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Corriere di Gela | Recuperare le condotte idriche a costi bassi
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notizia del 08/02/2003 messa in rete alle 20:53:58
Recuperare le condotte idriche a costi bassi

Costi ridottissimi, ripristino di vecchie tubazioni con tecniche d’avanguardia ed acqua in abbondanza nel nostro territorio e persino in tutta la Sicilia. E’ la sfida del secolo e non come qualcuno la potrebbe definire: la bufala del mese. A dimostrare l’asserto di cui sopra il Crc (Consorzio Costruzione Risanamento Condotte), che raggruppa varie società con finalità collegabili tra loro e che si occupa del ripristino non distruttivo delle condotte. Domenica scorsa presso la sala conferenze dell’Asi, organizzato dall’Eurobic si è tenuto un incontro aperto ad imprenditori, tecnici, Enti ed autorità poltiche, sindacali, nel corso del quale sono state illustrate le tecniche di “reling” non distruttivo delle condotte, tecniche che consentono un ridottissimo tempo di intervento oltre ad un conseguente risparmio di costi per il loro recupero e riutilizzo. Uno dei problemi più attenzionati dalla nostra Regione è quello dell’acqua, che, oltre alla scarsa disponibilità ed alla futura penuria prevedibile, deve fare i conti con le numerose perdite delle reti di distribuzione, dovute al vetusto e cattivo stato di conservazione. Proprio qui si rivelerebbe efficace ed utile l’intervento di recupero delle condotte idriche con la tecnica del “relining” non distruttivo.

La tecnica utilizzata è stata spiegata dai relatori nel corso della conferenza, ma si è potuto anche assistere a prove tecniche di rigenerazione delle condotte in un cantiere apposito. In sostanza l’intervento viene effettuato su tubi e condotte di qualsiasi materiale con diametro da 40 a 300 millimetri. Le guaine utilizzate, specifiche per tipo di intervento, vengono impregnate di resina termoindurente ad elevato potere adesivo, veicolate all’interno delle condotte da risanare mediante la tecnica dell’inversione e mantenute in pressione, per la perfetta adesione alle parti interne delle condotte, fino alla completa polimerizzazione della resina. Dopo il risanamento la superficie interna della condotta risulterà monolitica, perfettamente levigata e regolare, migliorando lo scorrimento dei fluidi ed evitando cadute di pressione nella tubazione.
I lavori sono stati introdotti dall’Ingegner Renato Mauro, presidente dell’Eurobic Sicilia, mentre le tecniche di intervento sono state illustrate dal presidente del Crc, geom. Elio Melfa.
"Ringrazio il presidente dell’Asi architetto Rossano Genuso – ha detto Mauro - per l’ospitalità di stamattina. E’ questa un’occasione che ci consente di presentare il progetto imprenditoriale di questo nuovo consorzio specializzato nella rigenerazione delle condotte e che vede la partecipazione di alcune società di alto profilo professionale e di altre particolarmente radicate nel nostro territorio.

L’idea di costituire questo Consorzio è stato del geom. Elio Melfa. Si è pensato di erogare su Gela una grossa quantità di acqua attingendola dalla diga Ancipa, senza utilizzare una condotta idrica ma servendosi di altre condotte già impiegate per il trasporto del metano ed attualmente abbandonate. Si tratterebbe di rigenerarle e utilizzarle per questo fine. Quando parlo di rigenerazione non intendo riferirmi solo a queste condotte, ma la pratica va estesa anche al recupero di reti fognarie ed idriche del territorio e di tutta la Sicilia. Quante volte si deve intervenire con urgenza e che questa mal si concilia con la stesura dei progetti che abbisognano dei loro tempi procedurali? Qui siamo di fronte a strutture esistenti, che in un certo qual senso sono state collaudate e che bisogna riprendere. Io credo che ci saranno tante opportunità. Quindi non si parla di costruzione-gestione, ma di ristrutturazione-gestione della condotta laddove il costo può essere recuperato da questo differenziale. Se poi si dovesse intervenire laddove esistono delle reti idriche, il differenziale di costi è rappresentato dalla quantità di acqua che viene ad essere recuperata".


Autore : Nello Lombardo

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