlamentari regionali, ad alcuni assessori comunali, il direttore generale Maria Carmela Buscemi e funzionari comunali, si è incontrato con la stampa. Ha introdotto Crocetta che ha illustrato il percorso amministrativo che seguirà ed ha ribadito la sua ferma volontà di proseguire sulla strada della trasparenza e della legalità nonostante gli atti di intimidazione ricevuto. Atti di solidarietà gli sono stati espressi da tutti e dallo stesso Lumia”.
All’Assessore comunale all’Istruzione, Università e Ricerca, prof. Luciano Vullo abbiamo chiesto:
– Sembra che con l’avvento della primavera e con l’elezione di Crocetta sindaco si siano svegliate le coscienze. Adesso lanciate un messaggio ai giovani perché da Gela parta il segnale di una nuova via, quella della le-galità e dello sviluppo. Come si inserisce questo appello ai giovani in una giornata in cui arriva l’on. Lumia. Quale infine il suo messaggio alle giovani generazioni?
“Lo hanno capito anche i bambini che hanno provveduto ad acquistare piantine e fiore da collocare nelle aiuole della oro scuola. Hanno capito che l’educazione alla legalità è anche rispetto della natura. Se cominciamo da qui siamo veramente felici. Io rispetto la natura mettendo piante e la natura rispetta me dandomi colori e profumi. Infine il mio messaggio che non vuole essere né moralistico né paternalistico, è questo: ragazzi amate le cose belle. Questo è il presupposto della legalità. Conoscere è bello, sapere è bello. Impadronitevi delle chiavi del sapere noi faremo del tutto come assessorato all’Istruzione perché le scuole diano il massimo ed il meglio perché possiate amare il sapere”.
Gaia Smecca (11 anni) ha detto:
“Per noi giovanissimi il progetto legalità si concretizza in quegli atteggiamenti quotidiani semplici che rispettano le regole. Come indossare il casco, non gettare carte per terra, non distruggere le aiuole, rispettare le strutture pubbliche. E’ proprio nella scuola dove trascorriamo gran parte della giornata che noi giovanissimi sperimentiamo la legalità. La scuola, il vivere insieme ci offre come una palestra nella quale ognuno di noi si allena per diventare il futuro bravo cittadino. Abbiamo attuato il progetto di educazione alla legalità che ci consente di vivere a scuola l’esperienza di cittadini in erba mettendo in pratica quello che studiamo sui libri di educazione civica. Noi studenti chiediamo a voi adulti di continuare così come stanno facendo la nostra preside e i nostri professori, ad indicarci la strada della legalità e chiediamo inoltre che la legalità ci sia permanentemente garantita”.
Autore : Nello Lombardo
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