Corriere di Gela | Benedizione della corona della Madonna, tutti dal Pontefice

Benedizione della corona della Madonna, tutti dal Pontefice

E’ stata benedetta mercoledì 13 ottobre scorso a Roma da Papa Giovanni Paolo II la corona che la scultura dell’Immacolata porta sul capo. A partire per dare il meritato rilievo a questo evento è stata una folta rappresentanza di parrocchiani della Chiesa di San Francesco d’Assisi accompagnati da padre Iannì, ben cinquantacinque fedeli sono partite alla volta di Roma nella serata di Lunedì, un viaggio faticoso che ha visto i fedeli riuniti nel credo comune in Maria Madre Nostra. Durante i tre giorni adulti e giovani “pellegrini” sono stati accolti ed ospitati con grande gioia da don Antonio Cavallaro, sacerdote e nostro concittadino che da qualche anno opera ad Arsoli.
Ai momenti di preghiera e divertimento, sono stati affiancati quelli di importanza storico-culturale. E’ stata visitata la cittadina dalle caratteristiche strade di epoca romana, ci si è addentrati nel Castello Massimo, grazie alla disponibilità degli attuali possessori che ne hanno spiegato la struttura interna ed esterna.
Ad Arsoli è andato anche il Sindaco di Gela Rosario Crocetta che ha incontrato il Sindaco Claudio Bruni. Al municipio di Arsoli il primo cittadino ha fatto gli onori di casa “Ho saputo delle vostra città dai miei concittadini venuti l’anno scorso per un gemellaggio con Gela, momento che ha segnato l’amicizia tra queste due città – ha detto Bruni – due città che se pur diverse sono accomunate da un forte legame alle tradizioni religiose”.
I due sindaci si sono scambiati dei doni simbolo delle città di appartenenza; Claudio Bruni ha consegnato un quadro con l’allegoria della centro di Arsoli al sindaco Rosario Crocetta, che a sua volta, ha omaggiato il primo cittadino con un libro sulle bellezze archeologiche della nostra città, una riproduzione della “Gorgone” (Arula fittile) e del Comune di Gela emblema della “res pubblica”, uno è stato consegnato pure a don Antonio Cavallaro che porta sempre nel cuore la sua città natale.
Anche padre Iannì ha voluto omaggiare il Sindaco di Arsoli apprezzando la breve ma intensa permanenza sul luogo e offrendogli una rappresentazione grafica dei santi protettori della “vecchia Gela marinara”.
Il momento più emozionante è stato naturalmente l’Udienza Generale di Sua Santità Giovanni Paolo II a San Pietro, dove lingue e cultura diverse si sono incontrate per ascoltare il Santo Padre e riceverne la benedizione.
Un Papa visibilmente affaticato, logorato dagli anni e dalla malattia che con voce tremante ma ferma ha lanciato il suo messaggio di pace ed il suo saluto anche alla Comunità di San Francesco. “Saluto le comunità presenti devote all’Immacolata, ma soprattutto quella di San Francesco d’Assisi in Gela – ha detto Giovanni Paolo II – imitate l’esempio della Vergine Maria, Vergine eucaristica. E cercate di seguire Gesù che è via, verità e vita”. Un messaggio breve ma ricco di significato che ha commosso la rappresentanza gelese in Vaticano. Poi, la benedizione della Corona dell’Immacolata alla presenza del Vescovo Mons. Michele Pennisi, di padre Iannì e del Sindaco Rosario Crocetta che al momento del baciamano ha rivolto il suo pensiero che si specchia sempre nella città al Santo Padre, chiedendogli il perdono suo e quello di tutti i cittadini gelesi; portando così la santa benedizione anche ai non presenti. Questi alcuni commenti.
Il Sindaco Rosario Crocetta: “Ad Arsoli mi ha colpito la disponibilità, la gentilezza della gente. Sono uomini e donne venuti a Gela l’anno scorso perché parte della corale di Arsoli e con il loro canto mi avevano già trasmesso la loro realtà fatta di equilibri. Don Antonio Cavallaro ha una grande capacità di coinvolgimento. Siamo andati a Roma per un fatto molto importante, la benedizione della corona dell’Immacolata. Il culto della Madonna a Gela è molto forte, è proprio una città mariana, la figura dell’uomo è stata sempre nella nostra città legata a quella di Dio. La benedizione della corona da parte del Santo Padre è un fatto emozionante a cui tango in particolar modo.”
Don Antonio Cavallaro: “Si porta a compimento un vecchio sogno. Una coincidenza vuole che le realtà di queste due città Gela ed Arsoli che mi appartengono si incontrino nuovamente per rafforzare la loro conoscenza attraverso scambi culturali. Sono felice di aver potuto trascorrere con i miei concittadini qualche giorno. Continuiamo così, nella semplicità e nella preghiera”.
Padre Iannì: “Ci sentiamo grati e confortati nei confronti del Comune che mantiene un forte rapporto con la città, la nostra presenza ad Arsoli e a Roma ne è stata la dimostrazione. Il momento della benedizione della corona dell’Immacolata è stata commovente, soprattutto perché effettuata dal Santo Padre. Questi tre giorni sono stati vissuti in serenità e gioia dalla delegazione gelese che ha sempre rivolto la sua preghiera alla Madonna e a Gesù Cristo a cui ha affidato il suo animo”. La corona sarà esposta sabato 16 e domenica 17 nella Chiesa San Francesco per essere apprezzata da tutti i cittadini gelesi. Tra chi l’ha fatto, nessuno dimenticherà mai il viaggio, l’accoglienza, la permanenza, la benedizione della Corona dell’Immacolata e la presenza viva del Santo Padre fra la gente, il ritorno nella propria città con una vittoria da condividere e un messaggio di pace e verità da diffondere.

Autore : Lorena Scimé

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