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Corriere di Gela | Superare i vincoli regionali sulle aree industriali dell’Asi
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notizia del 16/05/2005 messa in rete alle 19:35:00
Superare i vincoli regionali sulle aree industriali dell’Asi

Corsa contro il tempo per non perdere i finanziamenti che gravano sulle aree della zona industriale. Purtroppo i vincoli naturalistici posti dall’assessorato territorio e ambiente potranno essere superati solo a certe condizioni. A spiegarli agli imprenditori interessati è stato il prof. Giuseppe Roncisvalle (foto a sinistra) dell’Università di Catania contattato dall’Asi per uno studio d’impatto ambientale e per indicare le vie tecniche da percorrere che si presentano varie a seconda dell’ubicazione dell’area. Si tratta di uno studio che è stato già trasmesso all’assessorato regionale territorio e ambiente. A conclusione dell’incontro è emerso che il percorso tracciato è percorribile ed i risultati dipenderanno non soltanto dall’aspetto tecnico da dalla volontà politica ossia dal grado di impegno che la politica porrà al problema. Qualcuno ha definito un pasticcio la stessa procedura che ha portato alla apposizione dei vincoli in quanto originariamente nel perimetrare le zone definite umide ci sarebbe stato un eccesso di zelo nel considerarle zone di di rispetto naturalistico per presenze ornitologiche di grande valore. E una volta scoperto l’errore di valutazione c’è stata una inerzia politica nel chiederne l’annullamento o il ridimensionamento. Finalmente un primo passo si era fatto alcuni mesi addietro quando i nostri rappresentanti politici al di sopra di ogni campanilismo partitico si sono recati a Palermo all’assessorato Territorio e Ambiente ottenendo attenzione per il superamento del problema e delineando un percorso per tappe che dovrebbe portare alla soluzione del problema prima che si chiuda l’anno in corso.
“Siamo qua – ha detto il presidente dell’Asi Rossano Gennuso (foto a destra) nel corso della conferenza stampa tenuta come di consueto presso il salone delle riunioni – per informare la città e gli imprenditori che il 90% della problematica è stato superato. Questo piano che abbiamo commissionato sarà adesso illustrato dal prof. Roncisvalle che indicherà agli imprenditori che hanno le aree nei lotti vincolati, il percorso da seguire per la presentazione dei progetti con il rilascio delle autorizzazioni”. Gennuso prima di cedere la parola al prof. Roncisvalle ha invitato i presenti a sbrigarsi ad effettuare gli studi con l’ausilio dell’esperto per passare subito alla seconda fase che si esplicherà con la consegna dei progetti all’assessorato territorio e ambiente. Nel contempo la politica farà le dovute pressioni per giungere ad una soluzione positiva.
Poche per la verità le presenze di imprenditori e di politici. C’era solo il consigliere di Nuova Sicilia Enzo Cirignotta che è anche intervenuto nel corso dell’incontro chiedendo spiegazioni e dando suggerimenti e spunti di intervento per arrivare alla soluzione del problema.
“Noi abbiamo già esperito la prima fase – ha affermato il prof. Roncisvalle – presentando il progetto che riguarda la struttura complessiva dell’intervento. La seconda fase consisterà nel presentare un progetto da parte degli imprenditori che vi hanno interesse ad inserirsi in questo contesto. Poi verrà valutata la singola incidenza per ciascun progetto. Quello di oggi costituisce il primo passo per poter procedere a quello che il piano predispone sui vari lotti (industria, artigianato). Ogni singola richiesta sarà poi trasmessa all’assessorato. Quello che si dovrà comprendere da parte di tutti è che c’è una soluzione tecnica che dovrà combaciarsi con quella politica”.
Con l’assistenza di un tecnico su uno schermo gigante sono state proiettate le planimetri ed illustrati gli interventi scaturiti dallo studio commissionato dall’Asi.
Quello che è stato sottolineato è stata la necessità di salvaguardare il territorio che possa continuare ad ospitare la fauna pur in presenza degli insediamenti industriali, di mantenere integri gli acquitrini di quelle aree che non possono essere considerate isolate, ma collegate al Biviere di Gela. Nello studio è stata evidenziata una zona cuscinetto con vocazione agricola e faunistica con funzioni di equilibrio. Un’altra fase potrebbe essere quella che punterà a fare rivedere la perimetrazione perché non esiste corrispondenza tra il dato di fatto e quanto era stato trasposto sulle planimetrie. Dallo studio effettuato che troverà sicuramente accoglimento da parte dell’assessorato territorio e ambiente, potrebbe venir fuori il primo esempio di un’ area che potrebbe avere una buona fruizione. Adesso non resta che sedersi attorno ad un tavolo, imprenditori e il prof. Roncisvalle per iniziare ad operare.
“Loro stanno proponendo una soluzione tecnica – ci ha dichiarato il consigliere comunale Enzo Cirignotta – al problema dell’insediamento industriale. Ora si tratterà di mettere tutti attorno ad un tavolo con il coinvolgimento della Provincia, il Comune, L’Asi, la Regione Sicilia e vedere se questa soluzione va bene ed è in sintonia con le direttive della Comunità europea. Le singole ditte adesso dovranno andare a presentare una valutazione di impatto ambientale e all’interno dell’area Nord 2 sarebbe preferibile andare a raggruppare gli insediamenti per siti in modo omogeneo. Cioè si tratterebbe di mettere il più lontano possibile dall’area protetta gli insediamenti industriali altamente inquinanti. Questo è un percorso concordato e come diceva l’ingegnere Sansone dovrebbe portare alla soluzione del problema. Si tratta di una occasione da non perdere. I tempi sono ristretti e le opere vanno iniziate il più presto possibile pena la perdita dei finanziamenti. Una cosa la voglio dire ma senza polemica in quanto è stato lo stesso assessore Parlavecchio ad affermarlo. Gli studi che sono stati fatti a monte in precedenza sono stati effettuati con molta superficialità quando si è vincolato un territorio ed ora si sta pagando lo scotto. Ciò che si rileva è che quanto era stato messo nero su bianco non corrisponde alla realtà. C’è stata una deficienza della politica locale”.


Autore : Nello Lombardo

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