Corriere di Gela | Ai campionati di magia il giovane illusionista Emanuele D’Angeli

Ai campionati di magia il giovane illusionista Emanuele D’Angeli

Domenica 11 Marzo si sono tenute a San Marino le selezioni del Campionato Italiano di Magia. L’importante manifestazione quest’anno giunge alla sua terza edizione e ha visto la partecipazione di prestigiatori e illusionisti di grande importanza, tra cui il nostro Emanuele d’Angeli (nella foto), che si è classificato terzo. Si aprono dunque per lui le porte del campionato vero e proprio che si terrà ad Aprile in Valle d’Aosta.

Appena diciassette anni, Emanuele è già considerato un astro nascente nel mondo dell’illusione e nella sua giovane carriera ha collezionato molti successi. Nel 2008 è stato invitato alla trasmissione “Festa Italiana”, andata in onda su Rai 1. Ha partecipato nel 2011 al Festival dei Prestigiatori in Sicilia, ricevendo il primo premio della giuria, e di ciò ha parlato il vice-presidente del Club Magico Italiano, che l’ha definito “una presenza scenica dal dinamismo invidiabile, dalla teatralità spiccata e dotata di una passione magica non indifferente”.

Il nostro illusionista ha iniziato la sua attività sin da piccolo, e pian piano il gioco si è trasformato in una vera e propria passione, che ha coltivato giorno dopo giorno. E ai suoi mille successi si aggiunge quest’ultimo: il prestigio di essere salito sul podio a fianco di personalità di spicco più mature. Il concorso, che si è tenuto nei giorni scorsi, infatti, non vedeva la suddivisione in fasce di età dei partecipanti. Il più giovane prestigiatore d’Italia, dunque, ci ha concesso volentieri un’intervista:

– Spesso si legge che la tua passione nasce da un gioco. È davvero cosi?

«In un certo senso è stato cosi, ma in realtà sin da piccolo ero affascinato dal mondo dell’illusione e spesso riempivo i miei pomeriggi giocando a essere un prestigiatore. Ad esempio, ricordo bene che avevo un mazzo di carte siciliane che mi divertivo a truccare. Dal gioco poi si è sviluppata la passione».

– C’è un personaggio a cui ti ispiri particolarmente?

Naturalmente per ogni categoria esiste un grande esperto, ma credo che uno dei più grandi illusionisti italiani sia il grande Silvan. A lui mi ispiro particolarmente nella sua espressione "Conoscere un gioco è niente, saperlo fare è già qualcosa, ma saperlo presentare è tutto».

– Dopo molti sacrifici, che emozione provi a esserti classificato terzo nel corso di queste selezioni?

«Per me la vittoria è stata realmente inaspettata, soprattutto per la presenza di molti professionisti. Pur essendo il più giovane, però, sono riuscito ad arrivare al terzo posto, e di ciò sono davvero orgoglioso».

– Qual è stato il numero di prestigio che ti ha condotto a questo importante risultato?

«Ne ho presentato uno con le colombe, ideato e realizzato da me. Il concorso, infatti, prevedeva l’esecuzione di giochi d’illusionismo originali. Per crearlo c’è voluto molto tempo e soprattutto molta dedizione. Dietro ci sono molti anni di studio e lavoro, ma sono molto contento che i miei sforzi siano stati ripagati». – Cosa ti rimane di questa esperienza?

«Il momento più emozionante per me è stato sicuramente quello della premiazione, ma devo dire che tutta l’esperienza in generale è stata davvero bella e significativa. Mi è stata riservata, inoltre, un’accoglienza molto speciale e mi hanno fatto sentire subito a mio agio, anche se tra noi c’erano delle differenze di età».

– Cosa “vedi” nel tuo futuro?

«Io e il mio staff stiamo lavorando al mio nuovo magic-show, che presenteremo quest’estate in giro per i teatri siciliani. Questo sarà uno spettacolo che interesserà tutti, grandi e piccini. Saranno presenti numeri di alto calibro, come donne tagliate in tre parti, incredibili metamorfosi, ragazze sospese e altri numeri di alto mentalismo ed escapologia».

– E per quanto riguarda i progetti televisivi?

«Ancora non posso sbilanciarmi più di tanto, ma mi vedrete presto in una nuova trasmissione che andrà in onda su una delle reti nazionali in prima serata».

Autore : Roberta Gerboni

» Altri articoli di Roberta Gerboni