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notizia del 04/07/2010 messa in rete alle 22:01:31
Benvenuti al mare!
Il caldo si è ormai appropriato di queste lunghe giornate estive, in città le spiagge iniziano a popolarsi: tutti dimostrano una gran voglia di mare.
Non solo le mete urbane, però, ma anche quelle esterne al perimetro cittadino, da sempre luoghi di soggiorno, si ravvivano. Qualcosa che non quadra, però, si individua immediatamente.
Manfria, da sempre a Gela è sinonimo di spiaggia, sia per i residenti, migliaia nel periodo estivo, che per i semplici avventori della domenica.
L'accoglienza, invece, non è di certo di quelle destinate a rimanere nel metaforico album dei ricordi: nessuna fontana, niente palme, tanto meno un paesaggio mozzafiato, ma, in loro vece, un'ampia discarica a cielo aperto.
Non si fa in tempo a lasciarsi alle spalle il cartello che ti avverte dell'ingresso nell'area balneare, distante solo qualche chilometro dalla città, che una lunga e spessa striscia di rifiuti, sparsi sul bordo della stretta strada, si manifesta in tutta la sua consistenza.
Un unico cassonetto di colore giallo fa mostra di sé in mezzo ad uno scenario poco edificante: rifiuti di ogni genere depositati ovunque e il canneto circostante in parte ridotto in cenere.
Sì, perché quando la spazzatura non viene raccolta per diversi giorni consecutivi, sono direttamente i cittadini a farsi “giustizia”: il modo più semplice, non c'è dubbio, si traduce nel dare alle fiamme i sacchi accatastati e con questi ad ardere è anche la vegetazione circostante.
Ovviamente, come da tradizione, non manca nulla nel carnet dei depositi in “discarica”: dagli inerti, molto probabilmente generati dai vicini cantieri, agli elettrodomestici, passando, nel corso di un'ampia sequela, per i pneumatici.
Molti di questi, però, non dovrebbero marcire ai margini di un'area balneare, ma, al contrario, essere smaltiti secondo specifiche procedure: i rifiuti speciali, invece, a Gela vengono disseminati senza alcun criterio.
Anche i residenti si lamentano: il problema, a loro dire, è praticamente strutturale; “ogni estate è la stessa storia”, dicono all'unisono.
Purtroppo, a quanto pare, neppure con l'avvento della nuova stagione la questione appare risolta, anzi: molti habitué sostengono che proprio quest'anno il fenomeno si è ancor più rafforzato.
La presenza maggiore è quella dei materiali da costruzione, residui dei molti cantieri sorti in zona, che si affiancano a televisori bruciati, componenti di ogni tipo e dimensione, grandi pneumatici, sacchi ancora colmi di materiale e due armadi oramai ridotti ai minimi termini.
Questa è l'estate a Manfria!
Se a pochi chilometri di distanza, tra i moderni caseggiati realizzati nelle contrade Casciana e Marchitello, su iniziativa di “Sap srl” e “Roma Costruzioni srl”, attualmente assegnatarie del servizio di smaltimento dei rifiuti, è iniziata la distribuzione delle bio-pattumiere, essenziali per avviare l' “esperimento” della raccolta differenziata: a Manfria si vive alla giornata, nell'attesa del prossimo rogo di rifiuti.
Autore : Rosario Cauchi
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