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notizia del 11/05/2008 messa in rete alle 19:22:21
Manfria è diventata terra di nessuno
Ormai è risaputo che Manfria è una delle zone più a rischio del territorio gelese. Infatti, alla mancanza endemica di servizi, all'abbandono dell'ambiente, al degrado delle strade; conseguenze della scarsa attenzione da parte dell'amministrazione comunale, si deve pure aggiungere una sempre più preoccupante attività delinquenziale, che non si limita più alle ruberie in villette e appartamenti. Infatti, da un anno a questa parte le vie principali di Manfria sono, soprattutto nelle domeniche e nelle festività, invase da sciami di moto da cross, che rumorosamente e pericolosamente sfrecciano nel cuore del villaggio, con il rischio continuo di fare danno alle persone e alle cose.
Il primo maggio questa incresciosa situazione ha rischiato di degenerare, in quanto i "crossisti" non hanno dato tregua ai villeggianti e a quei cittadini che avevano deciso di trascorrere in serenità la giornata. Così, dalle prime ore del giovedì, la via principale S. Maria degli Angeli, ma anche altre vie sono state battute da questi folli centauri, e più di una volta si è sfiorato il dramma. A rischiare di essere falciati uomini, donne, ma soprattutto bambini, ai quali è ormai impedito di andare in bicicletta, senza correre il pericolo di essere investiti.
Alle ore 15.30, una pattuglia della polizia ha fermato un'autovettura, con due giovani a bordo senza cintura. Ma dalle parole di un vice-ispettore, con il quale ho avuto uno scambio di opinioni, mi sono accorto quanto sia frustrante per le Forze dell'Ordine dovere tenere sottocontrollo un territorio vastissimo e una città come Gela, dove a dispetto dell'importante battaglia antimafia che si conduce, c'è da fare i conti anche con una pericolosissima micro-criminalità che mette soggezione, e che sta crescendo in maniera esponenziale.
I motocrossisti, invadendo pure dei terreni privati, hanno continuato a seminare panico nella gente e nei bambini per tutto il pomeriggio. E intorno alle 17.00 una signora ha rischiato di essere travolta insieme ad una carrozzina con un neonato dentro, mentre un cittadino si armava di un grosso randello deciso a spaccare la testa al primo motociclista che avesse ancora attraversato la sua strada. D'altronde, i crossisti hanno ripetutamente intimidito i passanti con il loro sciamare, costringendoli di fatto a rimanere chiusi in casa. A quel punto, in un'atmosfera sempre più pesante e di assoluta emergenza, molti hanno telefonato alle Forze dell'Ordine, e in breve c'è stato un concentramento di polizia, carabinieri e vigili urbani mai visti a Manfria. La loro presenza è servita certo a fermare le scorribande, ma il pattugliamento delle forze dell'Ordine in queste zone dovrebbe essere continuo. D'altronde, Manfria è ormai una frazione molto popolata e in quanto tale necessiterebbe di un controllo del territorio, ventiquattro ore su ventiquattro. E' auspicabile quindi che venga salvaguardata la salute dei cittadini e la loro sicurezza, e che non debba prima succedere qualcosa di grave per prendere i necessari provvedimenti. Intanto, le moto da cross vanno fermate subito e definitivamente, perchè già domenica si ripeterà la stessa musica.
Autore : Gianni Virgadaula
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