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notizia del 24/03/2013 messa in rete alle 19:21:27
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Alberto Ferro, pianista in partenza per la Russia
Continuano i successi del pianista gelese Alberto Ferro (nella foto) che il 13 e il 14 aprile prossimi si esibirà a Mosca in due concerti presso la biblioteca Dante Alighieri e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Studente del Liceo classico Eschilo, Ferro, già vanta un curriculum d’ec-cezione. Un talento autentico e una passione innata gli hanno permesso di calcare palcoscenici prestigiosi a fianco dei più grandi maestri di pianoforte nel panorama internazionale.
Alberto Ferro inizia gli studi con la madre Marisa Cafà, insegnante di pianoforte. Dagli otto ai tredici anni studia con il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara presso l’Istituto musicale civico Navarra di Gela. Attualmente frequenta il nono anno dell’Istituto superiore di studi musicali Bellini di Catania sotto la guida del maestro Epifanio Comis e fa perfezionamento con la pianista russa Violetta Egorova presso l’Accademia pianistica siciliana a Catania.
Dopo aver vinto premi in concorsi nazionali svoltisi in Sicilia nel 2009 e 2010, il giovane e talentuoso pianista gelese, nell’ambito della seconda rassegna musicale di giovani pianisti siciliani, dedicata a Frederic Chopin, vince la targa per la migliore interpretazione. E ancora nel 2010 si esibisce presso il Teatrul national “Oleg Danovski” di Constanta, in Romania, sotto la direzione orchestrale del maestro Epifanio Comis. Nel 2012 tiene un recital pianistico presso la Conference Hall del prestigioso Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Recentemente, durante una masterclass con il grande pianista russo Vladimir Ashkenazy, presso l'Accademia pianistica siciliana di Catania, viene molto apprezzato dal pubblico per la sua brillante esecuzione degli Etudes-Tableaux e dei Preludi di Sergei Rachmaninov. Il giovane pianista svolge attività concertistica per le associazioni Agimus, Amici della musica, Inner wheel, Kiwanis club, Jazz Gershwin, Unitre e si dedica alla musica da camera, suonando in duo e in trio con talentuosi violoncellisti, flautisti, clarinettisti e cantanti lirici.
Lo abbiamo incontrato a poco meno di un mese dalla sua partenza per la Russia.
– Quando è nata la tua passione per la musica?
«Avendo la madre insegnante di pianoforte, sono stato fgin da piccolo stimolato ad ascoltare musica classica. Dal momento in cui ho imparato a leggere le prime partiture e iniziato a studiare musica, ho continuato a coltivare sempre di più questa smia passione».
– Hai solo diciassette anni, ma il tuo talento ti ha portato lontano, fino a calcare palcoscenici internazionali. Cosa si prova ad esibirsi dinanzi ad artisti dalla fama consolidata?
«Tante emozioni e grandi soddisfazioni. L’anno scorso ho avuto modo di esibirmi davanti a un grande pianista e direttore d’orchestra russo, uno dei migliori al mondo, il maestro Vladimir Ashkenazy e sono stato particolarmente apprezzato da lui per l’esecuzione degli Etudes-Tableaux e dei Preludi di Sergei Rachmaninov, uno dei più noti compositori classici della musica russa del ventesimo secolo».
– Sei ancora uno studente liceale. Come fa un giovane musicista a conciliare la sua passione con gli impegni scolastici?
«Sicuramente facendo tanti sacrifici, dedicando meno tempo allo svago e alle uscite con gli amici».
– A cosa hai dovuto rinunciare per studiare musica?
«A tante cose, ma credo ne sia valsa la pena».
– La tua prossima tappa sarà Mosca, che ti ospiterà per la seconda volta. Raccontaci come ci sei arrivato.
«Sono un allievo dell’Istituto superiore di studi musicali Bellini di Catania, ma anche dell’Accademia pianistica siciliana di Catania che svolge concerti in tutto il mondo. L’accademia mi ha consentito di esibirmi presso sedi prestigiose come il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Per questo devo ringraziare due grandi personalità, i miei insegnanti Epifanio Comis, a cui devo tanto, e Violetta Egorova, una virtuosa pianista russa con la quale faccio perfezionamento durante le masterclass».
– Quali sostegni hai avuto in questo tuo percorso?
‹‹Soprattutto quello dei miei genitori, che io adoro, ma anche dai parenti e dai mei insegnanti, che mi hanno incoraggiano e che non mancano mai di invitarmi a suonare in occasione di eventi culturali››.
– Dopo l’esperienza di Mosca ad aprile, cosa c’è nei tuoi programmi per il prossimo futuro?
«Oltre ai concerti che terrò a Mosca, mi esibirò a Catania presso la sala congressi dell’Hotel Katane e a Palermo presso l’Auditorium della Rai. Quest’ultimo evento sarà mandato in diretta streaming sul sito web dell’Auditorium della Rai. Un altro evento importante sarà un concerto nel mese di maggio presso la Philarmonic concert hall a Donetsk, in Ucraina, dove suonerò con l’Orchestra filarmonica di stato, nell’anno delle celebrazioni del grande compositore russo Sergei Rachmaninov, per i 140 anni dalla nascita e i 70 dalla morte».
– Alberto, cos’è per te la musica?
«E’ soprattutto una grande emozione che riesce a farmi riflettere sulla vita, quindi sulla realtà, ma riesce anche a trascinarmi in un mondo immaginario e meraviglioso. Credo che senza la musica la vita non avrebbe senso».
– Tra i grandi compositori di musica classica, chi preferisci?
«I miei compositori preferiti sono Chopin e Rachmaninov. Il primo per la profondità espressiva delle sue opere, il secondo per la complessità delle sue composizioni e per la varietà e il carattere dello stile».
– Hai qualche sogno nel cassetto?
«Ho sempre pensato di poter esibirmi alla Carnegie Hall e alla Juillard di New York, luoghi importantissimi della musica classica a livello mondiale».
Autore : Alice Palumbo
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