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notizia del 11/05/2008 messa in rete alle 19:36:18
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Chiude la mostra fotografica dedicata a musicisti ed artigiani
Sabato 10 maggio cala il sipario sulla rassegna delle foto sui musicisti e gli artigiani locali del passato, nei locali dell’ex Palazzo Ducale. Le foto in mostra sono dell’”incantatore” Franco Pardo, che con le sue cartoline del tempo passato attira ogni anno migliaia di visitatori, puntando l’obiettivo ora sulle scuole del tempo dei nostri verdi anni, ora su foto della Gela del passato, quando si chiamava terranova. La mostra è stata sponsorizzata da Carlo Varchi.
Quest’anno sono state mostrate immagini fotografiche degli artigiani e dei musicisti degli anni che furono: gruppi di sarti, di fabbri, di calzolai, di falegnami, di barbieri, gruppi di orchestre ormai scomparse come la Zerosei, la famosa orchestra azzurra, la banda comunale diretta dal maestro Renda, la primissima banda G. Verdi formata dal maestro Mattisi, e poi ancora foto che ritraggono il Liceo musicale degli anni 50 ed ancora tanti e tanti musicisti come gli amici del liscio
L’orchestra neworleans jazz con Mammano, Restuccia, Di Blasi, Cacciatore e Salsetta e poi sorprendentemente, tanti giornalisti che all’epoca avevano il loro complessino. La gente è talmente entusiasta nel rivedersi immortalata in tantissime foto, che giornalmente l’infaticabile Franco Pardo aggiunge foto nuove che gli portano gli stessi visitatori.
Foto che ci raccontano la nostra vita trascorsa, testimoni della nostra infanzia, della nostra adolescenza, di quando eravamo alla ricerca della nostra identità.
Ad assistere alla mostra si è subito assaliti e soprafatti dai ricordi.
Io paragono spesso le foto ad un vecchio mobile che ci ha lasciato il nostro nonno, il nostro genitore. Nei cassetti ci sono sempre tanti oggetti che, col tempo, sentiamo il bisogno di rivedere e di toccare.
Guardando nei cassetti troviamo delle cose inutili, altri ci ricordano dei sogni infranti, altri ancora ci richiamano qualcosa della nostra esistenza che vogliamo dimenticare.
Ma è sempre bello rivedere le foto e le cose del tempo passato. Il segreto è che ci riempiono di speranza per il nostro futuro, ci fanno entrare nei labirinti della memoria dove vive la nostra infanzia.
Le vecchie foto sono un fruscio rosa, che lascia dietro di sé rimpianti e nostalgia. Migliaia di persone che si sono recate ala mostra hanno avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo e lasciarsi trasportare dal filo dei ricordi lontani. Complimenti vivissimi a Franco Pardo.
La mostra sarà ripetuta in occasione della festa di Maria S.S. dell’Alemanna allo Sperone come da tantissimi anni è sempre presente.
Nella foto, il sig. Gaetano Collodoro, (anni ‘50) davanti al suo banco di ortofrutta in Via Bresmes (ora vive a Rivoli Torinese)
Autore : Gino Alabiso
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