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Corriere di Gela | Avulss, importante supporto socio-sanitario per persone in difficoltà
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notizia del 24/03/2008 messa in rete alle 20:42:35

Avulss, importante supporto socio-sanitario per persone in difficoltà

Si tratta molto spesso di una vera e propria missione, quella di volontari che agiscono in associazioni che si occupano dei bisogni più svariati della collettività. Ad occuparsi dell’aspetto socio-sanitario, l’Avulss (Associazione di volontariato per le unità locali socio-sanitarie) che opera anche nel nostro territorio. E’ una delle associazioni no-profit in cui volontari attuano servizi di assistenza domiciliare ad anziani, persone in difficoltà o minori in cerca di un supporto. Per entrare a far parte dell’Associazione bisogna partecipare ad un corso specifico di 56 ore che approfondisce tre importanti tematiche: la conoscenza del volontariato in quanto fenomeno sociale, come e perché esso nasce; la seconda affronta una specifica preparazione e la terza si basa sulla formazione nell’aspetto psicologico del paziente, tema fondamentale, che sta prendendo piede anche nell’ambito ospedaliero. Il malato ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute attraverso le giuste modalità. L’Avulss è una realtà di supporto, di coordinamento e di formazione. Quello che cerca di attuare l’Avulss si concretizza nell’intervento diretto degli aspetti socio-sanitari dei pazienti. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione, il dott. Filippo Gennuso (nella foto)
– Da chi è formata questa associazione?
«Attualmente l’associazione si compone di 55 volontari e alcuni giovani. L’ultimo corso di formazione è stato effettuato l’anno scorso. L’Avulss è presente in tutta Italia e con la nuova normativa ci siamo costituiti come associazione autonoma. A livello nazionale questa realtà si compone di circa 10 mila associati, una presenza piuttosto consistente che ha preso piede anche nel nostro territorio. A parte le normali figure presenti in una associazione, nella nostra vi è anche un responsabile culturale che si occupa della formazione dei volontari. Il “volontario classico” si impegna a favore degli altri, dopo aver svolto i suoi compiti e inoltre tutti partecipano democraticamente. Il programma di intervento di questa associazione laica, di ispirazione cristiana, prevede in accordo con l’istituto nazionale Sacro cuore di Roma tematiche di formazione unica» – L’associazione ha una sede stabile?
«Ci appoggiamo alla sede del Cesvop, ma è in ospedale che vengono svolte le attività, mentre quando si organizzano conferenze e incontri di formazione il nostro riferimento è la chiesetta San Biagio. La segreteria centrale si trova in un paesino ai confini con la svizzera. La nostra esperienza associativa è ormai tale da 25 anni».
– Quali sono gli obiettivi dell’Avulss?
«Questa associazione cerca di essere la voce di chi non c’è l’ha, in quanto emarginato. Vengono analizzati i bisogni di chi ha necessità, cercando di migliorarne le condizioni. In realtà le associazioni di volontariato devono essere concretamente presenti. Spesso si crea una sorta di confusione tra associazioni di volontariato ed altre raggruppate come tali, che invece hanno una natura diversa. Di fatto la voce del volontariato si è un po’ affievolita. Nel territorio italiano troviamo altre realtà come questa, in Sicilia, in Lombardia, nelle Marche. Il socio fondatore era marchigiano, da lui è partito l’avvio di questa associazione. Ma anche altre figure hanno collaborato per la formazione dell’associazione (tra cui l’Arcivescovo di Milano Tettamanzi)».
Oltre ad un suo statuto e regolamento, l’Avulss ha realizzato una carta del volontariato, una sorta di decalogo per il volontario. Il volontariato richiede impegno, responsabilità attiva nei confronti di persone che si aspettano delle risposte. Si spera infatti di realizzare progetti di educazione socio-sanitaria, per una “cultura della salute”.


Autore : Martina La Gristina

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