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notizia del 26/04/2003 messa in rete alle 19:30:51
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Zappalà presenta i suoi investimenti su Gela
Mercoledì 23 aprile scorso é stato presentato l’investimento agroalimentare dei fratelli Zappalà (nella foto, da sinistra, assieme al presidente della Provincia di Caltanissetta Collura, all’on. Salvatore Morinello e al sindaco di Butera Aldo Scichilone) nell’ambito del Contratto d’Area di Gela, la cui azienda é stata localizzata nell’area Pip di Butera (contrada Burgio, tra Gela e Licata). A tenere a battesimo l’importante avvenimento ospitato nella sontuosa cornice del Palazzo Aldisio, sono intervenute personalità politiche, piccoli e medi imprenditori, il sindacato ed un folto numero di persone interessato a conoscere l’iniziativa che potrebbe diventare fattore trainante della nuova economia del territorio.
Presenti, Luigi Zappalà, direttore commerciale e contitolare con i fratelli Rossano e Angelo dell’omonimo gruppo, il presidente della Provincia Filippo Collura, l’on. Salvatore Morinello, assessore dei Lavori pubblici al Comune di Gela (in rappresentanza del sindaco Crocetta, impegnato all’estero), il sindaco di Butera Aldo Scichilone, il presidente dell’Asi di Gela, arch. Rossano Gennuso, e l’arch. Tonino Collura, general manager Ufficio Progetti Speciali della Provincia di Caltanissetta, che ha svolto funzioni di moderatore.
L’idea di costruire un polo agroalimentare in contrada Burgio mosse i primi passi nel 1999 e fu una scommessa che i fratelli Zappalà (Luigi, Rossano ed Angelo) vollero fare e che adesso si apprestano a vincere. Il loro è un progetto a tre moduli: la filiera delle verdure, dei piatti pronti e dei prodotti biologici da forno. I lavori verranno iniziati dalle due aziende denominate Campi di Sicilia e Caterservice sud. La terza azienda Caterquick inizierà subito dopo per concludersi entro il 2005. Prevista un’occupazione di 224 posti di lavoro cui se ne aggiungeranno altri in forma indotta per circa complessivi ottocento unità di occupazione. La prima pietra sarà posta nei primi di luglio. L’avvenimento è stato salutato con grande interesse richiamando l’attenzione dei mass media nazionali e regionali. Nel corso della cerimonia di presentazione del progetto affidata all’amministratore delegato Luigi Zappalà, abbiamo ascoltato alcuni soggetti che i vario modo hanno dato un contributo alla riuscita dell’iniziativa.
Luigi Zappalà, direttore commerciale e titolare Gruppo Zappalà
– A Gela c’è fiducia per che l’investimento Zappalà possa costituire un punto di avvio per una inversione di tendenza dell’economia del territorio. Qual è il suo giudizio?
“Da parte nostra abbiamo dimostrato con i fatti quello che è un impegno assunto 4 anni fa. Siamo nella fase esecutiva. La prima pietra sarà posta ai primi di luglio. Certo, contiamo nel territorio ma ribadiamo che non possiamo essere solo noi a risolvere i problemi del territorio. Noi possiamo dare un contributo importante ma ciascuno deve recitare il proprio ruolo: Istituzioni, sindacalisti, e tutti coloro che hanno funzioni istituzionali e non devono impegnarsi perché tutto possa funzionare. Devo dire che nelle istituzioni del territorio abbiamo trovato degli interlocutori molto attenti e sensibili. E questo per un imprenditore è molto importante. Per quanto ci riguarda noi daremo al territorio tutto il nostro know how, la nostra esperienza. Il territorio dovrà fare molto dal punto di vista della cultura e della responsabilità”.
– Il ritardo sull’iniziativa economica va ascritta a quali fattori?
“Nella realtà ci sono stati problemi di carattere burocratico, ma da parte nostra ci sarà la ferma determinazione a perseguire l’obiettivo. Devo dire che tutto sommato il ritardo è notevole però alla fine dobbiamo riconoscere che un certo risultato lo abbiamo raggiunto”.
– Allo stato attuale ritenete che esistano dei problemi logistici da superare?
“Sicuramente. L’ostacolo principale è l’avvio dello scorrimento Caltanissetta-Gela, che riteniamo fondamentale. La viabilità è la condizione propedeutica per qualsiasi sviluppo industriale”
– Sul problema sicurezza cosa dite?
“Noi vogliamo che si apre il protocollo sicurezza, non per noi ma per tutti coloro che ci collaboreranno. Tutti gli imprenditori hanno manifestato la stessa esigenza”.
Filippo Collura, Responsabile Unico del Contratto d’Area di Gela e presidente provincia regionale di Caltanissetta.
– Presidente Collura, potrebbe essere questa un punto di partenza per il decollo dell’economia e dello sviluppo alternativo nel nostro territorio?
“Non è la prima iniziativa che viene intrapresa, ma forse è la più significativa. E’ il risultato di un lavoro che è stato avviato anni fa con la Sovvenzione globale ed il contratto d’aria. Ciò va inserito in un contesto di rilancio nel nostro territorio. Si prevedono 227 posti di lavoro a regime, quindi una grossa iniziativa che significa insediamento sicuro perchè Zappalà è una grossa azienda. Adesso la sfida per i prossimi anni sarà trovare mercati adeguati per questi insediamenti che si stanno apparendo nell’area di Gela e Butera e a sud della Provincia. E’ una scommessa forte ma siamo sulla buona strada e ce lo confermano le statistiche nazionali che evidenziano come la provincia di Caltanissetta ha invertito la rotta attestandosi ai primi posti come incremento occupazionale”
– E’ risaputo che l’industria perde colpi, il ripescare questo nuovo indirizzo economico produttivo, che è un po’ una vocazione della nostra città, può essere considerato il timido passo verso il potenziamento di un’economia di tipo agricolo e manifatturiero?
“Direi proprio di sì. L’industria così come è stata concepita fino ad ora, legata al Petrolchimico, sta segnando il passo e stanno nascendo iniziative collaterali che puntano sui prodotti dell’agricoltura e artigianato, che sono la vera spina dorsale della nostra economia ed il motore di ciò che accadrà nei prossimi anni. Si preannuncia un’economia forte, sostenibile e compatibile con gli altri settori produttivi e dei servizi”.
Salvatore Morinello parlamentare Pdci all’Ars.
“Il progetto dei fratelli Zappalà rappresenta per Gela un momento di grande speranza perché non solo produrrà occupazione all’interno del nostro territorio, ma soprattutto ci lascia sperare in un nuovo modello di sviluppo, ossia una nuova qualità fondata sull’integrazione dell’industria con l’agricoltura, con la valorizzazione delle risorse naturali”.
Aldo Scichilone, sindaco di Butera.
– Come l’amministrazione comunale di Butera da lei presieduta saluta questa iniziativa avviata dal suo predecessore.
“Questa è una iniziativa ereditata da qualche anno, un grande progetto di sviluppo dell’area industriale di Butera con il quale stiamo continuando con totale apertura verso gli imprenditori. E’ un’ottima occasione per il rilancio occupazionale ed economico del territorio. Il nostro è un Comune che sta sparendo. Vi vivono solo i vecchi e i bambini. Chi riesce ad avere un’occasione di lavoro deve essere ritenuto fortunato, però non possiamo mancare ad un appuntamento così importante di politica programmatica come questa grande occasione che ci si presenta. Stiamo lavorando con l’Anas per ottenere il nulla osta definitivo per lo svincolo della SS all’interno dell’area industriale. Stiamo operando il necessario per completare la rete interna di metanizzazione e di recinzione dell’area. Abbiamo anche necessità di intervenire con programmi di sicurezza e credo che forse dovremmo farci carico noi come Comune dell’onere di queste spese”.
– Possiamo considerare questo investimento un punto di inizio per lo sviluppo del territorio?
“Sicuramente. Credo che l’occasione sia l’unica e spero che questo territorio possa decollare perché senza occupazione non c’è serenità, crescita sociale e culturale, né democrazia”.
– L’ingegneria del progetto sembra toccare vari settore dell’agro alimentare.
“Il progetto ha tutte queste sfaccettature che si prestano moltissimo alla formazione e vocazione del territorio, perché tutto il prodotto ortofrutto sarà in genere oggetto di immediata lavorazione e commercializzazione. Quindi vocazione agricola che viene rispettata con un riguardo all’ambiente con uno sviluppo economico di grande rilevanza. Piccoli produttori e l’indotto potranno trovare risposta in questa grande commessa industriale. Ecco perché Butera e il polo agro alimentare per eccellenza faremo di tutto per valorizzarlo e tutorarlo anche sotto l’aspetto ambientale”.
I numeri dell’investimento
Saranno 3 le aziende del Gruppo Zappalà localizzate in contrada Burgio, territorio di Butera, finanziate nell’ambito del Contratto d’Area di Gela.
Nessuna delle tre linee produttive riguarderà il settore caseario sul quale l’azienda catanese ha poggiato le sue fortune in questi ultimi an-ni.
Né latte, né mozzarelle, ma ortaggi, verdure, piatti pronti e prodotti da forno biologici.
Vediamo nel dettaglio come sono articolate le iniziative che andranno a realizzarsi entro l’anno prossimo.
Tra ortaggi, verdure, piatti pronti e prodotti da forno biologici, saranno 15.000 tonnellate le unità annue prodotte, con 224 posti di lavoro impegnate nel diretto ed altri 500 nell’indotto.
CAMPI DI SICILIA srl.
Si chiama così la linea che si occuperà della trasformazione di melanzane, pomodori, carciofi, zucchine. Sorgerà su un terreno di 16.900 metri quadri, con una superficie coperta di 5.205 metri quadri. Darà lavoro a 53 persone. Produzione annua 6.200 tonnellate. Costo dell’investimento Euro 9.975.880,00.
I lavori cominceranno nel prossimo mese di luglio 2003 e dovrebbero concludersi nel dicembre 2004.
CATERSERVICE SUD srl.
Produrrà piatti pronti per mense (ospedali, scuole, aziende).
Lo stabilimento occuperà un’area di 19.820 metri quadri, di cui coperta 7.535 metri quadri. I posti previsti sono 67 (diretto). produzione annua 5.200 tonnellate. Costo dell’investimento Euro 9.617.460,00.
Inizio dei lavori: luglio 2003.
ultimazione: dicembre 2004.
CATERQUIK srl.
Si occuperà di prodotti da forno biologici (cornetti, merendine, bi-scotti e similari). Materia prima utilizzata: cereali. Posti di lavoro previsti 104. Area assegnata 12.600 metri quadri, superficie coperta 4.934. produzione annua 4.000 tonnellate. Investimento assegnato Euro 9.317.400,00. Entrata in produzione, autunno 2005.
Hanno detto.
Tonino Collura, general manager Ufficio Progetti Speciali Provincia di Caltanissetta.
“Quello dei fratelli Zappalà è un ultimo investimento del secondo protocollo del contratto d’area di grande dimensioni. E’ importante perché ha la capacità di risvegliare il futuro economico della nostra provincia in termini di riconversione. Per la prima volta si avvia un investimento che lavora sull’agro-alimentare, ossia sulla trasformazione di produzione e di risorse che il nostro territorio possiede. Ciò significa creare valore aggiunto, passare da un’economia, segnata prevalentemente dall’industria, alle nostre origini. Ora si tratta di accorpare a questi investimenti tante altre iniziative legate alla formazione e alla ricerca per far si che il polo non diventi uno slogan ma una reatà con cui si confronta con tante altre realtà”.
Emanuele Scicolone, segretario Camera del lavoro Cgil.
“Questa è la conclusione di una vicenda nata qualche anno fa, dove parecchie persone si sono impegnate in prima persona seguendo l’iter. Non si trattava di un fatto scontato, ma noi ci siamo battuti per questo investimento che è del tutto innovativo che va nella direzione dello sviluppo dell’economia del gelese. Questa è la strada che bisogna percorere”.
Carmelo Scuvera (ex sindaco di Butera).
“Allora tutti i sindaci dei quattro Comuni abbiamo creduto negli strumenti di programmazione negoziata che rappresentano il futuro del nostro territorio. Oggi questa inaugurazione dell’investimento Zappalà è una delle tante. Non bisogna dimenticare che il contratto d’area, il primo ed il secondo con i due protocolli, hanno portato tante imprese nelle condizioni di investire in sicurezza. Noi abbiamo fatto la scommessa in Contrada Bugio dove c’è una realtà industriale vera che è l’area del territorio. Si tratta di investimenti al servizio di tutta la collettività. Ancora mancano infrastrutture, il metano, la recinzione dell’area per la sicurezza delle imprese. Ora occorre chiedere i finanziamenti per il completamento delle infrastrutture. I promotori del contratto d’area sono tutti presenti oggi a questa inaugurazione dell’investimento Zappalà. Tutti ci credettero. E dobbiamo dire grazie al presidente Collura come responsabile del contratto d’area, che ha ben operato per fare realizzare questi investimenti”.
Nino Toscano, sindacalista Uil.
“A questa iniziativa devono seguirne. Il fatto di credere nella contrattazione negoziata dà la risposta migliore ad un territorio che non deve apparire sulla stampa per fatti di mafia e illegalità. Questi esempi danno la sensazione che questa città può invertire la tendenza. Se istituzioni e sindacato credono in questo sistema, la città cambia molto e su questo dobbiamo essere determinati”.
Salvatore Licata, sindacalista Cisl.
“Io accolgo con estremo favore l’iniziativa. A Gela non è possibile fare grande industria, ma si può anche diversificare in altri settori, come quello agroalimentare. E quello di Zappalà diventa una prova tangibile. Mi augurio che sia il primo seme di una lunga schiera che possa fare diventare un grande campo da coltivare il nostro tessuto economico e sociale”
Autore : Nello Lombardo
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