1 2 3 4 5
Corriere di Gela | 2008, l’anno che vorremmo
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 12/01/2008 messa in rete alle 19:23:37
2008, l’anno che vorremmo

Attualità 1 2008, l’anno che vorremmo Siamo ancora qui, ad iniziare il nostro ventiquattresimo anno di vita. L’anno scorso avevamo salutato con grande soddisfazione l’avvicinamento al milione di copie, stampate e diffuse in tutti questi anni. Tetto che abbiamo abbondantemente superato in quello che ci siamo appena lasciati alle spalle. Anno in cui abbiamo anche toccato il record dei 49 numeri in edicola, mai registrato prima d’ora; traguardo reso possibile dalle edizioni straordinarie stampate in occasione delle elezioni amministrative di maggio, quando abbiamo sfiorato, con il numero che riportava i risultati della consultazione, la tiratura di 3 mila copie. Un segnale che dimostra quanto il nostro giornale sia seguìto, atteso, e che testimonia il consolidamento di una presenza costante nel panorama editoriale del territorio, oltre che storica.
Tutto questo per dire che il nostro successo è merito dei nostri lettori, che ci danno la forza e il piacere di portare avanti questo progetto, avviato nel 1985 sull’onda emotiva di quella che fu definita la Primavera gelese.

**************
Un anno di luci e ombre. Purtroppo, il 2007 non ci ha dato tante occasioni per far gioire la nostra comunità. Due morti violente (quella di Luciano Bellomo e quella di Daniele Emmanuello), disgiunte come contesto ma accomunate nella tragicità, ed una raffica di arresti, legati presumibilmente (tutti ancora da verificare) alla criminalità organizzata. Fatti, questi, di cui la città non può andar fiera.
E’ cresciuta l’immagine del sindaco Crocetta, ma non quella della città, che continua a balzare agli onori della cronaca nazionale ed estera più per i fatti negativi che per quelli positivi. Ci lasciamo alle spalle un anno in cui il Comune, indebitato fino al collo, non è riuscito a pagare i suoi creditori, e che nel suo ultimo bilancio ha lasciato quasi a secco il settore della Cultura e dell’Istruzione. Un anno in cui non è stata portata a compimento una sola opera pubblica ed anzi qualcuna ha subìto il blocco. Un anno in cui non si è riusciti a portare a Gela finanziamenti regionali, statali e comunitari. Da stendere infine un velo pietoso sul fallimento dei corsi universitari del Comune. Da registrare, in positivo, i buoni successi conseguiti nel campo della lotta alla mafia dal sindaco Crocetta, e la graduale presa di coscienza di commercianti e imprenditori che hanno aderito sempre più numerosi all’Associazione antiracket. Ed ancora, l’approdo del nuovo Piano regolatore che aspetta ora di essere esaminato dal Consiglio comunale, ed alcune iniziative dell’assessore allo sport, turismo e spettacolo Donegani, che hanno dato lustro alla città con il Carnevale, l’Estate Gelese e gli scoppiettanti festeggiamenti di fine anno.
E’ stato anche l’anno dello strappo tra il sindaco Crocetta e la scrittrice Silvana Grasso, due personaggi sui quali si potrebbe scrivere una storia melodrammatica, una versione de L’Orlando Furioso all’incontrario, dove è lei l’innamorata pazza del suo Orlando-Saro, e che, affatto scoraggiata dalla diversità del suo amato, tenta invano di conquistarne corpo e cuore.
Finisce con la fuga di lei verso la sua città natale Giarre, tra l’indifferenza di Crocetta. Silvana Grasso (foto a destra), che aveva visto frustrate anche le sue speranze di entrare nella giunta gelese (solenne promessa pre-elettorale di Crocetta – dice lei), è oggi assessore della giunta Scapagnini a Catania, dove miete successi e conquista popolarità per le sue azioni in difesa e per la promozione dei beni culturali della città etnea; al pari quasi di quelli conseguiti dal suo amato-odiato Crocetta, impegnato nell’esasperata lotta contro la mafia.
**************
Cosa vorremmo scrivere nel 2008. Al primo posto, la sconfitta della mafia. Staremo tutti meglio, potendo anche restituire Crocetta (foto qui a sinistra) al ruolo per cui è stato eletto. Avremo, cioè, un vero sindaco occupato a risolvere i problemi della sua gente, piuttosto che uno sceriffo a caccia di mafiosi o presunti tali. Sarebbe per lui una grande vittoria personale e potrebbe impegnarsi con rinnovate energie in una nuova battaglia, quella per la costituzione della Provincia di Gela.
Altra notizia che vorremmo registrare – giusto per restare su questo ultimo tema – è quella dell’elezione di un nuovo presidente gelese alla Provincia. Se non la Provincia di Gela, almeno un gelese alla presidenza di quella nissena. Non è una questione di campanilismo, ma di giustizia sociale, prima ancora che politica. Saremo rispettosi verso chi assumerà posizioni diverse, purchè si abbia il coraggio di farlo allo scoperto e di assumersene le responsabilità. Salvo poi magari a vergognarsene. A questi ultimi val la pena di ricordare che Caltanissetta oggi può vantare, un viceministro (D’Antoni), un sottosegretario (Montagnino), tre deputati nazionali (Cardinale, Misuraca, Lo Maglio) e tre deputati regionali (Galletti, Maira e Pagano), buona parte dei quali eletti anche con i voti dei gelesi. E a noi, il solo Lillo Speziale (foto a destra). E qui richiamiamo al senso (e al ruolo) di responsabilità il nostro unico deputato all’Ars, che è anche coordinatore provinciale del Pd; il quale, lo ricordiamo tutti, basò l’ultima campagna per la sua rielezione proprio sul rischio che Gela potesse perdere l’unica rappresentanza parlamentare possibile. Lo vorremo altrettanto impegnato a difendere una presidenza gelese alle elezioni della prossima primavera. Perché, a dispetto di quanti hanno criticato l’uscente Filippo Collura (foto a sinistra), alla sua presidenza dobbiamo i corsi universitari che ora rischiano la chiusura, il kartodromo, uno dei due palazzetti dello sport, l’Istituto Alberghiero, il Parco di Montelungo, l’ammodernamento della Strada dei due Castelli e – atti non trascurabili – i cospicui finanziamenti della programmazione negoziata (Contratti d’area, Pit e Legge 488) e l’apertura a Gela di un presidio della Provincia, che ha consentito ai gelesi (ma anche a buteresi, mazzarinesi e niscemesi) di avere un contatto più diretto con l’ente intermedio, oltre che dare in tutti questi anni lavoro a tanti giovani della nostra città. Ci aspettiamo anche di vedere davvero scorrere dai rubinetti acqua potabile tutti i giorni, l’inaugurazione del Palazzo di giustizia, il Carcere, i due palazzetti dello sport, la ripresa dei lavori del teatro comunale, l’avvio dell’iter per la costruzione di un nuovo stadio, concelebrato magari con il ritorno del Gela in C1.
Per ultimo, ma non ultimo, l’augurio per tutti di un Anno Migliore.


Autore : Rocco Cerro

» Altri articoli di Rocco Cerro
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120