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notizia del 19/04/2008 messa in rete alle 19:54:37
‘La giornata enologica’, pregiate bottiglie di vino esposte al museo
Nella sala del nostro Museo archeologico è stata celebrata la “Giornata enologica”, alla presenza di un numeroso pubblico femminile e maschile. Sul grande tavolo della sala troneggiavano centinaia di bottiglie di vino, ottenuto dai grappoli dei nostri campi: vino siculo ad alta produzione alcolica, che spesso viene acquistato quando è ancora mosto dai commercianti del Nord per tagliare i loro vini. Qualcuno dei presenti si chiedeva perché questa esposizione di vini proprio nel nostro Museo. Certamente c’è molta attinenza tra alcune pitture dei vasi esposti in vetrina e le bottiglie esposte sul tavolo: su alcune lekytos e su qualche cratere greco spiccano personaggi dell’antichità che bevono vino nelle patere e nei kilex, quasi augurando “salute a te!”. E bevono il nettare di Bacco, distesi sul triclini, attorniati dai tralci d’uva, su cui volteggiano foglie larghe cuoriforme. E’ quasi incredibile come l’arte greca del V e del IV secolo a.C. sia diventata una componente essenziale e imprescindibile della cultura europea, con la Sicilia in testa, che ha svolto un importante ruolo di mediazione. Il bello dell’arte è greco. E bella fu quella parte d’Italia (Sicilia, Puglia, Calabria) dove le navi elleniche sbarcarono stuoli di artisti e artigiani che cambiarono una civiltà. E’ a tutti noto che con la forza del bello, l’arte greca “conquistò” L’Italia e l’Europa.
Autore : Gino Alabiso
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