1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Recuperare l’ambulantato abusivo
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 21/02/2003 messa in rete alle 20:15:20
Recuperare l’ambulantato abusivo

Il buon senso non ha colori politici o di partito, non è di destra nè di sinistra: è buon senso e basta.
Per questo è doveroso ringraziare il consigliere comunale Cafà per avere tradotto in interrogazione al sindaco il “politicamente scorretto” di due settimane addietro, riguardante la brillante idea, da parte dell’amministrazione comunale, di provvedere al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per soli sei giorni su sette. Il primo lunedì di mancata raccolta, come avevamo previsto, i cassonetti erano stracolmi di immondizia e la città offriva uno spettacolo a dir poco indecoroso. In una città gremita di disoccupati e sottoccupati, il buon senso dovrebbe spingere a regolarizzare quelle posizioni lavorative autonome (l’arte di arrangiarsi) che comunque fanno permanere nell’area della legalità e consentono di ricavare ciò che basta per mantenere la famiglia. Mi riferisco ai venditori ambulanti abusivi di frutta e verdura, che spesse volte rimangono abusivi per necessità, ovvero perchè non hanno i requisiti, anche scolastici, per ottenere una regolare licenza.

Non avendo licenza, rimangono abusivi anche a livello fiscale e sono spesso soggetti a sequestri di merce nel corso dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine.
Non credo che la sola repressione sia un fenomeno positivo: sarebbe forse meglio che l’amministrazione dialogasse con questi abusivi “per necessità”, verificando la possibilità di iscriverli ad un corso abilitante al Commercio per far sì che ottengano poi il rilascio della licenza ambulante. Si otterrebbe il molteplice risultato di legittimare la loro attività, mantenerli nell’area della legalità e recuperarli alla regolarità fiscale.
Se poi qualcuno di loro dovesse rifiutare questa regolarizzazione, allora sì che meriterebbe le azioni repressive, perchè dimostrerebbe la determinazione di rimanere abusivo.

Alcuni degli ambulanti vendono legittimamente perchè risultano essere produttori agricoli, e possono quindi vendere liberamente i prodotti dei loro terreni.
Anche costoro dovrebbero comunque aggiustare il tiro, evitando di vendere banane, ananas o altra frutta esotica: non ho visto, mi pare, piantagioni di banane in contrada Priolo, nè coltivazioni di ananas a Feudo Nobile.
Dunque, educazione alla legalità con fatti concreti, e offrendo un’opportunità precisa a chi della legalità è fuori, magari non per sua scelta. Su questo si misura la vitalità nel sociale di una amministrazione e non sulla repressione pura e semplice.


Autore : Giulio Cordaro

» Altri articoli di Giulio Cordaro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120