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notizia del 06/10/2013 messa in rete alle 20:16:51
Sorci alle «Entrate» Moriremo pecore?
L’Ufficio di Gela dell’Agenzia delle Entrate, di cui spesso ho scritto, detiene un record italiano: infatti è l’unico ufficio dell’Agenzia delle Entrate dove il tempo si è fermato a trent’anni fa. In tutta Italia, se un contribuente vuole conferire con un impiegato per risolvere un problema fiscale, prenota un appuntamento telematico o attraverso il numero verde. Così potrà recarsi all’ufficio interessato nel giorno e nell’ora stabiliti e troverà un funzionario per discutere la pratica.
A Gela, invece, siamo rimasti molto indietro: gli appuntamenti telematici si possono anche prendere, ma non hanno valore. Così, per accedere al funzionario richiesto, occorre ancora fare la fila, fila che ha inizio alle sette del mattino. E siamo nel 2013, in era telematica…
Ma c’è anche qualche buona notizia: finalmente la Direzione Regionale ka deciso di mandare nuovi impiegati per facilitare il compito ai contribuenti.
Sono quindi giunti Laura Topinella, Maurizio Del Topo, Calogero Ratto, Giorgio Roditore e Giovanni Beltopo. Sì. perché i nuovi impiegati sono tutti topi e topolini, di ogni dimensione, che hanno invaso da qualche giorno gli uffici dell’Agenzia, magari per far pagare le tasse sotto forma di formaggio pecorino.
Sì, perché a Gela sono in tanti che vogliono continuare a vessare come pecore una popolazione che nonostante tutto, con grande fatica, vuole svegliarsi. Se all’Agenzia delle Entrate manca ormai da anni il personale necessario, altri Enti obbligano i gelesi a spostarsi a Caltanissetta per le più svariate incombenze: dall’Inps all’Inail, dalla Camera di Commercio alla Prefettura, alla Questura. Per non parlare degli ormai rituali rinvii dell’apertura della Radioterapia, pronta da mesi ma non ancora in funzione, coi gelesi che hanno una struttura ancora chiusa e devono essere curati a San Cataldo. Per finire, il grande imbroglio ordito a danno dei cittadini con i proclami sul pagamento delle bollette idriche al 50%: il risultato è che quasi tutti hanno pagato il 100%, che nessuno sa chi dovrebbe rimborsare il 50% non dovuto, che Caltaqua non ha ancora smesso di staccare contatori e che la stessa Caltaqua sembra abbia fatto lievitare in modo spaventoso i propri crediti per i mancati pagamenti delle bollette.
Moriremo dunque pecore? O riusciremo una volta per tutte ad alzare la testa e a scagliarci con forza contro chi continua a prenderci per i fondelli? Un elemento importantissimo potrà essere la costituzione del Libero Consorzio di Comuni, che potrebbe finalmente portare Gela a svincolarsi dal giogo secolare di Caltanissetta e a migliorare i servizi ai cittadini in un’area che merita di più e di meglio. Attendiamo con ansia la legge che, entro il 31 dicembre, dovrà stabilire le regole dei Liberi Consorzi, e incrociamo le dita per scongiurare ulteriori rinvii che bloccherebbero ancora la crescita e lo sviluppo del territorio.
Autore : Giulio Cordaro
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