1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Lotta antimafia: quando il rimedio è peggiore del male
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 29/08/2009 messa in rete alle 20:48:59
Lotta antimafia: quando il rimedio è peggiore del male

L’ultima passerella dei soliti noti in municipio sul tema della sicurezza mi hanno stimolato alcune considerazioni che investono la sfera politica e non solo. Intanto, la riunione è stata convocata da organi amministrativi non legittimati dal consenso popolare (la giunta comunale, ormai a termine ridotto, è di nomina di un sindaco che ha fatto altre scelte). Era stata “aperta” ai parlamentari del territorio, ma non ci sono andati né Speziale, né Donegani, né Federico; per non dire Pagano, Torregrossa e Maira, politici della città capoluogo, pur se eletti anche con i voti dei gelesi. Ebbene, alla fine vi hanno partecipato solo il sen. Lumia e l’on. Crocetta.
Per parlare di cosa? Di criminalità e sicurezza pubblica. Perché ora? Perché in questi giorni si sta registrando una recrudescenza di incendi ed attentati collegati con la piaga delle estorsioni, in verità sempre sanguinante. E cosa altro si è detto? Che le forze dell’ordine e la magistratura hanno fatto un ottimo lavoro.
E allora, vediamo di ragionarci sopra.
Se ancora oggi, e forse anche di più, si verificano fatti delittuosi di questo genere, qualcosa vorrà pur dire. Per esempio che il progetto, così come portato avanti con coraggio e spirito di abnegazione dall’ex sindaco Crocetta sul fronte dell’antimafia e contro ogni forma di illegalità, è miseramente fallito; vorrà pur dire anche che l’impegno profuso dalla Magistratura, e ancor di più quello delle forze dell’ordine per combattere il malaffare, si è rivelato inefficace, senza cioè produrre (si è anzi aggravato) l’effetto voluto. Delle due, l’una. O non sono stati adeguati i metodi sin qui attuati o gli attori che hanno cavalcato la tigre dell’antimafia non sono stati credibili fino in fondo, a parte le fortune politiche ed elettorali che ne hanno contrassegnato la carriera.
Quale sia delle due la spiegazione, vanno comunque riviste – se non addirittura rimosse – l’una e l’altra ipotetica causa.
Non si può neanche dire che la criminalità vince per qualche decina di poliziotti o carabinieri o di qualche volante in più o in meno. Né la sconfitta può essere molto sbrigativamente scaricata sull’omertà dei cittadini.
Lumia e Crocetta hanno perso non una partita, ma il campionato. E come è accaduto nel calcio (il Gela ha fallito la promozione in 1ª Divisione), sarebbe forse il caso di cambiare squadra e allenatore. Come ha fatto il buon presidente Tuccio, che ha speso – in buona fede e con convinzione – risorse fisiche ed economiche, cercando ora di riprovarci con metodi e uomini diversi. Pensare di insistere – per tornare sul fronte antimafia – con gli stessi uomini e con gli stessi metodi, o peggio ancora mettendo in campo qualche burattino per una continuità perdente già in partenza, a mio avviso è il male peggiore di qualsiasi rimedio.


Autore : Rocco Cerro

» Altri articoli di Rocco Cerro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120