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notizia del 11/05/2008 messa in rete alle 19:24:25
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CB Costa, una lunga esperienza nel settore della protezione Civile
E’ intorno agli anni 80 che nasce l’Associazione di Protezione Civile CB “Vittorio Costa” (l’acronimo CB sta per banda cittadina Vittorio Costa), così chiamata in ricordo di Vittorio Costa, ex consigliere comunale, uomo conosciuto e ricordato da molti, che negli anni 70-80 godeva di fama mondiale.
La CB Vittorio Costa si occupa di radio comunicazione alternativa, e quella di Gela è l’unica sede attualmente esistente nel territorio nisseno. Fornisce un pronto intervento in casi di calamità naturali, in cui i cavi telefonici subiscono danni a seguito di questo tipo di eventi. Viene garantita la ricostruzione degli apparati comunicativi, le comunicazioni indirette attraverso l’utilizzo di apparecchiature specifiche, con standard riconosciuti dal Ministero.
Chiunque voglia aderirvi può farlo; successivamente, i soggetti che intendono parteciparvi vengono seguiti nella formazione.
In Italia si contano circa 245 associazioni, tutte affiliate alla Federazione Italiana Ricetrasmissioni. Catania conta circa 7 associazioni di questo tipo, lo stesso per Siracusa, circa 2 ad Enna, una a Trapani,una a Palermo, 2 a Ragusa e solo una per quanto riguarda il territorio nisseno.
Una lunga esperienza tra difficoltà oggettive, data la mancanza di contributi da circa tre anni a questa parte.
Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda all’attuale presidente del sodalizio, Giacomo Ferrera (nella foto).
– Cosa rappresenta questa associazione nel nostro territorio?
«Siamo una associazione la cui struttura è abilitata al tipo di servizi che riguardano l’apparato comunicativo. La Protezione Civile abbraccia diversi campi,e tra questi, quello della radiocomunicazione. Dispone di varie figure professionali e tra queste, esperti del campo logistico (elettrotecnici ed altre figure). Normalmente ci dovrebbe essere una struttura di questo tipo in ogni comune. Si auspica che ciò possa presto avvenire».
– Da cosa nasce l’idea di aderire al Cesvop?
«Il percorso di adesione al Cesvop parte dalla volontà di creare qualcosa di valido. La curiosità mi ha spinto ad assistere alla prima festa del volontariato che è stata realizzata, ed ho pensato che nella cooperazione c’era senza dubbio qualcosa di positivo. Sono stati realizzati infatti progetti con scuole per dare ai giovani studenti la possibilità di ricevere le nozioni fondamentali sull’attività dell’associazione, e sulla serietà delle operazioni che la Protezione civile svolge».
– Quali sono gli obiettivi futuri che l’associazione si pone di realizzare?
«Vorremmo ripristinare i corsi radio, corsi di preparazione per i giovani che intendono accostarsi al mondo del volontariato. La Radio comunicazione, la logistica comprende una serie di altre attività al loro interno. In atto, però, non possiamo attuare questi corsi. Da circa due anni la struttura non permette altre attività. La pioggia ha degradato le nostre apparecchiature. Siamo in attesa della ricostituzione con una base fissa di radio comunicazione. I giovani che intendono partecipare hanno necessità di studiare la teoria ma anche la pratica. Questi corsi saranno aperti a tutti e saranno gratuiti. Un ringraziamento va all’Assessorato provinciale della Protezione Civile che ha garantito un contributo, che ha permesso parte dell’acquisto delle attrezzature andate distrutte. Attualmente l’associazione usufruisce di un fuoristrada e di un pulmino. Nonostante le difficoltà, l’associazione continua la sua attività. La quota annua dei soci purtroppo, riesce solo a coprire l’assicurazione e l’affiliazione all’associazione nazionale. Dal novembre 2006, siamo in attesa di riprenderci dai danneggiamenti dovuti alle pioggie».
Autore : Martina La Gristina
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