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Corriere di Gela | Dopo le belle parole, seguano i fatti!
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notizia del 04/04/2003 messa in rete alle 22:01:57
Dopo le belle parole, seguano i fatti!

Nulla di nuovo, per ora, sotto il sole di Gela. Certo, va ribadito che alla nuova amministrazione va dato il tempo per dimostrare la propria valenza, ma i segnali, ad oggi, non vanno oltre la politica-spettacolo. Il tema del giorno, l’unico, incessante, martellante é la “legalità”. Sembra quasi un’ossessione, strombazzata ai quattro venti e in tutte le salse. Ora, nessuno di noi potrà sicuramente affermare di essere contro la “legalità”: tutti noi cerchiamo di osservare le leggi della repubblica nel modo migliore, e disprezziamo chi non segue questa linea, ponendosi al di fuori, appunto, della “legalità”. E’ normale che le amministrazioni pubbliche seguono criteri di legalità nel loro operato, sia per quanto riguarda gli organi politici, sia per quanto concerne i funzionari: se c’é chi commette qualche illegalità viene normalmente denunciato all’Autorità Giudiziaria. E allora, scusate, ma non capisco proprio questa propensione alla legalità preventiva, con la presenza di polizia, carabinieri e finanzieri in numerose occasioni della vita amministrativa: forse senza la presenza delle forze dell’ordine i funzionari comunali commetterebbero ogni sorta di nefandezza a vantaggio degli amici e degli amici degli amici? In questo caso Crocetta farebbe bene, se ha prova di ciò, e se quindi non ha fiducia dei propri funzionari, a rimuoverli dal loro incarico.

Ma fare intervenire i Carabinieri alle gare d’appalto per poi scoprire che l’unica “illegalità” consiste nella mancanza di qualche marca da bollo, é non solo mortificante per i funzionari, ma ridicolo per la stessa amministrazione comunale. In quanto poi alla decisione di inviare a iosa atti amministrativi al Prefetto e alle forze dell’ordine, mi chiedo per quale motivo il Sindaco e la sua amministrazione non siano in grado di giudicare autonomamente se gli atti siano o meno “legali” e debbano chiedere il conforto di altri organi. A questo punto sarebbe forse meglio se Crocetta si dimettesse lasciando il posto di Sindaco al Prefetto Lalli. Sappiamo che questo non é possibile, ma in pratica é ciò che rischia di accadere praticamente.

Apprendiamo che al deputato antimafia Lumia, a Leoluca Orlando, a padre Turturro, Crocetta intende aggiungere, quale “consulente per la legalità” il deputato Tano Grasso: i quattro moschettieri della legalità consegneranno alla storia della città innumerevoli convegni, incontri, tavole rotonde con infinite variazioni sul tema, che non serviranno a nulla se l’azione amministrativa, quella vera, non sarà improntata allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla realizzazione delle infrastrutture necessarie alle piccole e medie imprese per competere sui mercati e dare nuova occupazione. Su questo tema dovrà misurarsi l’amministrazione comunale, dando risposte precise ai giovani e ai disoccupati. Altrimenti tutti i bla bla sulla “legalità” serviranno solo a fare spettacolo.


Autore : Giulio Cordaro

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