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notizia del 03/03/2013 messa in rete alle 19:40:02
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Papa Benedetto XVI, il suo ultimo saluto prima della clausura
Con l'ultimo Angelus di domenica 24 febbraio e l'udienza di mercolerdì 27, di fronte ad un'affollatissima Piazza San Pietro, si è di fatto concluso il pontificato di Benedetto XVI, il quale si è già trasferito a Castel Gandolfo, dove in attesa di ritornare in Vaticano nel monastero di clausura dove trascorrerà i suoi ultimi anni, attenderà pure il responso del Conclave che si aprirà da qui a pochi giorni.
Martedì scorso il direttore della sala stampa vaticana padre Lombardi aveva detto che Joseph Ratzinger potrà continuare ad essere chiamato sua santità e sarà papa emerito, come per dire che un sommo pontefice non può essere "declassato" anche di fronte ad un gesto clamoroso come la rinuncia al Soglio di Pietro. Questo però, sempre secondo le dichiarazioni di Lombardi e nel rispetto del Codice di Diritto Canonico, non deve fare pensare ad un prossimo pontificato "bifronte", in quanto il papa che da qui a poche settimane verrà eletto godrà del pieno mandato e di pieni poteri e sarà l'unico pontefice massimo che guiderà la Chiesa negli anni a venire.
Rimane da chiedersi quanto il gesto storico di Benedetto XVI ma anche la sua infuenza incidereranno sul Conclave e sugli equilibri interni della Curia romana. Certo è cher papa Ratzinger prima dell'addio al pontificato ha preso delle importanti decisioni di governo e dato indicazioni forti perchè la Chiesa esca da un certo torpore, dalle situazioni ambigue e trovi nuovo vigore per affrontare le sfide del mondo.
E certo questa linea e indicazione di trasparenza non potrà non essere presa nella giusta considerazione da parte dei cardinali. Adesso la Chiesa e tutto il mondo cattolico si attendono un pontefice che sappia riportare al largo (Duc in altum diceva Giovanni Paolo II) la barca di Pietro.
E a noi piacerebbe molto - andando contro ogni pronostico - che questo nuovo pontefice fosse il cardinale O' Malley, francescano cappuccino, che pur cardinale piuttosto che la porpora rossa, ama ancora indossare sandali e saio. O' Moley è anche l'arcivescovo di Boston e non risulta fra i papabili, ma chissà, se è vero che il papa nasce dal soffio dello Spirito Santo, tutto può accadere. D'altronde, non ci dispiacerebbe neppure riavere sul soglio pontefice un papa italiano e mons. Gianfranco Ravasi potrebbe essere l'uomo giusto per riprendere le redini della Chiesa. Vedremo. In quanto a Benedetto XVI, del suo destino si è già detto.
Lo ha scelto lui stesso con coraggio, consapevolezza e profonda umiltà; così ci sono piaciute anche le sue parole all'ultimo Angelus dove ha detto ai fedeli : "Dio mi ha chiamato sul Monte. Salgo sul Monte per dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Non abbandonerò la Chiesa": Frasi queste - come ha voluto sottolineare mons. Enrico Dal Covolo, Vescovo emerito di San Giovanni in Laterano - che stanno a significare come il papa non è voluto scendere dalla croce, come qualcuno aveva detto in tono polemico dopo la sua rinuncia, ma piuttosto come egli abbia voluto stare presso essa sino alla fine ai suoi giorni.
Autore : Gianni Virgadaula
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