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| notizia del 08/02/2003 messa in rete alle 21:36:47 Comandare è meglio di… Uno storico proverbio siciliano recita che “U pisci fete d’a testa”, ossia il pesce puzza dalla testa. Spesso comandare, quando non viene fatto con buon senso, provoca danni gravi o addirittura irreparabili, tanto che si può affermare (lo so, è banale, ma è così) che comandare è molto più difficile che obbedire o lasciare scorrere gli avvenimenti senza intervenire. Spesso ai posti di comando non vanno a finire i più meritevoli e i più preparati, ma coloro che sanno utilizzare in modo migliore agganci, appoggi (politici e non), raccomandazioni, amicizie più o meno interessate. E molto di frequente chi è chiamato a comandare ha capacità organizzative pari alla verginità di Cicciolina. Il preambolo vale per tutte le latitudini e a tutti i livelli: si pensi al presidente americano Bush che rischia di fare scivolare la Terra in una guerra dagli esiti imprevedibili. Ma, nel nostro piccolo, sono tanti i casi di funzionari che funzionano poco, ossia che non riescono a deerminare risultati positivi nei settori di cui si occupano, e che andrebbero messi in condizione di non nuocere. Quest’anno le scuole superiori di Gela sono rimaste in buona parte indenni dai lunghi scioperi contro la riforma scolastica, scioperi che negli anni passati sono serviti unicamente a perdere giornate di studio per coltivare meglio l’ignoranza dei nostri ragazzi. Da qualche giorno, però, al Liceo Classico si sciopera, grazie ad un discutibile provvedimento della preside che, senza neanche il parere del Consiglio d’istituto, ha modificato l’orario d’ingresso a scuola, modificando di conseguenza l’orario d’uscita e rendendo impossibile il rientro a casa in orari decenti per tutti i ragazzi, ma specialmente per i pendolari. Complimenti alla preside: in un colpo solo è riuscita a creare tensione e nervosismo, a indurre gli studenti allo sciopero, a provocare le contestazioni da parte dei genitori. Scusate se è poco, ma dopo una mossa così formidabile meriterebbe quanto meno la promozione a Provveditore agli studi (o come diavolo si chiama adesso, dopo che il Governo gli ha cambiato nome la-sciando pressoché invariate le funzioni). E passando ad un altro settore, è incredibile come l’assessorato all’Ecologia, per risparmiare qualche migliaio di euro, decida di effettuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani per sei soli giorni alla settimana, escludendo il lunedì. Naturalmente, con l’immancabile divieto, per i cittadini, di depositare i rifiuti nei cassonetti la domenica sera, e l’ancor più immancabile promessa di repressione per coloro che violeranno la regola, con l’intervento dei vigili urbani. Si potrebbe fare un’apposita campagna promozionale dal titolo “Un vigile per ogni cassonetto”. E se i vigili urbani sono meno dei cassonetti, si potrebbe procedere ad assumere un bel pò di disoccupati, da nascondere opportunamente nelle vicinanze (o magari in apposite nicchie all’interno dei cassonetti), che spunterebbero all’improvviso con penna e blocchetto delle multe incorporati. Probabilmente i responsabili dell’assessorato Ecologia non hanno riflettuto sul fatto che già tra un mese, quando le temperature si alzeranno, sarà quantomeno difficile tenere dentro casa i rifiuti per due giorni, con relativa puzza di materiali organici in decomposizione: quindi i cittadini li depositeranno ugualmente nei cassonetti, dove continueranno a puzzare in tutta tranquillità. In alternativa, si potrebbero depositare davanti la porta dell’assessorato all’Ecologia, per far comprendere a questi signori che si può e si deve risparmiare, certo, ma non sui servizi essenziali per l’igiene collettiva. Il pesce puzza dalla testa, dicevamo, ma presto potrebbe puzzare nelle nostre case. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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