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notizia del 26/01/2004 messa in rete alle 19:29:35
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Frediani conferma: “La fabbrica non chiude!”
Il viaggio in Sicilia dello scrittore poeta giornalista Paco Taibo ed altri poeti è partito da Gela per concludersi a Librino. Arte, cultura del mondo, musica, poesia e storia di gente umile sono approdati alla fabbrica. Oltre a studenti e lavoratori c’era anche l’amministratore delegato della Raffineria di Gela ing. Andrea Frediani(nella foto). A lui abbiamo posto alcune domande a cui ha volentieri risposto.
– Ha avuto fiducia sul buon esito della vicenda che ha tenuto per due mesi fermi gli impianti?
“La fiducia non è mai mancata nemmeno per un minuto. Il tempo è stato lungo o è stato breve, non importa argomentarlo. Occorre andare avanti. Ora deve completarsi questa indagine. Abbiamo messo una quota parte dei serbatoi, passeremo subito a far funzionare gli altri”.
– Ingegnere Frediani. Lei ha ospitato gli artisti del “Viaggio in Sicilia” Gela-Librino. Come si concilia la fabbrica con l’arte?
“Qualsiasi espressione culturale, uno stato d’animo fanno parte della vita di ogni giorno come la fabbrica è fatta di uomini, di cose, di episodi. Tutto è utile nel nostro percorso. Per esempio stamattina ho avuto un incontro con la famiglia di un caro amico che non c’è più. Ieri abbiamo pensato agli amici che hanno visto fermare la fabbrica e non la vedranno riavviare perché in questi due mesi ci hanno lasciato. Questi sentimenti umani, la poesia, i valori sono -dispensabili all’uomo che non vive di altre cose, ma vive di valori”.
– Lei crede in una pacifica convivenza ossia in un equilibrio tra fabbrica e salubrità dell’ambiente e da ultimo ritiene che ci sia anche un’alternativa all’industria?
“Credo che questa fabbrica possa tranquillamente vi-vere in un ambiente e lo sta lentamente dimostrando con fatica. Il fatto che stiamo ripartendo è una dimostrazione tangibile. Credo che si possa convivere industria e ambiente e credo che come tutte le città d’Italia anche Gela possa avere delle alternative oltre al petrolchimico che è una realtà. Ma una città deve vivere con tante realtà. Mi auguro che anche Gela piano piano abbia altre realtà”.
– Ing. Frediani è a conoscenza di cosa sia successo a Torino e Milano. I lavoratori delle aziende di trasporto municipale hanno scavalcato i sindacati mettendo in atto uno sciopero selvaggio. A Gela il sindacato é stato capace di gestire nel migliore dei modi il fermo della fabbrica. Quale è la sua opinione sulla condotta dei lavoratori del petrolchimico e dei sindacati?
“Credo che in questo momento difficile molte persone si sono mosse. Anche l’azienda si è mossa con molta calma senza perdere la testa. Non ha fatto azioni di forzatura. Ha permesso ai lavoratori di continuare a lavorare tranquillamente. Il sindacato si è comportato con maturità. Il manager ha dato tranquillità al sindacato che a sua volta l’ha trasmessa ai lavoratori. Le autorità hanno guardato con attenzione e quando il discorso si è incanalato hanno supportato perché i tempi dei controlli si riducessero. Credo che questa sia un segno di maturità utile a tutti. Oggi possiamo dire che non c’è stato scavalcamento ma correttezza”.
– E’ vero che questo avvenimento di fermo impianti per intervento della magistratura è caso unico in Italia se non nel mondo?
“Per motivi di questo tipo, credo proprio di sì. Io ho conosciuto fermi per incidenti all’interno delle apparecchiature, non mai per motivi del genere”.
– Razionalità vorrebbe che azienda similare alla raffineria in queste condizioni avrebbe chiuso, mentre voi continuate ad andare avanti.
“Noi vogliamo operare in questa Gela. Ci sono molti motivi e possiamo dimostrarlo con calma”.
– Gli impianti cominciano la loro lenta marcia. Quali tempio ci sono perché tutto ritorni nella normalità?
“Il tempo è uno solo. Quello di fare le operazioni in piena sicurezza e dopo due mesi di fermata ogni operazione va verificata più che in un aspetto normale. Quindi io non mi preoccupo del giorno in più o del giorno in meno. Questo è il messaggio che do ai miei collaboratori”.
– L’ospitare da parte dell’azienda iniziative culturali, sta a significare che l’apertura della fabbrica all’estero continua.
“Questa non si è mai fermata. Lo scorso anno sono entrate in fabbrica oltre duemila persone. Quest’anno stanno continuando”.
Nello Lombardo
Autore : Nello Lombardo
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