Corriere di Gela | Ambiente, gli alunni della Romagnoli rispondono all’appello dell’Ato CL2

Ambiente, gli alunni della Romagnoli rispondono all’appello dell’Ato CL2

“Il futuro è nelle nostre mani” è una frase famosa che spesso ci sentiamo ripetere. In quest’ultimo periodo però sembra che sia diventato impossibile parlare di futuro, soprattutto per i giovani, ma c’è chi dice che basti poco per guardare avanti, bisogna partire proprio da ciò che appartiene alla nostra eredità. Come l’ambiente, la natura.

Lo scorso 26 aprile si è svolto l’incontro-dibattito con gli studenti della scuola media Romagnoli organizzato dall’avv. Giuseppe Panebianco, commissario liquidatore dell’Ato Ambiente CL2.

“Rispettiamo il nostro ambiente, differenziamo il nostro futuro”: è stato questo il tema dell’incontro nella scuola diretta dal prof. Giuseppe Orlando. Incontro che sarà ripetuto in altre scuole cittadine e del comprensorio per sensibilizzare i ragazzi sul significato della raccolta differenziata in città.

Molte le personalità invitate ad intervenire per spiegare meglio – e da diversi punti di vista – l’importanza del progetto agli alunni. A relazionare sul tema infatti, oltre all’avv. Panebianco e al prof. Orlando, anche il responsabile del progetto sperimentale Ato CL2 Luigi Bonuso, il presidente dell’associazione antiracket Renzo Caponetti, gli assessori comunali Giuseppe Ventura (ambiente) e Marina La Boria (istruzione), il referente di Legambiente Piero Lorefice, il dirigente comunle del settore Grandi Eventi arch. Emanuele Tuccio, l’insegnante Elisa Tuzzetti e il vicesindaco Ferracane.

Anche se con un’età compresa tra gli undici e i tredici anni, gli alunni si sono preparati al meglio all’evento con domande e filmati per mostrare il loro operato. Hanno dimostrato un’attenzione che cresceva minuto per minuto nonostante la complessità del tema.

«Quando mi è stata comunicata questa possibilità – ci ha detto Panebianco – ho accettato subito perché era un’occasione da non perdere. Mi aveva colpito il titolo, l’ho trovato adatto. Bisogna davvero differenziarsi e credo che il modo migliore per farlo sia stato quello di partire dal nostro ambiente attraverso la raccolta differenziata. Vogliamo migliorare questa città – ha aggiunto il Commissario dell’Ato CL2 – e ci auguriamo di renderla ancora più bella grazie al nostro piano di lavoro. La raccolta differenziata è cultura, una cultura che bisogna mettere in campo quotidianamente».

Importante il lavoro dei docenti nel periodo di preparazione all’incontro, hanno insegnato agli alunni a fare la raccolta differenziata e poi si sono serviti di due cassonetti di diverso colore per separare la plastica dalla carta.

«I migliori risultati negli anni – spiega Lorefice – si sono registrati proprio nelle scuole. L’importanza strategica di queste campagne di sensibilizzazione riveste un ruolo prevalente nel territorio. Bisogna pianificare per bene le attività da svolgere – continua – attraverso un processo graduale diviso in tre fasi: la riduzione, come primo obiettivo, il riciclo e il riuso».

La parte tecnica e scientifica è stata affidata al dott. Bonuso, che ha spiegato ai ragazzi come avviene lo smaltimento dei rifiuti, la separazione, il tempo che viene impiegato, sottolineando anche che il progetto prevede l’esistenza e la costruzione di tutti gli strumenti utili necessari per la riuscita del programma.

«La raccolta dei rifiuti – ha aggiunto il preside Orlando – ha un costo che si riversa sul bilancio delle famiglie. Se tutti quanti avviassimo la differenziata, le cose sarebbero più facili sia da un punto di vista economico che ambientale. Sono contento – conclude – dell’impegno profuso dai ragazzi. Hanno imparato che bisogna contribuire, anche in minima parte». E’ stato un messaggio forte quello trasmesso durante il dibattito. Ciò che gli alunni hanno appreso da questa esperienza sarà utile per il futuro.

Autore : Greta Smecca

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