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notizia del 14/11/2009 messa in rete alle 21:27:17
Giuseppe Collura nuovo presidente associazione geologi
Per la prima volta un gelese viene chiamato alla guida dell’Associazione Geologi della Provincia di Caltanissetta. Nella seduta di Consiglio direttivo del 23 ottobre scorso il dott. Giuseppe Collura è stato eletto presidente dell’organismo democratico di rappresentanza.
Sarà affiancato dai colleghi Salvatore Maria “Totino” Saia, vice presidente, da Mariano Tommasi, segretario, Graziano Santangelo e Nino Argentati rispettivamente tesoriere e consigliere. Un consiglio direttivo costituito da professionalità formatesi in settori diversi, che vede assieme funzionari della pubblica amministrazione e professionisti specialisti nei diversi ambiti della geologia. Cogliendo l’occasione della sua prestigiosa elezione abbiamo voluto porgli alcune domande riguardanti la situazione geologica del nostro territorio e quale sarà il ruolo e le iniziative dell’Associazione per i prossimi anni.
– Provincia di Caltanissetta e geologia, qual è il nesso?
“La provincia di Caltanissetta ha rappresentato la punta di diamante della geologia italiana tra la fine del 1800 e fino agli anni 50/60 perchè siamo stati uno dei territori ad alta vocazione mineraria. Ma va ancora ricordata l’attività di estrazione del petrolio nel territorio di Gela, attività che si protrae fino ai giorni nostri. A queste attività estrattive è chiaramente associata una intensa attività scientifica e di ricerca che ha visto formarsi intere generazioni di geologi e periti minerari”.
– Dal punto di vista dei geologi quale è la realtà del nostro territorio provinciale?
“Il nostro territorio al pari degli altri soffre una situazione di grave dissesto e rischio idrogeologico, sia per predisposizione naturale, in quanto costituito in gran parte da terreni argillosi, ma soprattutto segnato e gravemente ferito da anni di disattenzione, di abbandono, abusivismo diffuso e, soprattutto, dalla quasi totale assenza di pianificazione. Gli esempi sono tanti dalla viabilità provinciale, continuamente interessata da frane e dissesti come la frana sulla CL-Mussomeli, all’area delle Maccalube di Caltanissetta (Vulcanelli di fango nel quartiere S. Barbara), alle alluvioni continue ed agli allagamenti delle zone basse di Gela, a fenomeni di crollo di centri abitati come la frana di Niscemi”.
– Qual è il ruolo dei geologi e quindi dell’associazione in una provincia quale la nostra?
“In questo contesto territoriale riteniamo di svolgere un ruolo importante e di poter dare un contributo, scientifico e professionale, fondamentale per le istituzioni e la collettività; in un rapporto, con le altre professioni tecniche, sempre più improntato alla multidisciplinarità, con particolare riferimento alla pianificazione territoriale, alla pianificazione di Protezione Civile, ma anche ad interventi di progettazione per la riduzione del dissesto idrogeologico, a progetti di tutela e rinaturazione con tecniche innovative, ed a basso impatto ambientale”.
– Quali le iniziative l’associazione intende portare avanti?
L’associazione vuole essere un “tavolo di confronto permanente” tra professionisti, istituzioni e società, promuovendo incontri, conferenze, congressi, e pubblicazioni, iniziative di carattere promozionale, ma anche particolare attenzione verrà posta all’aggiornamento e formazione professionale su temi di interesse tecnico e scientifico. Tra gli impegni imminenti un seminario, di approfondimento sulle nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Sono inoltre previsti una serie di workshop, il primo dei quali riguarderà lo stato di degrado in cui versa tutta la costa della provincia di Caltanissetta, con gravi fenomeni di arretramento coinvolgenti strutture ed infrastrutture presenti sul litorale, in virtù di un avviso emanato dall’assessorato Regionale Territorio e Ambiente e destinato ai Comuni costieri ed alle Province, per la predisposizione di progetti di salvaguardia, di mitigazione del rischio idrogeologico e difesa dall’erosione costiera, di bonifica e messa in sicurezza, da avviare a finanziamento con fondi della comunità Europea, con priorità alle aree classificate a “Rischio molto elevato R4” dal Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Sicilia. Nella fattispecie le coste della provincia di Caltanissetta, dei comuni di Butera e Gela, rientrano in questa classifica”.
– Come l'associazione intende divulgare la propria attività?
“Stiamo predisponendo un sito web che avrà lo scopo di favorire la conoscenza delle tematiche geologiche sia ai soggetti direttamente interessati sia ad altri tecnici professionisti della Sicilia e delle altre regioni italiane che avranno la possibilità di consultare il sito e di registrarsi gratuitamente alla nostra newsletter. Puntiamo molto su Internet”.
Autore : Nello Lombardo
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