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notizia del 11/04/2010 messa in rete alle 21:39:39
Basta con lo sperpero di denaro pubblico
Ho letto pochi giorni fa su un giornale che il comune di Gela ha un passivo di oltre sei milioni di debiti e che il commissario al comune sta cercando di recuperare due milioni di crediti che il comune da parecchi anni avanzava dalla regione e che nessuno aveva mai pensato di richiedere. Sono rimasto sbalordito. E’ così che si amministra il pubblico denaro? Le passate amministrazioni hanno sperperato il pubblico denaro lasciando un disavanzo così notevole nelle finanze comunali, un buco così enorme che non sarà così facile colmare. A questo punto ad ogni cittadino è lecito chiedersi :” Ma l’amministrazione comunale come ha potuto spendere tanti soldi senza rendersi conto dell’enorme voragine che stava provocando?”. Una domanda legittima che ha diritto ad una risposta.
Il comune ha pagamenti arretrati di parecchi mesi ed ai fornitori del comune che chiedono giustamente quanto loro è dovuto si risponde candidamente:” Non ci sono soldi”. Ma come è possibile?
Le precedenti amministrazioni si sono distinte lodevolmente nella lotta contro la criminalità organizzata. Benissimo! Ma non basta. Contemporaneamente ci si deve preoccupare di amministrare correttamente il pubblico denaro, ma il comune ha sovvenzionato troppe iniziative pseudo culturali e, a quanto pare, c’è chi si è distinto nel chiedere e ottenere notevoli somme di denaro.
E poi era proprio necessario organizzare serate musicali con costosissime orchestre pagate in anticipo mentre gli altri fornitori aspettano inutilmente da mesi il pagamento delle loro forniture? Gigi D’Alessio, la Tatangelo ed altri hanno dovuto fare la fila prima di esibirsi o le loro prestazioni, costosissime e che hanno sollazzato poche centinaia di persone, sono state pagate e strapagate in anticipo? Se il comune era in crisi era giusto sperperare tanto denaro per feste e festicciole? Sono domande che ogni comune cittadino si fa e che giustamente aspettano adeguata risposta. Stando così le cose non è facile assolvere beatamente le passate amministrazioni. Così non va.
Autore : Antonio Corsello
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